Sulla mia scrivania ho: una tastiera, un mouse, un pen drive, un monitor e uno smartphone. Ecco, non ho un PC ma è proprio perchè ho deciso di raccontarvi come lavorare con gli smartphone che hanno le interfacce desktop.
Perchè non includo qualsiasi smartphone? Perchè è vero che è semplice fare il mirroring del display sul monitor, è vero che molti hanno l’uscita video, però è anche vero che lavorare su interfacce mobile – che non ruotano in orizzontale, che possono interrompere il nostro lavoro con una semplice chiamata e che non permettono di gestire più finestre – è poco produttivo.
E allora mi concentro solo su quei telefoni con interfaccia desktop dedicata: i Samsung e i Huawei di fascia alta, oltre al V60 di LG che non ho ancora ricevuto.
Partiamo da quella di Samsung: cosa serve? Un adattatore USB C che permette di avere avere la porta HDMI e – magari – le porte USB per collegare tastiera e mouse. Usando solo il cavo USB C, con Samsung, otterremo un semplice mirroring dell’interfaccia mobile.
Una volta collegato il tutto, Samsung Dex si avvia automaticamente e, la cosa interessante, è che l’interfaccia mobile rimane disponibile sullo smartphone.
Con l’interfaccia di Samsung si può fare il drag and drop dei file, possiamo quindi spostare su desktop un PDF o un qualsiasi file che avevamo nel nostro pen drive.
Mi piace la possibilità di lavorare in finestre, le quali possono essere modificate nelle dimensioni e spostate sul desktop, anche in questo caso possiamo fare copia – incolla tra le varie finestre.
Ma fin quando ci si può spingere nell’utilizzo desktop? Ho scaricato Adobe Acrobat e riesco a far girare, modificare o firmare anche file molto pesanti. Ho usato Zoom che in questo periodo mi permette di mettermi in collegamento con Voi e, anche questo, funziona perfettamente e sfrutta – ovviamente – la camera del vostro smartphone. Funziona anche Microsoft Teams e Skype.
Netflix purtroppo non va a tutto schermo, anche se ci sono delle possibilità grazie ad una funzione che permette di forzare la riproduzione a tutto schermo di quelle applicazioni che non lo supportano nativamente.
Molto comoda la gestione dell’audio che può essere riprodotto sia da smartphone che dal monitor/TV sul quale facciamo girare l’interfaccia Dex.
Quel che mi piace è l’ottimizzazione che permette di riadattare le applicazioni ad uno schermo diverso da quello del nostro smartphone, non si tratta di un semplice mirroring.
Se apro più applicazioni, sulla barra degli strumenti in basso, trovo la possibilità di passare da una finestra all’altra.
Devo dire che l’interfaccia di Samsung è migliorata nel tempo e permette, per il 90% delle attività, di lavorare da casa in maniera soddisfacente.
E l’interfaccia di Huawei? Stacco tutto quello che avevo collegato per Samsung Dex e collegato il P40 Pro con un semplice cavo: questo è un grosso vantaggio perchè vi permette di avere l’interfaccia desktop direttamente con un solo cavo, anche se non ci permette di collegare chiavette USB se non usiamo un adattatore (infatti, in quel caso, vi conviene usare l’adattatore come su Samsung).
Le funzioni sono simili, c’è da dire che l’interfaccia del desktop di Huawei è un po’ meno curata. Per quanto riguarda la piattaforma Office, Adobe Acrobat (con qualche piccolo compromesso), Facebook funzionano. Zoom funziona ma ho dovuto scaricarlo in uno store alternativo, funziona anche Skype ma non funziona Microsoft Teams (perchè mancano i Google Play Service).
Come su Dex, anche in questa intervista possiamo passare da una applicazione all’altra dalla barra degli strumenti e mi piace anche la funzione che permette di sfruttare l’app Note come una lavagna e, se usate un monitor touch, è molto comodo (quest’ultima funzione non è presente su Dex).
Mi sembra che l’interfaccia desktop di Huawei sia un pochino più acerba, funziona tutto ma tutto un po’ meno ottimizzato rispetto all’interfaccia Samsung.
Può una postazione del genere sostituire un PC? Sì, a patto di usare tutte queste funzioni basic. Nel momento in cui avete bisogno di applicazioni particolari o di particolare potenza di calcolo, non è adatto.