Un iPhone in versione Pro che quest’anno, complici anche i diversi upgrade di cui ha beneficiato iPhone 17, appare più Pro che mai, o meglio, più per i professionisti, i “creators”, che mai. Una nuova camera zoom che spinge ancora più in là, nuovi materiali, nuovo design, nuovo processore e soprattutto la camera di vapore che dovrebbe raffreddare al meglio i bollenti spiriti di questo A19 Pro. Ci riuscirà? Io l’ho messo alla prova in vari modi e confrontato, termocamera alla mano, con iPhone 16 Pro. Curiosi di sapere come è andata?

Peso e dimensioni
150 x 71.9 x 8.8 mm206 g
Sistema operativo
iOS 26Storage
256 GBDisplay
6.3"1206 x 2622 pixels
Camera
48 mpx f/1.8Frontale 18 mpx
SOC e RAM
Apple A19 Pro (3 nm)RAM 12 GB
Rete
HSPA, LTE, 5G, EV-DO Rev.A 3.1 MbpsBatteria
3988 mAHConfezione e contenuto
In confezione troviamo il cavo USB-C e sì, qui anche lo spillo per estrarre il carrellino SIM. A differenza dell'Air infatti, che arriva in ogni paese solo con eSIM, il 17 Pro destinato all'Italia è quello con ancora anche la SIM fisica.
Materiali design e touch-and-feel
Il cambiamento più evidente riguarda la scocca, realizzata in alluminio anziché in titanio come sul 16 Pro. È una scelta che permette una migliore conduzione del calore, ma che rende il telefono inevitabilmente più delicato. L’alluminio tende a segnarsi e graffiarsi con maggiore facilità, soprattutto perché il vetro è presente solo nell’inserto centrale per il MagSafe, mentre tutto il resto dei bordi è in metallo.
Il design è più stondato, con angoli meno vivi rispetto al modello precedente. Ciò migliora l’ergonomia, ma rende il telefono anche un po’ più scivoloso da tenere in mano. Sul fronte estetico, spiccano i nuovi colori, tra cui un arancione molto distintivo. Assente, invece, la classica variante nera.
Con un peso di 206 grammi e uno spessore di 8,8 mm, il 17 Pro è solido e importante in mano. La resistenza è certificata IP68 (fino a 6 metri per 30 minuti), quindi in linea con gli standard attuali.
L'always-on display è sempre presente e mostra anche le notifiche. In quanto a connettività la dotazione è completa: 5G, Wi-Fi ad alta velocità, Bluetooth di ultima generazione e MagSafe per la ricarica wireless. Non ci sono rivoluzioni, ma tutto funziona in modo stabile e affidabile.
Display
Il pannello rimane uno dei punti di forza. Si tratta di un OLED con luminosità massima di 1600 nit e picco fino a 3000 nit, che garantisce ottima leggibilità anche sotto il sole diretto. Il supporto al ProMotion (da 1 a 120 Hz) assicura fluidità e risparmio energetico, mentre non mancano l’always-on display e le varie personalizzazioni degli sfondi.
La resa è eccellente in HDR, con colori vividi e un contrasto molto profondo. Apple conferma quindi l’altissimo livello qualitativo dei suoi schermi ma c'è anche una delusione. Durante il lancio di questi nuovi iPhone si è parlato tanto di un nuovo trattamento antiriflesso a 9 strati sul display che sì, migliora qualcosina ma davvero poco, direi trascurabile nell'utilizzo quotidiano e non porta certo una differenza tale da preferirlo ad un 16 Pro per questo.
Processore e memoria
A bordo troviamo il nuovo chip A19 Pro a 3 nm, con a fianco 12GB di RAM e 256/512GB o 1TB di memoria interna. C'è anche il taglio da ben 2TB ma solo sul Pro Max.
Batteria
La batteria da circa 3980 mAh garantisce un’autonomia in linea con il passato:
- circa 5 ore di schermo acceso in giornate stress, con uso intenso di fotocamera e app pesanti;
- in utilizzo più equilibrato si arriva a sera con un 25% residuo.
In sostanza, l’autonomia è molto simile al 16 Pro. La ricarica rapida copre il 50% in 20 minuti e il 100% in circa un’ora via cavo, mentre con MagSafe/Qi2 servono circa 80–90 minuti.
Un aspetto critico a mio parere riguarda la degradazione nel tempo: negli ultimi anni le batterie degli iPhone secondo la mia esperienza hanno mostrato un calo più evidente dopo un anno di utilizzo rispetto ad alcuni concorrenti che adottano chimiche più moderne come la carbon silicon.
Software ed ecosistema
Il telefono arriva con iOS 26, sistema fluido e ricco di funzionalità, ma non privo di criticità. Alcuni utenti hanno segnalato consumi superiori alla norma e un leggero surriscaldamento costante. Conviene attendere gli aggiornamenti minori (26.1 o 26.2) per una maggiore stabilità.
Reparto telefonico
La qualità audio in chiamata è ottima: il vivavoce risulta caldo e pieno, anche dalla capsula auricolare. La ricezione è stabile e affidabile.
Il problema resta il dialer: manca il filtro antispam avanzato, l’identificazione delle chiamate sospette, la trascrizione automatica e la registrazione delle conversazioni, funzioni ormai comuni in molti smartphone Android. Per chi usa il telefono soprattutto per lavoro, sono assenze che si fanno sentire. Dovrebbero arrivare ma come spesso accade in Italia per le nuove funzioni dobbiamo aspettare un po' di più.
Foto e video
Il comparto fotografico conferma la solidità tipica di Apple:
- la principale da 48 MP scatta immagini nitide e dettagliate in ogni condizione;
- lo zoom ottico 4x è convincente anch'esso in ogni condizione, così come lo è fino all' 8x, poi la qualità cala per via dell’interpolazione;
- la grandangolare è buona, ma in notturna mostra qualche limite, con scatti mossi nonostante mi sia sforzato di stare fermo;
- la fotocamera anteriore introduce la possibilità di scattare in 16:9 o 9:16 senza girare fisicamente il telefono, grazie al sensore quadrato. Questa è una genialata, utile soprattutto perché non dovendo girare fisicamente il telefono si rischia molto meno di farlo cadere con contorsionismi strani.
Il vero passo avanti riguarda i video: ora si può registrare in 4K a 120 fps e, per i professionisti, in 4K60 ProRes Log, modalità che cattura tutte le informazioni senza elaborazioni. La qualità è altissima e l’iPhone 17 Pro resta un riferimento assoluto per i content creator. Se invece non sapete neanche cosa siano allora si tratta di uno smartphone che quantomeno da questo punto di vista non sfruttereste mai davvero.
Audio
Gli speaker stereo garantiscono un suono potente e bilanciato. Anche a volume alto la resa è pulita, con bassi sufficienti e alti chiari. È uno degli smartphone che offre la miglior esperienza sonora senza cuffie.
App e gaming
Nell’uso quotidiano l’iPhone 17 Pro è veloce e fluido, come da tradizione. Nei benchmark reali, però, non ho registrato miglioramenti significativi rispetto al modello precedente. In alcuni test di rendering ripetuti, addirittura, il 16 Pro è risultato più rapido, complice la limitazione termica applicata sul nuovo modello. Il feedback aptico è eccellente e la tastiera risulta precisa, riducendo al minimo gli errori di digitazione.
Giudizio finale
Il listino parte da 1339 euro, sopra lo scorso anno, ma con 256 GB inclusi di base quindi alla fine siamo lì. Una scelta apprezzabile, anche se il prezzo resta elevato e non accompagnato da veri salti generazionali in termini di prestazioni o autonomia.
L’iPhone 17 Pro è uno smartphone potente e affidabile, ma non rivoluzionario. Apple ha puntato molto sul design e sui nuovi materiali, sacrificando però resistenza e grip. Le promesse di un raffreddamento migliore ad oggi non si sono ancora tradotte in vantaggi concreti, mentre l’autonomia rimane invariata rispetto al 16 Pro.
Il comparto fotografico e video resta tra i migliori in assoluto, soprattutto per i creator e su questo non ci sono dubbi, e il prezzo di listino, invariato, è un segnale positivo. Tuttavia, chi possiede già un iPhone 16 Pro difficilmente troverà motivi reali per l’upgrade.

