Recensione TicNOTE: ORGANIZER VOCALE AI.

Provare nuovi strumenti è ormai parte del mio lavoro: ogni giorno mi capita di testare prodotti, servizi e gadget tecnologici, alcuni entusiasmanti, altri meno. Ma solo raramente mi imbatto in qualcosa che posso definire, senza esitazioni, un mai più senza. Ebbene, Tick Note rientra pienamente in questa categoria. Dopo averlo utilizzato intensamente per riunioni, appunti vocali, telefonate e conferenze, posso dire come abbia rivoluzionato il mio approccio alla gestione del lavoro.

Un registratore vocale 2.0

Tick Note non è il solito registratore vocale. È uno strumento autonomo, completamente indipendente dallo smartphone, capace di registrare conversazioni, riunioni e perfino telefonate anche su quei telefoni, come gli iPhone, che non supportano nativamente la registrazione delle chiamate.

Il merito è di una piccola tasca magnetica compatibile con MagSafe, che si attacca sul retro del telefono. Grazie ai tre microfoni integrati e a un sensore di vibrazioni, Tick Note riesce a catturare le voci non solo di chi parla direttamente, ma anche dell’interlocutore al telefono, sfruttando le vibrazioni dell’altoparlante. Il risultato? Registrazioni complete, anche in contesti dove altri strumenti falliscono.

Ma non è solo questione di hardware. La vera marcia in più arriva dal software e dall’integrazione con l’intelligenza artificiale. Ogni registrazione viene automaticamente trascritta, riassunta, analizzata e perfino trasformata in mappe mentali. Una manna per chi, come me, lavora con la parola scritta o deve gestire molte informazioni verbali in poco tempo.

Dimensioni ridotte, prestazioni sorprendenti

Tick Note colpisce anche per la sua portabilità: è spesso appena 3 millimetri, pesa solo 71 grammi e si ricarica via USB-C. In standby la batteria dura fino a 18–20 giorni, mentre in registrazione continua arriva a 25 ore. La memoria interna è di 64 GB, sufficienti per circa 18 giorni di registrazione.

L’interfaccia è semplice ma efficace: un piccolo display ambientale, un pulsante per accendere e spegnere, e uno switch per passare tra la modalità microfono e quella a vibrazione. In pochi secondi si è pronti a registrare una telefonata importante con un solo tocco, senza armeggiare o perdere tempo.

E per chi ha un Android? Nessun problema: nella confezione è incluso un anello magnetico adesivo che rende compatibile qualsiasi smartphone con l’attacco MagSafe. C’è anche il cavo di ricarica, ovviamente.

App e AI: il cuore del sistema

Se l’hardware è eccellente, è l’applicazione a fare davvero la differenza. Le registrazioni possono essere avviate anche da remoto, l’audio viene trascritto con estrema precisione e, a seconda dell’argomento, viene usata una combinazione di modelli AI tra cui GPT-4.0 e Deepseek.

Durante un pre-briefing riservato sulla nuova gamma Samsung Galaxy Z Fold7 e Flip7, ho registrato 43 minuti di conferenza via Teams. Tick Note ha elaborato un sommario impeccabile: design, materiali, display, Watch 8, disponibilità e promozioni. Tutto riassunto in poche righe. Ma non solo: la trascrizione completa era perfettamente leggibile e divisa per speaker, utile per chi lavora in team o deve fare revisioni.

In altre situazioni, come una semplice telefonata per prenotare un tavolo al ristorante, il dispositivo ha creato un riassunto automatico con introduzione, dettagli, conferma e saluti. L’intelligenza artificiale suggerisce anche azioni da compiere, elenchi da spuntare e persino riflessioni (“pensieri casuali” o “pensieri profondi”) che si possono salvare all’interno del progetto.

Progetti, cartelle e organizzazione cloud

Tick Note non si limita a registrare: permette anche di organizzare il lavoro. Si possono creare cartelle tematiche in cui inserire registrazioni, PDF, immagini e note. Il cloud sincronizza tutto su PC, così da poter accedere ovunque a registrazioni, trascrizioni, mappe mentali e report. Perfetto per chi segue progetti complessi e deve raccogliere documentazione in un unico luogo.

La funzione “intuito” individua automaticamente i concetti chiave, mentre la mappa mentale rappresenta visivamente la struttura di ogni riunione o telefonata. C’è anche una sezione “ricerca approfondita” che però, almeno per ora, mi è sembrata meno utile rispetto al resto.

Una piccola nota negativa riguarda la lingua di alcune risposte dell’AI durante la funzione “shadow”: pur avendo impostato l’italiano, in certi casi il sistema ha risposto in inglese. Probabilmente si tratta di un bug che sarà risolto con i prossimi aggiornamenti.

Prezzo, abbonamenti e crediti

Il dispositivo costa 169 euro e comprende 1500 crediti iniziali. Ogni credito equivale a un minuto di trascrizione, una sessione di AI o un riassunto. Ogni mese vengono accreditati gratuitamente altri 300 crediti. Una volta esauriti, si può sottoscrivere un piano da 89 euro all’anno o 14,99 euro al mese, con ulteriori 1500 crediti mensili.

In base all’uso che se ne fa, il piano gratuito potrebbe essere sufficiente: personalmente lo utilizzo per conferenze e interviste, con trascrizione e traduzione (oltre 100 lingue supportate), e per ora non ho avuto bisogno di acquistare crediti extra.

Conclusioni: un alleato insostituibile per professionisti

Tick Note è uno strumento pensato per chi lavora con la voce, le idee e le informazioni. Giornalisti, avvocati, ricercatori, manager o semplici appassionati di produttività: tutti possono trarne beneficio. La sua forza è nella combinazione di hardware ben progettato e software AI avanzato, capace non solo di registrare, ma di elaborare davvero i contenuti.

Per me, sta diventando uno strumento essenziale. Mi consente di lavorare meglio, più in fretta, con meno margini di errore e più spazio per la creatività. In un mondo dove ogni secondo conta, avere un assistente silenzioso che ascolta, trascrive e organizza, fa tutta la differenza. Un “mai più senza”.