UPS. Gruppo di continuità. Cos’è? A cosa serve? Serve davvero solamente a tenere accesi i computer quando va via la corrente? No, decisamente no. Serve anche a garantire la salute dei nostri dispositivi e la loro durata nel lungo termine. Oggi vediamo come e vediamo perché, grazie agli UPS di APC che ho provato!
Sovratensione, abbassamento, sbalzi, temporali, fulmini, industrie con grandi macchinari nelle vicinanze. Tutti questi sono fattori che possono portare a delle sbavature all’onda sinusoidale simmetrica di corrente alternata che dovrebbero ricevere i nostri dispositivi e questo potrebbe romperli o comunque danneggiarli nel lungo periodo, ecco a cosa serve un UPS. A pulire questa corrente e ricreare il più possibile quella curva!
Tipologie di UPS
Gli UPS si dividono in “off-line”, “line interactive” e “on-line”:
- I primi sono i più semplici ed economici e sono dotati di un “filtro” che pulisce quelle sporcature della curva e di batterie, che entrano in funzione in caso di assenza di corrente e che si azionano in 10 millisecondi, un tempo accettabile da gran parte degli apparecchi ma troppo lungo per i più delicati.
- I Line Interactive invece hanno all’interno anche un microprocessore che oltre al filtro gestisce un regolatore di tensione e riduce il tempo di azionamento della batteria a 4/6 millisecondi.
- Infine parliamo degli UPS online a doppia conversione, i quali gestiscono il flusso tra batterie e rete sempre costante, mantenendo le batterie sempre attive. Questo significa batterie già pronte in caso di interruzione di corrente e tempo durante il quale gli apparecchi collegati rimangono senza alimentazione pari a zero.
UPS di APC
APC produce diversi tipi di UPS e io ne ho provati due. Il primo è del tipo off-line più “semplice” ed economico è dotato di 6 prese schuko coperte dalla batteria più altre due non collegate alla batteria ma comunque dotate di corrente “pulita”.
Il secondo invece è smart, di tipo line interactive e dotato di schermo LCD che indica in tempo reale i watt assorbiti dalle apparecchiature collegate e quanto tempo durerebbe l’alimentazione sotto batteria con quel carico. Nel mio caso è un UPS da 500W e a pieno carico durerebbe 4/5 minuti. La cosa più comoda di un UPS smart come questo è che nel caso di interruzione della corrente io riceverò tempestivamente una mail con l’avviso che l’UPS è passato in modalità batteria e tutte le informazioni del caso, compresa l’autonomia.
Spero di essere stato chiaro e che l’argomento non sia dei più comuni e gettonati ma il messaggio importante secondo me è uno ed è quello che l’UPS non deve essere visto solo come oggetto utile in caso di interruzione della corrente ma anche come “pulitore” di corrente e grande aiuto per la salute delle nostre apparecchiature e la loro durata nel tempo. Io raccomando di utilizzarlo collegando non solo il PC fisso ma anche modem o access point e telecamere di sorveglianza (se non a batteria) in modo da garantirne sempre il funzionamento, anche nei momenti di emergenza!
Ah, consiglio dell’ultimo momento: se cambiate un UPS o lo montate per la prima volta ricordatevi sempre di spegnere completamente tutte le apparecchiature collegate prima di staccare la spina. Potrebbe sembrare banale come consiglio, ma in alcuni casi, come quello di hard disk meccanici è molto molto importante!