Dimenticate tutto ciò che sapete sui droni tradizionali o sulla complessità del volo FPV (First Person View). C’è un momento in cui la tecnologia compie un salto tale da cambiare la prospettiva (letteralmente, in questo caso) con cui osserviamo il mondo. L’Antigravity A1 non è solo un nuovo quadricottero; è uno strumento che democratizza l’immersività del volo, unendo la semplicità di un “point-and-shoot” alla potenza creativa di una camera a 360 gradi.
Dopo averlo testato a fondo, tra boschi, colline e riprese a bassa quota, sono pronto a raccontarvi perché questo dispositivo potrebbe segnare un punto di svolta per creatori di contenuti e appassionati di volo.
Design e portabilità: potenza sotto i 250 grammi
Il primo impatto con l’Antigravity A1 sorprende per la compattezza. Rientra nella classe C0, il che significa che con la batteria standard pesa meno di 250 grammi, un vantaggio enorme in termini di normative e libertà di volo.
Il design è funzionale alla sua natura ibrida. Le “gambettine” per l’atterraggio sono studiate per proteggere le due lenti sporgenti della camera 360, che sono comunque intercambiabili (un dettaglio fondamentale per la longevità del prodotto).
Ecco le dimensioni esatte che ne confermano la portabilità:
- Ripiegato: 141,3 × 96,2 × 81,4 mm
- Aperto (eliche estese): 308,6 × 382,3 × 89,2 mm
Nonostante la leggerezza, la costruzione appare solida e, dai dati tecnici, offre una resistenza al vento di 10,7 m/s (Livello 5), un valore notevole che ho potuto riscontrare anche volando in condizioni non perfettamente calme.
Il sistema video: una camera 360 volante
La vera “killer feature” di questo drone è il comparto fotografico. Non abbiamo una camera che guarda solo avanti: l’Antigravity A1 registra costantemente una sfera completa attorno a sé. Questo elimina l’ansia dell’inquadratura perfetta durante il volo: si vola prima, si sceglie cosa inquadrare dopo.
Il sensore d’immagine da 1/1,28 pollici con apertura f/2.2 garantisce una qualità d’immagine sorprendente. Le opzioni di registrazione sono da capogiro per un drone di questa stazza:
- Video 8K: 7680×3840 a 30 fps
- Video 5.2K: fino a 60 fps (ottimo per la fluidità)
- Slow Motion 4K: fino a 100 fps
Durante il test, la possibilità di girare intorno a un soggetto (come un campanile) guardando il drone, ma poi in post-produzione orientare la telecamera verso il soggetto stesso, ha aperto scenari creativi incredibili. Il bitrate video massimo di 170 Mbps e il supporto ai codec H.264 e H.265 assicurano che i file siano ricchi di dettagli.
Esperienza di volo: il “Motion Controller” cambia le regole
Se non avete mai guidato un drone FPV, l’Antigravity A1 è la vostra porta d’ingresso. Il controller a singola mano (motion controller) è intuitivo: basta puntare l’esagono che vedete nel visore e premere il grilletto. Il drone va esattamente dove indicate.
Modalità Free Motion vs FPV
- Free Motion: È la modalità “magica” per i principianti. Potete guardarvi intorno muovendo la testa con il visore, ma il drone continuerà ad andare dritto verso il punto indicato dal controller. Questo disaccoppiamento tra movimento del drone e vista è geniale.
- Modalità FPV: Per i piloti più esperti, si può sbloccare il controllo completo dove il drone segue i movimenti del braccio (su, giù, destra, sinistra).
Le prestazioni velocistiche sono di tutto rispetto:
- Modalità Sport (S): 16 m/s (circa 57 km/h)
- Modalità Normal (N): 12 m/s
La sicurezza è garantita da sensori efficaci; durante la prova ho tentato manovre azzardate tra gli alberi senza mai riuscire a schiantarlo. Inoltre, il segnale video è solido grazie a una trasmissione che promette fino a 6 km in standard CE (e 10 km in FCC), con un live view nel visore a 2K 30fps.
Goggles e immersività: un cinema sugli occhi
Il visore incluso è un pezzo di tecnologia che merita un paragrafo a sé. I display sono Micro OLED con una risoluzione superiore a 2500 pixel per occhio. La nitidezza è tale che l’effetto “zanzariera” è inesistente.
Un plauso enorme va all’accessibilità: se portate gli occhiali, non vi serviranno. Il visore ha una regolazione diottrica integrata per ogni occhio. Nonostante il peso di 340 grammi, l’imbottitura spugnosa lo rende comodo anche per sessioni lunghe.
Una funzione utilissima è il “doppio tap” sul lato del visore per attivare la modalità trasparenza: le telecamere esterne vi mostrano l’ambiente circostante senza dover togliere gli occhiali.
Software e funzioni intelligenti
L’Antigravity A1 non è solo hardware, ma anche un software molto “smart”. L’app dedicata (disponibile anche per PC come Antigravity Studio) semplifica drasticamente il flusso di lavoro dei video a 360°.
- Editing AI: L’intelligenza artificiale analizza il girato e crea automaticamente clip interessanti, riconoscendo paesaggi o azioni (come l’inseguimento di un’auto).
- Tracking del soggetto: Potete selezionare un soggetto (voi stessi o un’auto) e l’IA manterrà l’inquadratura su di esso, indipendentemente da come si muoveva il drone.
- Skypath: È possibile impostare dei waypoint che il drone seguirà autonomamente, permettendovi di godervi il panorama come passeggeri o di passare il visore a un amico.
Autonomia e ricarica intelligente
Sulla carta, la batteria standard offre 13 km di distanza di volo, che si traducono in circa 23 minuti dichiarati. Nel test reale, con un utilizzo misto e registrazione attiva, ho superato i 20 minuti, un risultato molto onesto e vicino al dichiarato. Esiste una batteria ad alta capacità che porta l’autonomia a sfiorare i 40 minuti, ma attenzione: fa superare i 250g di peso, spostando il drone in classe C1.
Il caricabatterie merita una menzione d’onore per la funzione di “donazione di energia”. Se avete tre batterie parzialmente scariche, l’hub travasa l’energia residue delle due più scariche in quella con più carica, permettendovi di effettuare un ultimo volo completo. Geniale.
Prezzi e conclusioni
L’Antigravity A1 viene proposto a 1.399€ per il pacchetto base e 1.599€ per la versione Combo con tre batterie. È un prezzo importante, ma giustificato dall’unicità dell’esperienza.
Pro:
- Facilità di guida disarmante anche per neofiti.
- Qualità video 8K a 360° che garantisce di non perdere mai lo scatto.
- Visore OLED di altissima qualità con correzione diottrica.
- Peso sotto i 250g (classe C0).
Contro:
- Prezzo non accessibile a tutti.
- Il flusso di lavoro dei video 360 richiede un minimo di apprendimento in post-produzione (anche se l’app aiuta molto).
In conclusione, l’Antigravity A1 è una “bomba”. Non è solo un drone per fare riprese, è un dispositivo per vivere i luoghi in modo diverso. La sensazione di essere un “drago” che sorvola le colline, potendo guardare ovunque liberamente, vale da sola il prezzo del biglietto. Se cercate immersività totale e creatività senza limiti, questo è il drone da battere.