Recensione HUAWEI PURA 80 Ultra

Ci sono dispositivi che nascono per fare grandi numeri e dispositivi che nascono per dimostrare fin dove può spingersi l’ingegneria. Il protagonista di questa recensione appartiene, senza ombra di dubbio, alla seconda categoria. Sto parlando del Huawei Pura 80 Ultra, uno smartphone che potremmo definire quasi “esotico” per il mercato europeo.

Perché inizio con questa premessa? Perché ci troviamo di fronte a un paradosso tecnologico. Da un lato, abbiamo un telefono tecnicamente acquistabile ma che, all’atto pratico, risulta complesso da consigliare alla maggior parte degli utenti a causa dell’assenza dei servizi Google e di un prezzo di listino decisamente elitario. Dall’altro, però, ho avuto modo di testare un comparto fotografico che segna un punto di svolta, portando su mobile soluzioni meccaniche che fino a poco tempo fa potevamo solo immaginare.

Non stiamo parlando solo di megapixel o di elaborazione software, ma di una vera innovazione hardware: per la prima volta troviamo non solo un sensore principale da 1 pollice, ma arriva abbinato a una tecnologia di zoom a prisma mobile che cambia fisicamente la lunghezza focale all’interno della scocca fra due lenti per lo zoom. Vi spiegherò nel dettaglio come questo meccanismo riesca a restituire un effetto bokeh naturale — e non simulato — che fa impallidire qualsiasi altro tentativo di replicarlo via software, e analizzeremo onestamente cosa significa vivere con questo dispositivo nel 2025, tra limitazioni software, workaround come Aurora Store e prestazioni pure.

È il miglior cameraphone al mondo? Probabilmente sì. Vale la pena acquistarlo? La risposta è complessa: analizziamola insieme.

Peso e dimensioni

163 x 76.1 x 8.3 mm
233 g

Sistema operativo

EMUI 15

Storage

512 GB

Display

6.8"
1276 x 2848 pixel

Camera

50 mpx f/1.6-4.0,
Frontale 13 mpx

SOC e RAM

Kirin 9020 (7 nm)
RAM 16 GB

Rete

no 5G fuori Cina

Batteria

5170 mAH

Confezione e contenuto

In confezione troviamo il cavo USB-C ed una cover in pelle vegana, aggiunta sempre gradita. Ovviamente niente alimentatore ma la ricarica è compatibile con il comunissimo standard Power Delivery.

Materiali design e touch-and-feel

È un po' scivolosetto a causa dei bordi stondati. Le dimensioni sono importanti: 8,3 mm di spessore (escluso il modulo fotografico) e 233 grammi di peso. È pesantuccio, e il blocco fotocamere sporge veramente tanto, ma è il prezzo da pagare per avere un'ottica così evoluta.

Una scelta che ho trovato strana e scomoda è il sensore d'impronte digitali nel tasto di accensione laterale invece che sotto al display. Abituato ormai agli schermi moderni, questo ritorno al passato non so se mi convince.

L' always-on display è presente, ma in quanto a connettività troviamo quello che, insieme all'assenza dei servizi Google, è il limite più grande imposto dal ban americano: manca il 5G. Il Pura 80 Ultra infatti ne sarebbe dotato, ed in Cina funziona, ma fuori dai loro confini ci si ferma al 4G, poi troviamo WiFi 7, Bluetooth 5.2, GPS, NFC e porta USB-C 3.1.

Display

L'unità montata è un bel pannello da 6,8 pollici a 120 Hz. Huawei non dichiara la luminosità massima in Nit standard ma solo quella di picco (che non vi dico perché è marketing inutile), ma misurazioni reali lo piazzano attorno ai 1200 nit.

Ad ogni modo si vede bene, ottimi angoli di visuale, neri e contrasti totali da OLED, fluido e utilizzabile senza problemi anche all'aperto.

Processore e memoria

Il processore è il Kirin 9020 a 7nm, con a fianco 16GB di RAM e 512GB di memoria interna UFS 4.1 non espandibile.

Batteria

La batteria è da 5170 mAh. Non è enorme sulla carta, ma l'assenza dei servizi Google (che solitamente consumano batteria in background) si sente in positivo. Arrivo a sera con un utilizzo stress con ancora il 40-50% di autonomia residua. La ricarica è fulminea: 100W cablata, il che vuol dire 0-50% in 13 minuti e carica completa in 35 minuti. Niente male anche quella wireless, che arriva a 80W.

Software ed ecosistema

Affrontiamo il tema più delicato: il software. Il telefono è basato su Emotion UI 15 e, come ormai noto, non dispone nativamente dei Google Mobile Services (GMS). Questo significa niente Play Store preinstallato.

Tuttavia, la situazione è meno drammatica rispetto al passato per chi ha un minimo di dimestichezza. Utilizzando Aurora Store, un client che funge da "specchio" del Play Store, è possibile scaricare praticamente qualsiasi applicazione Android. Durante la mia settimana di test, ho installato e utilizzato con successo:

  1. Le app per la domotica;
  2. Social network come Instagram (funzionano anche le storie), Telegram e WhatsApp;
  3. Applicazioni Google come Gmail e persino Gemini;
  4. Il dialer di Google, che riconosce lo spam (pur non registrando le chiamate).

I limiti reali (cosa non funziona)

Nonostante i workaround, ci sono limitazioni strutturali che dovete conoscere prima di valutare l'acquisto:

  1. Pagamenti NFC: Google Wallet non funziona.
  2. Android Auto: Assente, e questo è un ostacolo insormontabile per chi guida molto.
  3. App Bancarie e istituzionali: Molte app bancarie, così come l'app IO o Revolut, non funzionano perché richiedono certificazioni di sicurezza specifiche che mancano o rilevano l'assenza dei servizi Google originali.
  4. Sincronizzazione Contatti: Non è immediata. La sincronizzazione diretta con l'account Google spesso fallisce; il metodo più efficace è passare tramite Outlook, che gestisce la rubrica perfettamente.

Per app come YouTube, è necessario ricorrere a soluzioni come MicroG (un framework che simula i servizi Google), che permette di far girare YouTube e YouTube Studio quasi come su un Android standard. In sintesi: per un appassionato è gestibile, per l'utente medio potrebbe essere frustrante.

Reparto telefonico

Il reparto telefonico può contare su di un vivavoce caldo e potente, e sul dialer di Google, che ho scaricato e segnala lo SPAM. C'è anche la compatibilità con le eSIM ma, come anticipato, niente 5G.

Foto e video

Arriviamo al vero motivo per cui questo smartphone esiste. La fotocamera principale monta un sensore da 1 pollice, capace di catturare una quantità di luce impressionante e di regalare scatti notturni di altissimo livello. Ma la vera rivoluzione è nel sistema di zoom.

Cercherò di semplificare un concetto ingegneristico complesso: il sistema utilizza due obiettivi periscopici che insistono su un unico sensore. Come funziona? La luce entra e incontra un prisma.

  1. In posizione standard, il prisma indirizza la luce per uno zoom 3.7x.
  2. Quando chiediamo più zoom, un motorino interno sposta fisicamente il prisma (si può persino udire un leggero ronzio meccanico avvicinando l'orecchio) deviando la luce su un secondo percorso ottico per raggiungere un ingrandimento 9.4x.

Perché questa tecnologia cambia tutto?

La variazione fisica della lunghezza focale comporta un vantaggio enorme: la profondità di campo naturale. Dimenticate l'effetto bokeh (sfocato) simulato via software, spesso impreciso sui contorni o "fintone". Qui lo sfocato è ottico, reale, fisico. Fotografando oggetti o natura a distanza ravvicinata con lo zoom, il soggetto è nitido mentre lo sfondo sfuma con una morbidezza e una gradualità che ricordano le macchine fotografiche professionali.

  1. Zoom e qualità: Fino al 9.4x la qualità è eccezionale. Spingendosi oltre (fino a 20x o 50x), interviene l'intelligenza artificiale per "ricostruire" i dettagli. I risultati sono buoni, ma si perde quella naturalezza ottica.
  2. I video: Ottima la registrazione in 4K a 60fps con zoom continuo, anche se durante la ripresa video il prisma non può spostarsi "live" (ci sarebbe un'interruzione), quindi il sistema gestisce lo zoom in modo ibrido.

È, a mani basse, il comparto fotografico più divertente e qualitativamente appagante che abbia provato quest'anno, superiore per resa naturale del bokeh anche ai migliori top di gamma della concorrenza.

Audio

L'audio è forse leggermente sbilanciato a favore della cassa inferiore, come del resto accade spesso, ma a parte questo ha un'ottima corposità e i bassi si sentono davvero.

App e gaming

In termini di potenza bruta, siamo circa un 40-50% sotto rispetto a uno Snapdragon 8 Elite Gen 5. Tuttavia, nell'uso reale gira tutto molto bene. Le memorie sono veloci (16GB di RAM e 512GB UFS 4.1), il feedback della vibrazione è ottimo.

Giudizio finale

Il Huawei Pura 80 Ultra viene proposto a 1.499 euro, un prezzo importante, spesso mitigato da bundle con accessori come il Watch GT5.

Siamo onesti: è un prodotto che non può essere consigliato alla massa. Le limitazioni software, la mancanza del 5G, l'assenza di Android Auto e il prezzo elevato sono barriere oggettive. Tuttavia, è un dispositivo che merita rispetto. È dedicato agli appassionati di fotografia puri, a chi cerca uno strumento capace di scatti unici grazie a una tecnologia meccanica che nessun altro possiede, ed è disposto a convivere con qualche compromesso lato app.

Se cercate la massima espressione della fotografia mobile e vi piace sperimentare, lui è il re indiscusso. Per tutti gli altri, resta una magnifica dimostrazione di forza tecnologica da ammirare.

Design:

8.2

Display:

8.7

Uso generale:

7

Fotocamera:

9.8

Autonomia:

8

Qualità prezzo:

6

Voto finale:

8