Recensione Apple iPhone 16

In confezione troviamo la spilla per estrarre il carrellino SIM ed il cavo USB-C.

Uno smartphone che non è troppo grande, non è pesante, non è spesso e che quindi risulta comodo da usare ed ergonomico. Costruito come al solito in vetro (un Ceramic Shield che Apple promette essere il doppio più resistente di qualsiasi altro vetro per smartphone) e alluminio con 7.8 millimetri di spessore e 170 grammi di peso, certificato IP68 e che vanta una serie di nuovi colori secondo me davvero belli, soprattutto il verde e il blu, stupendo. Le novità hardware stanno nelle camere disposte a semaforo, scelta obbligata per registrare i video spaziali per gli Apple Vision Pro, e due nuovi tasti. Il tasto azione al posto dello slider per il silenzioso, cioè un tasto programmabile per ad esempio attivare la torcia, la fotocamera, il riconoscimento brani o qualsiasi comando rapido personalizzabile e poi il tasto fotocamera. Si tratta di un altro tasto privo di click meccanico ma sensibile alla pressione che ci permette di avviare la fotocamera, mettere a fuoco, scattare, fare lo zoom scorrendo con il dito e altro.

Il Face ID funziona bene, anche con le mascherine e di solito anche con gli occhiali ma integrare un sensore di impronta, magari sul tasto fotocamera se non sotto al display, non sarebbe stato male. In più Apple continua a tenere l'Always-On ad uso esclusivo dei modelli Pro. Pazienza. In quanto a connettività abbiamo 5G, WiFi7 dual band, Bluetooth 5.3, GPS, NFC e porta USB-C 2.0.

Il display è un OLED da 6.1" con risoluzione 1179 x 2556 pixel, luminosità che arriva a 2.000nits e, purtroppo, refresh rate ancora fermo a 60Hz. Ecco, sarebbe un ottimo display se non fosse per questo elemento, i 60Hz ormai che anche su telefoni da 200 euro siamo abituati con i 120Hz si vedono tutti e rendono l'esperienza generale meno fluida e piacevole vanificando anche la potenza e la velocità del processore. Un display con una frequenza di aggiornamento più alta, almeno a 90Hz, e quindi più fluido e veloce soprattutto nello scrolling, azione quotidiana per via dei social, era d'obbligo.

Il processore è il nuovo Apple A18 a 3nm affiancato da 8GB di RAM e 128/256/512GB di memoria interna.

La batteria ha una capacità stimata intorno ai 3.500mAh ma Apple non lo dichiara ufficialmente e lo stesso vale per la ricarica, per il quale viene dichiarato solo il dato del 50% raggiunto in mezzora. Ad ogni modo l'autonomia viste le dimensioni compatte è ottima, arrivo a fine della mia giornata stress tipica con il 20-25% residuo.

Il software a bordo è iOS 18, da ieri disponibile per tutti gli iPhone dall'XS in poi. Un iOS finalmente personalizzabile, con la possibilità di spostare le icone dove si vuole, di renderle del colore che si preferisce, di nasconderle e con diverse novità nell'app Messaggi, in quella per le Mail, nella Galleria e non solo, si tratta di novità che abbiamo approfondito QUI. La grande, vera novità è l'introduzione dell'AI Apple Intelligence che finalmente si comporta da AI che penetra in tutte le app (o almeno quelle che gli sviluppatori ottimizzeranno) facendoci da vero assistente virtuale e non come funzioni sì utili ma tutte separate tra loro. Il tutto on device, quindi in piena privacy. La brutta notizia però è che in Italia non sarà disponibile neanche nel 2025 anche se qualche indiscrezione dice che Apple in realtà ci stia provando, ci terremo aggiornati.

Il reparto telefonico soffre ancora di quel dialer che non segnala lo SPAM, che non integra nessuna funzione di trascrizione o traduzione in simultanea, anche questo dovrebbe arrivare. Ricezione, qualità audio e vivavoce sono però ottimi e c'è la compatibilità con le eSIM (fino a 8).

Il comparto camere è composto da:

• una camera principale da 48MP con apertura f/1.6 e stabilizzazione ottica che scatta anche foto con lo zoom 2X a 12MP come se fosse un teleobiettivo quindi senza perdere qualità,
• una camera ultra-grandangolare da 12MP con apertura f/2.2 e campo visivo pari a 120°,
• una camera interna da 12MP con apertura f/1.9.

Il jack per le cuffie non c'è più da tempo ma a parte quello l'audio è ottimo. Ovviamente stereo, potente, ben bilanciato e caldo, profondo.

Le prestazioni sono ottime, anche l'app o il gioco più potente che vi vengono in mente qui girano lisci senza nessun problema. Come dicevamo prima, è più il display a 60Hz che rovina l'esperienza d'uso.

Il prezzo di partenza di iPhone 16 in Italia è pari a 979 euro ma la versione da 128GB la reputo ormai anacronistica. Io prenderei il 256GB, che di listino costa 1.109 euro e che mi fa davvero arrabbiare per quel display a 60Hz. A parte questo però è un ottimo smartphone, concreto, comodo da usare, piacevole, con un ottimo comparto camere, un ottimo audio, la giusta autonomia e prestazioni ormai talmente elevate da risultare superflue. Ecco quando arriverà Apple Intelligence verranno sfruttate e avrà ancora più senso.