Recensione ASUS ROG Zephyrus DUO

Asus ROG Zephyrus Duo, io ho la versione da creator che ha una genialata che non ho ancora capito se può fare la differenza o meno, il doppio display messo sopra la tastiera che va a coadiuvare il primo display.

Proprio il display è quello che lo differenzia dalla versione per gamer che invece ha un display con risoluzione FullHD e refresh rate di 300hz e un ritardo di soli 3ms. La versione creator monta un display da 15.6″4K con refresh rate a 60hz, purtroppo non luminosissimo per lavorare all’aperto ma ha una gran bella precisione dei colori ed è opaco il che gli permette di avere pochissimi riflessi. Ottimo l’angolo di visuale, in generale un bel display.

Le prestazioni sono di fascia altissima, monta un processore Intel i9 10980HK una scheda grafica Nvidia RTX 2080 e ben 32Gb di memoria RAM. Niente di quello che ho provato è riuscito a metterlo in difficoltà.

Il secondo display posizionato sopra la tastiera è un’unità da 14″ touch con risoluzione 1100 x 3840 pixel. Lui può essere utilizzato a tutti gli effetti come un secondo schermo oppure con funzioni dedicate facenti parte di qualche programma. Non mi è piaciuta la mancanza di sincronizzazione della luminosità tra i due display che vanno regolati in maniera separata e manualmente. C’è la possibilità, tramite pulsante dedicato, di spegnere in ogni momento il secondo display. Molto comodo per le operazioni di multitasking dove permette ad esempio di fare delle videocall e allo stesso tempo essere molto produttivo.

La tastiera è retroilluminata in maniera forse un po’ tamarra ma comunque regolabile attraverso il software di Asus. Possibile regolarne la luminosità e gli effetti in maniera molto rapida. Il trackpad, per far spazio al secondo display, è posto a lato della tastiera sulla destra. Inutile girarci intorno, è scomodo. Forse per la posizione o perchè è posto in verticale, io mi sono trovato costretto ad utilizzare un mouse. Il feedback è molto buono, la corsa è morbia e lo rende molto ben usabile.

L’audio dagli speaker è veramente potente.

Dall’applicazione Asus è possibile cambiare i vari settaggi, la scelta è tra modalità silenziosa, prestazioni o Turbo. In modalità prestazioni e Turbo le ventole si sentono parecchio. Le ventole sono 2 e studiate in modo da massimizzarne l’efficienza, nonostante tutto rimane un computer molto caldo anche in virtù dell’hardware che ha.

L’hardware, come già detto, è di primissimo livello ma quello che mi ha davvero stupito è la velocità del disco: oltre 3000mb al secondo sia in lettura che in scrittura.

La batteria è un’unità da 90Wh e soffre un po’ tutto questo hardware. In confezioni sono presenti due alimentatori: il primo, molto grosso, da 240W necessario per utilizzare al massimo le prestazioni, il secondo più piccolo da 65W con uscita di tipo USB-C che permette di caricare in maniera più lenta il pc ma rende il tutto più facile da trasportare.

Non è un computer grossissimo, il senso dell’alimentatore più piccolo è proprio questo, nonostante sia un computer da lavoro non è uno di quei “cassoni” ingombranti, ha delle dimensioni tutto sommato giuste ed un peso non eccessivo: 2.4kg.

Una pecca che ho trovato è la mancanza di una webcam e di tutti quei sistemi di autenticazione biometrica. In confezione Asus inserisce una piccola webcam che permette di fare delle videoconferenze.

Costa 4499 euro di listino, ha l’hardware super spinto e potente ma devo dire anche versatile grazie al secondo display. Non so cosa dirvi, non so se mi è piaciuto o non mi è piaciuto, è secondo me un pc per usi molto specifici, molto verticali, per chi lo utilizza come stazione fissa e non vuole avere più schermi perchè magari ha una scrivania piccola. Per me, che sono spesso in mobilità, forse è una soluzione che non mi soddisfa al 100%. Difficile dare un giudizio netto ad un pc che come prestazioni non ha rivali. L’aspetto che non mi ha fatto impazzire è l’autonomia. Staccato da qualsiasi fonte di alimentazione la durata della batteria si aggira intorno ai 50 minuti con un utilizzo gaming fino a 5 ore se si utilizza la suite Office.  Luci e ombre per un mostro, una nuova tipologia di pc, che non è per tutti.