Recensione AMAZFIT Balance 2 con ChatGPT

Amazfit è ormai sinonimo di rapporto qualità-prezzo nel mondo degli smartwatch. L’azienda, da tempo, costruisce dispositivi che sanno mescolare con intelligenza ispirazioni da marchi più blasonati come Garmin e Whoop, integrando funzionalità moderne a un costo accessibile. Il nuovo Amazfit Balance 2 si inserisce in questo solco, evolvendo il precedente modello con alcune migliorie mirate. Ma sono abbastanza da giustificare un prezzo quasi raddoppiato rispetto alla prima generazione?

Design e costruzione: materiali premium, cinturini così così

Il passo avanti più evidente rispetto alla prima versione è il vetro zaffiro, una scelta che aumenta significativamente la resistenza ai graffi. Tuttavia, c’è un piccolo compromesso: la superficie è poco oleofobica. Le impronte tendono ad accumularsi e non si rimuovono facilmente. Un fastidio minore, certo, ma presente nell’uso quotidiano.

Il design rimane sobrio e sportivo, anche se i cinturini inclusi non convincono del tutto. Sono due: uno rosso un po’ spento, meno brillante rispetto a quelli dei modelli passati, e uno nero con una trama simil-pelle poco convincente. Fortunatamente il meccanismo di sgancio rapido e lo standard dei cinturini permettono di sostituirli con alternative di migliore qualità.

Interazione: finalmente si può rinunciare al touch

Uno dei punti forti del Balance 2 è l’introduzione di una modalità completamente gestibile tramite i pulsanti fisici, esattamente come avviene nei modelli Garmin. Il pulsante superiore apre direttamente la schermata degli allenamenti, quello inferiore il menù. I comandi sono completamente personalizzabili e, una volta impostati, è possibile navigare tra funzioni, app, impostazioni e musica senza mai toccare il display. Una vera svolta per chi pratica sport in condizioni difficili (mani bagnate, guanti, ecc.).

Display e visibilità: bene, ma con qualche limite

Lo schermo è luminoso, reattivo, con attivazione al movimento precisa. Tuttavia, la gestione automatica della luminosità tende a mantenerla un po’ troppo bassa, soprattutto in ambienti mediamente illuminati. Di notte, invece, il sistema funziona perfettamente, evitando fastidiosi abbagliamenti. L’orologio rileva automaticamente il sonno e attiva la modalità “Non disturbare”, un dettaglio comodo e ben implementato.

Autonomia: il solito punto di forza

Un’altra miglioria importante è la durata della batteria, che arriva a circa 12 giorni, con un aumento stimato tra il 20 e il 30% rispetto al modello precedente. La ricarica rapida è ben progettata: in 40 minuti si raggiunge l’80%, usando ancora il sistema a pin (non magnetico). Un compromesso accettabile, visto l’ottimo risultato sull’autonomia complessiva.

Funzionalità smart: Zepp Flow, notifiche e app

L’integrazione con Zepp Flow, l’assistente basato su ChatGPT, consente di interagire vocalmente con l’orologio per gestire app, rispondere a domande o eseguire azioni. L’ecosistema si arricchisce anche grazie alla possibilità di scaricare nuove applicazioni dallo store interno, comprese utility interessanti come Bluetooth Alert, che avvisa con una vibrazione se ci si allontana troppo dallo smartphone.

Il sistema di notifiche è ben gestito, con vibrazione precisa e possibilità di risposta rapida (solo su Android). Su iOS è presente un workaround tramite piattaforme terze, ma è macchinoso e potenzialmente problematico (sono stati segnalati alcuni ban per chi usava WhatsApp in questo modo).

Presente anche la funzione NFC per i pagamenti, compatibile sia con carte native che con il servizio Curve. In questo ambito, nessun passo indietro rispetto al passato.

Allenamenti, sensori e novità per sportivi

Lato fitness, il Balance 2 offre il consueto ventaglio di opzioni Amazfit, con monitoraggio per oltre 170 sport. La novità è l’introduzione di nuove attività come il Golf e l’immersione in apnea, quest’ultima con funzionalità da profondimetro. Per il golf, si possono scaricare le mappe dei campi più importanti.

Il GPS si è dimostrato preciso anche in contesti urbani complicati, come le viuzze strette di paesini siciliani, e funziona altrettanto bene in città come Milano. Anche il sensore per la frequenza cardiaca si comporta bene. Tuttavia, mancano alcune funzioni avanzate per il monitoraggio della salute, come l’elettrocardiogramma o la misurazione della composizione corporea (massa magra, massa grassa). Un’assenza forse comprensibile, vista la necessità di contenere i consumi energetici.

Menu e interfaccia: nulla di nuovo, ma funziona

L’interfaccia resta simile a quella già vista nei modelli precedenti, con swipe laterali per accedere ai widget, toggle rapidi con swipe verso il basso e accesso alle notifiche con swipe verso l’alto. La navigazione è fluida e la reattività dell’orologio non delude.

Conclusioni: vale la pena acquistarlo?

L’Amazfit Balance 2 è senza dubbio un ottimo smartwatch, ben costruito, ricco di funzionalità e con un’autonomia eccezionale. Le novità introdotte (vetro zaffiro, pulsanti gestibili, modalità apnea, golf, intelligenza artificiale Zepp Flow) sono utili, ma non sempre sufficienti a giustificare il prezzo di listino: 299 euro.

Il problema principale, infatti, è proprio il posizionamento commerciale. Oggi il Balance 1 si trova facilmente intorno ai 130 euro, offrendo una dotazione molto simile. Inoltre, l’Amazfit Active rimane un campione di equilibrio a circa 100 euro, risultando ancora più competitivo per chi cerca un dispositivo semplice ma funzionale.

Amazfit Balance 2 Smartwatch 47mm, AMOLED 1,5", Mappe Offline, GPS Dual Band, 21 Gior...
Acquista ora su Amazon!
299,90 €
Amazfit Balance Smartwatch 46 mm, Pagamento NFC, AI Fitness Coach, Batteria di 14 Gio...
Acquista ora e risparmia 67.91€!
141,99 €