Sono sempre di più i produttori che si sono lanciati, grazie all’IOT, nell’automazione delle case. E non mi riferisco ad impianti nuovi, dove le soluzioni ad hoc non mancano e dove implementare anche programmazioni complesse non è difficile, ma mi riferisco alla maggior parte delle case che non sono state progettate per essere domotiche.
HIVE, presente sui mercati internazionali da ormai qualche anno, è arrivata, a fine 2017, anche in Italia. Propone giù una buona gamma di accessori, tutti collegabili ad un HUB centrale che, a sua volta, si connette ad internet tramite il vostro router. Purtroppo il collegamento dell’HUB al router è solo via cavo ethernet, niente wifi. A me non sembra un grosso problema, meno criticità in quello che è il cuore del sistema, ma installativamente parlando può essere una criticità. Le prese smart, i sensori di movimento ed i contatti che rilevano se porte e finetre sono aperte o chiuse, così come le lampadine smart, colloquiano via radio (per risparmiare energia, il wifi avrebbe consumato troppo) con l’Hub che, grazie al cloud, permette di gestire da app o da interfaccia web. Se avete una casa grandissima (io ho testato la ricezione ed è ok a una soletta e circa 30 metri di distanza) ci sono gli amplificatori di segnale radio.
Molto semplice sia l’abbinamento che la programmazione. Questa semplicità, che lodo, a volte si trasforma in un limite. Le azioni preimpostate potrebbero non aderire alle nostre esigenze. Ma c’è una seconda possibilità, sfruttare la programmazione e le possibilità offerte da IFTTT.
In generale ho trovato i prodotti ben fatti, semplici da installare e ben funzionanti. Anche l’app, per Android e iOs, è stabile e ben disegnata.
Innegabilmente è un sistema che deve maturare ancora un po’, sopratutto lato azioni che si possono fare in base a condizioni scatenanti, ci vorrebbe un po’ più di flessibilità in più ma il vantaggio è che possiamo diluire nel tempo la spesa per il kit di base ed espanderlo con pacchetti di accessori.