C’è una costante quando si parla di smartphone focalizzati sulle prestazioni pure: spesso si perde per strada la “finesse” dei dettagli. Con il nuovo Poco F8 Ultra, il brand sembra voler cambiare marcia, puntando non solo sui muscoli ma anche su collaborazioni di prestigio, qui si parla di Bose, e su un’autonomia che può fare la differenza.
Ho passato diversi giorni in compagnia di questo dispositivo, mettendolo sotto torchio tra giornate stress, sessioni di gaming e prove fotografiche. Ecco com’è andata nella mia recensione completa.

Peso e dimensioni
163.3 x 77.8 x 7.9 mm218 g
Sistema operativo
Android 16, HyperOS 3Storage
256 GBDisplay
6.9"1200 x 2608
Camera
50 mpx f/1.7Frontale 32 mpx
SOC e RAM
Qualcomm SM8850-AC Snapdragon 8 Elite Gen 5 (3 nm)RAM 12 GB
Rete
HSPA, LTE, 5GBatteria
6500 mAHConfezione e contenuto
In confezione troviamo il cavo da USB-A a USB-C, niente alimentatore, ma in compenso una bella cover in silicone morbida e ben fatta.
Materiali design e touch-and-feel
Esteticamente il Poco F8 Ultra non cerca di nascondere la sua natura importante. Parliamo di uno spessore di 8,3 mm e un peso di 218 grammi. È un telefono che si fa sentire ("grossettino", per usare un eufemismo), ma il bilanciamento è ottimo.
Le linee seguono il trend attuale dei bordi piatti e squadrati, un form factor che ricorda molto la serie Pro di iPhone. Personalmente lo apprezzo: aiuta la presa e fa stare meglio il telefono in mano rispetto ai bordi curvi scivolosi. Una nota di colore: l'unità in prova era nella colorazione nera, elegante ma forse un po' anonima. Se potete, puntate alla versione con la back cover in "Jeans", che mi sembra avere decisamente più carattere.
L'always-on display è presente ed è davvero "always", non di quelli che si accendono solo con un tap sullo schermo. In quanto a connettività troviamo 5G, WiFi 7 dual-band, Bluetooth 6.0, GPS, NFC e connettore USB-C 3.2.
Display
Il fronte è dominato da un pannello AMOLED da 6,9 pollici con refresh rate a 120 Hz e una luminosità di picco di 2000 nit. È un display eccellente: ottima visibilità sotto la luce diretta del sole, neri assoluti e colori vibranti.
Un dettaglio che ho amato particolarmente è la gestione della luminosità minima: il pannello riesce a scendere fino a 1 nit. Nell'uso notturno è una salvezza per gli occhi, mantenendo i testi leggibili senza quel fastidioso effetto trascinamento (smearing) tipico invece degli AMOLED economici su sfondi neri.
Processore e memoria
Il processore è lo Snapdragon 8 Elite Gen 5 con a fianco 12/16GB di RAM e 256/512GBdi memoria interna UFS 4.1 non espandibile.
Batteria
Se dovessi scegliere un solo motivo per comprare questo telefono, sarebbe la batteria. Abbiamo una cella enorme da 6500 mAh (32,5 Wh). I risultati sono impressionanti:
- Giornata stress 1: Arrivato a sera con il 48% residuo (uso pesante di Maps).
- Giornata stress 2: Arrivato a sera con il 61% residuo.
Questo significa che con un uso medio si coprono tranquillamente due giorni pieni. Questo impatta positivamente anche sulla longevità: Poco garantisce 1000 cicli, ma dovendolo caricare ogni due giorni, la vita utile della batteria raddoppia di fatto rispetto a chi carica ogni sera.
La ricarica è fulminea:
- 100 Watt cablata: 0-100% in circa 38 minuti. Supporta il protocollo Power Delivery (potete usare i caricatori del PC!).
- 50 Watt wireless: Molto comoda per chi ha basette in auto o in ufficio.
Software ed ecosistema
Il dispositivo arriva con Android 16 e le patch di sicurezza aggiornate a novembre. L'interfaccia è la nuova HyperOS 3. La notizia migliore? Niente pubblicità invasiva. Sembra che i tempi dei bloatware fastidiosi sui Poco siano finiti. Il sistema è pulito e affidabile. L'integrazione con l'IA di Google (Gemini) è profonda e funzionale.
Tuttavia, ci sono alcune scelte di UI che non mi hanno convinto:
- Griglia Home: Le opzioni sono limitate. Passare da 4x6 a 5x9 è un salto troppo brusco; manca una via di mezzo equilibrata.
- Centro di controllo: La divisione tra notifiche (swipe a sinistra) e toogle rapidi (swipe a destra) rimane, e purtroppo le notifiche non sono aggregate benissimo.
Reparto telefonico
Nulla da dire su ricezione e su qualità audio in chiamata, c'è anche il supporto alle eSIM. Il dialer non porta con se particolari funzioni o AI ma permette di registrare le chiamate.
Foto e video
Qui arriviamo alle note dolenti. Il comparto fotografico è composto da tre sensori da 50 megapixel: principale, grandangolare (ma da soli 106°) e teleobiettivo 5x ottico.
In condizioni di buona luce o con la modalità documenti, gli scatti sono più che sufficienti, definiti e con un buon software (che permette anche di girare video in 4K a 60fps con tutte le lenti).
Tuttavia, rispetto alla potenza bruta del telefono, le foto deludono in situazioni critiche:
- Grandangolare: L'angolo di 106° è troppo stretto, cattura poco campo.
- Zoom 5x: Sui dettagli (fiori, cibo) e sulle mezze luci soffre. Ho notato colori a volte impastati e una resa non all'altezza di un top di gamma, specialmente al ristorante o in interni.
- Zoom digitale: Oltre il 10x l'interpolazione è pesante; il 50x è quasi inutilizzabile.
È chiaro che Poco ha investito su batteria e processore, "accontentandosi" di una fotocamera da medio gamma. Che ci può stare, basta solo sapere cosa si cerca.
Audio
Qui arriva la vera novità. Poco ha collaborato con Bose per il comparto audio, integrando un piccolo subwoofer. È solo marketing? No. Mettendolo a confronto con un competitor diretto come il Realme GT8 Pro, la differenza si sente. Non aspettatevi i bassi di una cassa da 40 cm, ovviamente, ma le frequenze basse sono più corpose, rotonde e presenti. Per guardare un video su YouTube o ascoltare musica in vivavoce, l'audio è decisamente sopra la media, con un buon effetto stereo.
App e gaming
Senza girarci troppo intorno, con questo processore le prestazioni sono al top. Il telefono è sempre fluido, reattivo, perfetto per applicazioni "processore-centriche". Gira tutto al massimo senza incertezze, anche nel gaming. Il sistema di raffreddamento lavora egregiamente; il telefono non scalda quasi mai, nemmeno sotto stress.
Riguardo la vibrazione il feedback aptico è preciso, netto, con una "coda" di vibrazione quasi impercettibile. Scrivere sulla tastiera è un piacere.
Giudizio finale
Il Poco F8 Ultra è uno smartphone che sa esattamente cosa vuole essere: un mostro di potenza e autonomia. È il dispositivo ideale per chi vive attaccato al telefono, gioca, lavora e non vuole l'ansia della batteria scarica alle 18:00.
L'offerta lancio è aggressiva e sensata: 699€ per la versione 256GB (fino al 9 dicembre) e 749€ per la versione 512GB.
A questi prezzi è una validissima scelta per chi cerca performance. I prezzi di listino pieni (829€ e 899€) lo mettono invece in una fascia pericolosa, dove la concorrenza offre fotocamere decisamente migliori. Se le foto non sono la vostra priorità assoluta, ma volete un telefono che non vi abbandoni mai (e che suoni bene grazie a Bose), prendetelo al volo in promo. E mi raccomando: versione Jeans.





































