Un piccolo display da attaccare dietro lo smartphone per vedersi durante le riprese con la fotocamera posteriore: il Newmowa sembra perfetto per vlog e video in solitaria, sia con iPhone che Android. Ma funziona davvero? Ecco com’è andata la mia prova.
Cosa c’è nella confezione
L’unboxing del prodotto rivela una dotazione piuttosto completa:
- Il display magnetico Newmowa con batteria integrata e attacco MagSafe.
- Un cavo USB-A/USB-C per la ricarica (non per il trasferimento video).
- Un telecomando Bluetooth per avviare o interrompere la registrazione da remoto.
- Un anello adesivo da applicare agli smartphone privi di MagSafe (utile per Android o modelli iPhone meno recenti).
- Una custodia in tessuto, utile anche per la pulizia del display.
Il display soffre visibilmente la mancanza di un trattamento oleofobico: le impronte restano evidenti non appena lo si tocca. Non essendo touchscreen non è un problema grave ma andava segnalato.
Compatibilità e modalità di utilizzo
Il Newmowa è compatibile con iPhone e, almeno in teoria, anche con dispositivi Android. Si collega in modalità wireless creando una rete Wi-Fi a cui il telefono si connette per poi attivare il mirroring tramite la funzione “Duplica schermo” (su iOS) o Miracast (su Android). In alternativa, è possibile tentare un collegamento cablato tramite una delle due porte USB-C presenti: una per la ricarica, l’altra teoricamente per la trasmissione dati.
Nella pratica, però, le cose si complicano.
Su iPhone il funzionamento è semplice da impostare ma deludente nei risultati. Il mirroring avviene senza difficoltà, ma presenta un lag evidente, anche quando il display è collegato via cavo. Il ritardo nella trasmissione dell’immagine è tale da rendere il dispositivo inutilizzabile durante la registrazione video: lo schermo scatta, si blocca e diventa inaffidabile. In più, durante la registrazione, il ritardo peggiora e può arrivare fino al congelamento dell’immagine.
Un altro limite è che il display non mostra la percentuale precisa della batteria, ma solo quattro tacche stilizzate, lasciando nel dubbio l’autonomia residua.
Il supporto Android è pubblicizzato, ma nei test reali si rivela problematico. Il collegamento cablato genera un messaggio che rimanda a una pagina di errore. I link ai file APK per l’app Android non funzionano. Anche su dispositivi con uscita video (che teoricamente dovrebbero supportare il mirroring diretto), il display non funziona: il collegamento dati non è paragonabile a un’uscita HDMI o USB-C video standard.
Solo tramite Miracast si riesce a ottenere un funzionamento parziale: il display viene riconosciuto e il mirroring si attiva. Non solo, la qualità e soprattutto fluidità video è migliore che su iPhone. Certo, l’affidabilità resta discutibile ma in questo caso direi che sarebbe anche promosso.
Controlli e funzioni aggiuntive
Il display è dotato di alcuni pulsanti fisici:
- Accensione/spegnimento.
- Mirroring speculare, utile quando si inquadra se stessi con la fotocamera posteriore.
- Cambio rapporto d’aspetto, per passare da un mirroring 1:1 a uno che occupa l’intero schermo.
- Pulsante di scatto remoto, utilizzabile dopo l’accoppiamento via Bluetooth per avviare/fermare video o scattare foto.
Nel software accessibile tramite browser (dopo aver inquadrato un QR code generato dal dispositivo), è possibile modificare solo impostazioni basiche come il nome del dispositivo, la password del Wi-Fi e la lingua (inglese o cinese). È prevista anche la possibilità di aggiornare il firmware localmente, ma al momento non risultano disponibili aggiornamenti.
Autonomia, ricarica e utilizzo pratico
Il display Newmowa ha un’autonomia di circa un’ora con uso continuo, e si ricarica in circa un’ora e mezza. Il supporto MagSafe funziona bene con cover compatibili (ad esempio quelle Spigen), ma in alternativa si può usare l’anello adesivo incluso. Dal punto di vista costruttivo l’ho trovato solido e sufficientemente luminoso da essere visibile anche sotto il sole diretto.
Tuttavia, nel contesto di una registrazione reale (ad esempio un test drive), l’uso dello schermo si è rivelato più d’intralcio che di aiuto, a causa del ritardo tra ciò che viene inquadrato e ciò che si vede sullo schermo. In pratica, può essere utile per impostare l’inquadratura, ma non durante la registrazione vera e propria.
Conclusioni: genialata o no?
Il Newmowa parte da un’idea valida: usare le fotocamere posteriori dello smartphone senza rinunciare all’anteprima. Ma nella pratica il risultato è deludente. Lo schermo è luminoso, si monta in un attimo (soprattutto su iPhone con MagSafe) e il telecomando Bluetooth è comodo. Tuttavia, lag, instabilità e un software praticamente inutile lo rendono frustrante da usare, soprattutto con iPhone.
Curiosamente, su Android va meglio: usando Miracast, il mirroring è più fluido e stabile, al punto da rendere l’esperienza accettabile per usi semplici. Ma resta un gadget, non un vero monitor esterno. Per chi cerca uno strumento professionale o anche solo affidabile, non è la scelta giusta. A questo punto meglio puntare sulla versione base, meno costosa e più coerente con ciò che realmente offre.

