Recensione Google Pixel 9

In confezione, oltre allo smartphone, troviamo la spilla per estrarre il carrellino della SIM ed il cavo USB-C.

La costruzione è impeccabile, design piatto, bordi piatti e grande ergonomia, ulteriormente migliorata dalle dimensioni compatte e dal peso di 198 grammi. Non un peso piuma ma comunque più che accettabile per uno smartphone in vetro e metallo.

L'always-on è presente, con sensore di impronte posto sotto al display. In quanto a connettività troviamo 5G, WiFi7, Bluetooth 5.3, GPS, NFC e connettore USB-C 3.2.

Il display è un OLED da 6.3" con risoluzione pari a 1080 x 2424 pixel, luminosità massima HDR pari a 1.800 nits e luminosità di picco pari a 2700 nits. Il refresh rate anche qui arriva a 120Hz ma può scendere solo fino a 60Hz.

Il processore è il nuovo Tensor G4 di Google con coprocessore Titan M2 per la sicurezza e 12GB di RAM e 128/256GB di memoria interna.

La batteria è da 4.700mAh con ricarica cablata a 45W e wireless a 15W per un'ottima autonomia considerate le dimensioni compatte. Sono arrivato a fine della mia solita giornata stress con il 20% residuo.

Il software a bordo è Android 14 con ben 7 anni di aggiornamenti in programma, su questo a Google non si può più dire niente. La novità più grande è sicuramente l'introduzione dell'IA Gemini, che ho trovato sì molto utile ma anche migliorabile. In che senso? Nel senso che è davvero capace, è davvero intelligente e potenzialmente può aiutarci in moltissime cose ma il suo limite più grande è la mancata integrazione fra le varie app del sistema operativo. Sarà per una questione di privacy ma fin quando si tratta di informazioni che tanto girano sul nostro stesso dispositivo avrei preferito che avesse accesso a tutte le app, nella vita quotidiana un "controlla i miei appuntamenti sul calendario e rispondi a tizio su WhatsApp se sono libero o meno" sarebbe stato davvero la svolta e ancora risulta impossibile. O anche più banalmente Gemini ci aiuta moltissimo nella scrittura di testi, messaggi, mail, anche in altre lingue ma dobbiamo chiederle noi di scrivere una mail proprio sull'app Gemini, poi dobbiamo fare copia e incollarla su Gmail, ecco Gemini su Gmail sarebbe già un'integrazione fattibile e utile che ancora non c'è.

Il reparto telefonico può contare su di un'ottima ricezione, un buon audio e un dialer che beneficia sia delle audio emoji che della possibilità di effettuare chiamate scrivendo, con il dialer che ci mostra la trascrizione in tempo reale di cosa ci dice l'interlocutore e che legge a lui quello che noi scriviamo in risposta. Comodissimo quando riceviamo chiamate sospette spam o anche quando proprio non possiamo parlare.

Il comparto camere è così formato:

• camera principale da 50MP con apertura f/1.68,
• camera ultra-grandangolare da 48MP con apertura f/1.7 e campo visivo pari a 123°,
• camera frontale da 10.5MP con apertura f/2.2 e campo visivo pari a 95°.

L'audio è ottimo, ovviamente stereofonico, ben bilanciato e con un buon volume.

Le prestazioni con i Pixel non sono mai un problema, è vero che quando gli si chiede tanto riscalda un po' ma rimane sempre molto fluido e veloce. Idem il feedback della vibrazione, preciso e soddisfacente da sentire.

Il prezzo di Pixel 9 parte da 899 euro in versione 128GB, versione che secondo me andrebbe eliminata per partire dai 256GB ed infatti al momento si trova sempre a 899 euro proprio la 256GB, sarà che Google se n'è resa conto. Comunque si tratta di uno smartphone completo e versatile, il nuovo design lo ha decisamente svecchiato e lo rende più ergonomico mentre l'esperienza Pixel fa tutto il resto, super piacevole come sempre e speriamo che Gemini venga integrata sempre di più!