Ho accolto molto volentieri l’invito di Google e del Garante della Privacy a fare un po’ di informazione, ma soprattutto darvi degli strumenti per potervi difendere da: Sexting, Revenge Porn e Deep Nude.
Sexting
Il sexting è lo scambio di messaggi sessualmente espliciti che possono anche contenere: foto, video o messaggi audio a sfondo sessuale. Il termine è una fusione delle parole “sex” e “texting”. Ormai il “sexting” si è evoluto con video e foto e si è diffuso anche tra gli adolescenti e rientra pienamente nel processo di costruzione e scoperta tipico di questo periodo. Attenzione: mandarsi messaggi di questo tipo, dove entrambe le parti sono consenzienti, non è nulla di male ed anzi può creare complicità all’interno della coppia.
Il problema viene a crearsi quando uno dei soggetti coinvolti non sono più consenzienti e soprattutto, quando si perde il controllo delle immagini prodotte e queste vengono diffuse sul web dove sono molto difficili da gestire diventando Revenge Porn.
Revenge Porn
Questo fenomeno comprende sia la diffusione di immagini pornografiche o sessualmente esplicite a scopo vendicativo, sia la diffusione delle immagini senza il consenso della persona interessata (dunque anche le eventuali altre persone che diffondono il materiale ricevuto).
Deep Nude
Per Deep Nude o Deep Porn si intende quel fenomeno che consiste nello “spogliare” persone NON consenzienti partendo da immagini o video che di pornografico non hanno nulla.
Per tutti questi fenomeni c’è chi ci può aiutare! Non c’è da vergognarsi, al massimo le persone che devono vergognarsi sono quelle che diffondono le immagini. La cosa da fare in questi casi è parlarne, prima di tutto con i genitori. Non pensate non si possa fare nulla in merito alla diffusione, ci sono dei mezzi efficaci che possono limitare o risolvere il problema, il tutto grazie all’aiuto di un’istituzione che pensavo un po’ troppo istituzionale e che invece si è prestata volentieri a rispondere alle VOSTRE domande ed aiutarci.
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