Comoda, tecnologica, ben attrezzata, “asciutta”, potremmo definirla in tanti modi oppure possiamo dire “camaleontica”. Sì, questa Turbo Tero X di Specialized mi è piaciuta davvero tanto perché non solo vi permette di affrontare ogni condizione, dal mountain bike alle rotaie del tram, ma che oltre a fare tante cose le fa anche tutte molto bene e poi c’è la chicca.. Assistenza del motore tarata in base al vostro battito!
Iniziamo dalla ciclistica e troviamo davanti una forcella Lyrik Select+ di RockShox con 130mm di corsa e rebound regolabile e dietro un ammortizzatore Deluxe Select+ sempre RockShox con 120mm di escursione anche qui regolabile e bloccabile. Questo, unito alle geometrie e alla qualità del telaio e agli pneumatici Ground Control è quello che fa di questa Tero X una bici davvero versatile, come dicevamo prima, capace di non deludere in mountain bike e di non temere le rotaie o il pavé in città. Il cambio è lo Sram a 12 velocità e, solo nel caso dell’allestimento top di gamma Tero 6.0, troviamo l’X01 così come Sram sono i freni idraulici sia anteriore che posteriore.
Il motore è il Browse ma che nella versione 4.0 di Tero X arriva con 250W e 50Nm di coppia oppure con 70Nm e 90Nm rispettivamente per Tero X 5.0 e 6.0. In ogni caso l’assistenza del motore parte grazie al sensore di coppia sui pedali e questo significa assistenza pressoché istantanea e partenza anche in salita comoda. In termini di batteria parliamo di 510Wh per la 4.0 e 730Wh per le due versioni più potenti.
La versatilità è data però non solo da pneumatici e sospensioni ma anche dai comodissimi e robusti parafanghi che coprono entrambe le ruote e ci permettono di evitare schizzi d’acqua o fango senza però generare problemi o fastidiose vibrazioni. Sopra quello posteriore c’è anche un comodo portapacchi che può sostenere fino a 20 chilogrammi di peso.
Terminiamo la disamina delle specifiche con una luce posteriore che sente le frenate e fa anche da stop, una luce anteriore davvero potente con abbagliante ed anabbagliante ed un reggisella telescopico con comando sul manubrio comodissimo. Il computer di bordo è un display LCD che mostra, e tramite tasti direttamente sul manubrio permette anche di modificare, il livello di assistenza del motore, oltre a tutti i dati possibili su velocità, tempo, distanza, cadenza, batteria, consumo istantaneo, altitudine e la previsione di autonomia residua.
La domanda adesso èsemplice: “Come si guida?“. Semplice anche la risposta: “Molto bene”. Tero X si dimostra sì comoda in città, quando dobbiamo salire su uno scalino, attraversare le rotaie o affrontare il pavé, che a proposito quasi nemmeno si sente, ma anche lì dove l’asfalto finisce e iniziano fango, erba, ghiaia e radici riesce sempre a difendersi bene e a farvi godere il giro.
L’applicazione Mission Control permette di bloccare la bici ed attivare l’allarme, consultare i resoconti con tutti i dati delle nostre escursioni, personalizzare il display sul manubrio sia in “quali” che in “quante” informazioni visualizzare in una sola schermata ma soprattutto si può connettere la bici ad una fascia cardio Bluetooth o smartwatch compatibile (Garmin) e far andare il livello di assistenza del motore in base alla nostra frequenza cardiaca magari per rimanere sempre dentro un certo range che riteniamo utile al nostro allenamento.
Veniamo alla nota dolente? Ovviamente è il prezzo. Una bici del genere non può costare poco e per Tero X parliamo di 4.350 euro nella versione 4.0, di 5.200 euro nella 5.0 e di ben 6.200 euro necessari per acquistare la 6.0 che ho provato io. Tanti, sicuramente sono tanti soldi ma in compenso si ottiene una bici estremamente versatile, ben costruita e, come anticipato all’inizio, versatile nel senso che fa tante cose e tutte benissimo, non che ne fa sì tante ma tutte discretamente come tante altre bici. A voi la scelta.. l’importante è abbinarle un bel lucchetto!