Tesla Model Y Test Drive PRO e CONTRO

Il loro Autopilot è probabilmente il più famoso al mondo ma se, almeno qui in Europa, fosse il piacere di guida l’argomento più importante di cui discutere? Parliamo ovviamente di Tesla e nello specifico di una Model Y in versione Performance costruita nella gigafactory di Berlino che con una potenza esagerata e i cerchi da 21″ non avrete voglia di lasciar guidare a nessun altro!

Il design è quello della Model Y che conosciamo già, questa costruita in Europa dovrebbe avere in più i tergicristalli riscaldati, per evitarne il congelamento, i dettagli e le modanature esterne in nero e poi, essendo una performance, non poteva mancare un bello spoiler posteriore in fibra di carbonio. Il baule è sempre enorme e gode di una nuova cappelliera, parliamo di oltre 900 litri ai quali aggiungere i 117 del baule anteriore.

Le misure di questa Tesla sono di 475 x 192 con un’ altezza di 162 centimetri e 289cm di passo. Il peso si assesta intorno ai 2.000 chilogrammi.

Gli interni, in puro stile Tesla, sono un perfetto equilibrio fra materiali di qualità come legno e pelle ed il minimalismo e la pulizia del design con la consueta doppia stazione di ricarica wireless per i cellulari ed il grande display centrale dal quale si compie ogni azione ed ogni settaggio. Lo spazio a bordo è davvero tanto, anche con occupanti alti davanti dietro rimane spazio sia per le ginocchia che per i piedi e non ci sono problemi con la testa nemmeno se si è alti 1,90m. A proposito di testa, il tetto in vetro panoramico così grande e schermato dal sole è uno spettacolo.

Non appena ci si mette alla guida si notano due cose, il silenzio e l’accelerazione. Il silenzio è merito anche dei doppi vetri ed è davvero elevato a qualsiasi velocità, anche in autostrada. L’accelerazione è bruciante, sempre, che si parta da fermi, da 50 o da 150 km/h lei riesce sempre ad attaccarvi al sedile.

La dinamica di guida è ottima, i cerchi da 21″ di questa performance sicuramente aiutano, poi c’è lo sterzo, bello da impugnare e molto diretto, a proposito, che solo un po’ di sottosterzo in fase di inserimento ma è facile da correggere ed il motore, così silenzioso ma con ben 950Nm di coppia circa 350kW (questi dati non vengono dichiarati da Tesla quindi potrebbero non essere precisissimi) fa il resto.. Insomma, come dicevamo all’inizio è decisamente piacevole da guidare anche, e forse soprattutto, senza Autopilot.

Perché non parliamo benissimo dell’Autopilot? Perché l’impressione è quella che sia tarato più per le highway americane che per le nostre strade e città europee, dove soffre i cambiamenti repentini di direzione delle macchine che ci stanno accanto, subito avanti o subito indietro e di conseguenza lui sta sempre “in ansia”, frena bruscamente e non è responsivo nel prendere decisioni al volo in mezzo al traffico. Non che sia pessimo ma ci sono sistemi di guida autonoma di auto europee che, almeno qui da noi, funzionano meglio.

Gli ADAS ci sono tutti anche nella versione di serie, mentre per il Summon, il sistema che permette di  spostare l’auto da remoto per entrare ad esempio nei box più stretti, il riconoscimento dei semafori, il parcheggio automatico, il cambio di corsia automatico e altre accortezze delle quali sinceramente si può fare a meno per altri 3.800 euro. Di base, come dicevamo, abbiamo già cruise control adattivo, centering della corsia, sensori per l’angolo cieco e frenata di emergenza.

La frenata è ottima, c’è la guida one-pedal che in città permette di non spostare mai il piede dal pedale dell’acceleratore perché appena lo rilasciamo entra la frenata rigenerativa fino a fermare la vettura ed è una gran comodità. Quando siamo a velocità elevate e serve anche quella meccanica non ci sono problemi perché questa performance ha dischi freno ventilati ad elevate prestazioni.

L’autonomia dichiarata è di 514 chilometri per il ciclo WLTP ed in condizioni di temperatura ideali, che non richiedano troppo sforzo al climatizzatore, in effetti risulta veritiera. Se parliamo solo di autostrada ,e di velocità quindi fra i 100 e i 130km/h, staremo sui 350km di autonomia.

Quanto costa questa Model Y? La Performance parte da 71.990 euro e nella nostra versione, con l’Autopilot al massimo delle sua potenzialità arriva a 79.490 euro. Forse ha più senso la Long Range, che parte da 65.900 euro con i cerchi da 19″.

Per concludere, ecco i PRO e i CONTRO di questa Model Y, partiamo dai primi:

  • Guidabilità. Sterzo e dinamica di guida la rendono davvero piacevole da guidare.
  • Versatilità. Sì prestante ma con tanto spazio a bordo sia per 5 occupanti che per i bagagli.
  • Infotainment. Il navigatore è molto intelligente e tiene conto dei supercharger ma in generale tutta la gestione della vettura è fatta bene.
  • Supercharger. Lei carica fino a 250kW in corrente continua o 11 sotto quella alternata ma i Supercharger sono estremamente comodi per il plug and charge senza bisogno di chiavette di attivazione e anche convenienti, parliamo di 0,52 euro/kW contro i 0,80 delle fast Ionity.

E i contro?

  • Assetto rigido. Noi avevamo i cerchi da 21″ e le buche si sentono, magari con 20 o 19 la comodità aumenta.
  • Raggio di sterzata. Di solito le vetture elettriche hanno raggi di sterzata ridotti, qui invece è abbastanza ampio.
  • Autopilot. Ne abbiamo parlato ampiamente. Non è di certo pessimo ma nemmeno così intelligente e fluido, sarà perché non è ancora ottimizzato per le strade europee.