Eh si, il giorno è arrivato! Il giorno in cui ho girato Milano per capire la copertura e la velocità al lancio dell’offerta commerciale 5g di Vodafone. Mi avete fatto tantissime domande, segno che il tema è caldo. Quale migliore occasione di un incontro con Sabrina Baggioni (5G Program Director di Vodafone) per farci chiarire ogni dubbio, curiosità o perplessità?
E all’incontro erano presenti anche tre tecnici di rete (i papà del 5G Vodafone, coloro che l’hanno fisicamente studiata e costruita) per una chiacchierata a più voci. Grande opportunità, ringrazio Vodafone per avermi chiarito molti aspetti della nuova tecnologia.
E ora spazio alle vostre domande alle quali ho cercato di rispondere grazie allo scambio con Sabrina, grazie ai tecnici, grazie alla mia esperienza di questi quattro giorni di 5G (il che vi fa capire quanto siamo all’inizio…..) e grazie al bagaglio di informazioni e conoscenze maturate in questi ultimi due anni nei quali siamo stati bombardati di 5G e che, finalmente, ora, possiamo toccare con mano!
“Cos’è il 5G”?
E’ una tecnologia di rete per la trasmissione radio di dati a banda larga. Lavora su più frequenze, dallo spettro attorno i 700 Mhz (frequenze più ambite dagli operatori perché più penetranti anche se trasportano meno dati) a quello attorno i 3700 Mhz fino ad arrivare a quello meno ambito per i servizi di telefonia (perché molto poco penetrante ma in realtà con grande capacità di trasportare dati) dei 26000 Mhz (26 Ghz). Le caratteristiche di questa rete sono la bassa latenza (il che vuole dire che i tempi di reazione tra quando chiediamo o mandiamo dati attraverso la rete sono molto bassi, quasi in tempo reale), l’alta banda (può trasportare grandi quantità di dati anche se il dato quantitativo dipende da tantissimi fattori quali frequenza utilizzata, interferenze, meteo ecc ecc..) e la grande capacità che si traduce nel poter gestire tanti apparati (si arriverà, con standard futuri, ad una densità di 1 milione di dispositivi per km2).
“Perchè lanciare il 5G e non potenziare il 4.5G in tutto il territorio nazionale? In questo momento a cosa è utile?
Perché sono tecnologie di rete diverse. Viste le caratteristiche il 5G servirà per servizi ed applicazioni nuove (ovviamente non tutte, molte sono sovrapponibili con il 4G).
Oggi come oggi serve a molto poco. Ho girato la città, la copertura è a macchia di leopardo anche nelle zone centrali e sia la velocità che la latenza non sono ancora così performanti da avere un senso. Ma siamo a 4 giorni dal lancio commerciale. E’ un inizio. Il futuro è altro.
Sabrina mi racconta che il 5G porterà la capacità di gestire file pesanti, video, immagini professionali (pensiamo alle immagine mediche, pesantissime causa standard usati) con molta semplicità. Ciò che viene aggiunto dal 5G è anche una maggiore sicurezza, e molti servizi potranno essere forniti direttamente dalla rete (esempio: computazione in cloud). Vodafone ha da qualche tempo avviato molti progetti sperimentali (ne ha presentati 16 all’ultima Milano Digital Week) legati alle caratteristiche intrinseche del 5G. Progetti che con il 4G non si sarebbero potuti realizzare. Ovviamente non ha senso il 5G ovunque, ma ha senso laddove la densità della popolazione o la specificità produttiva ne giustifichino l’installazione.
Ha senso attivarlo ora? Bè, prima o poi bisognerà cominciare, anche per capirne i comportamenti, pregi, difetti, criticità nell’uso reale. Vodafone promette che si arriverà vicino alla copertura di 100 comuni entro fine 2021.
“Il 5G fa male? Emette radiazioni pericolose per la nostra salute?”
Il 5G non è radioattivo. È una tecnologia radio come il 4G e il 4.5G e come tale è stata gestita anche nella sua fase di sperimentazione che prevede il rispetto di alcuni vincoli dettati dalla legge.
In Italia abbiamo un limite di legge massimo di 6V/m che è fino a 10 volte inferiore allo standard europeo (varia da 20 a 60 in base ai contesti). Questo significa in termini di potenza radiante 2 ordini di grandezza in meno (100 volte meno). Inoltre le celle 5g sono più direzionali, “sparano” il segnale verso il client e non a 360° come le altre tecnologie, disperdendo meno onde radio. Altro punto a favore l’emissione del marker per la scansione dei cellulari. Continua nel 4g, ogni 20 millisecondi (più o meno) nel 5g.
Poi non è vero ne che le onde elettromagnetiche facciano male, ne che facciano bene, ne che non facciano nulla. Dipende. Dipende da così tanti fattori (tempo di esposizione, potenza, condizioni al contoprno ecc ecc…) che misurare le conseguenze a lunghissimo termine è davvero difficile. Proprio per questo i limite di legge imposti (e l’Arpa è molto attenta al controllo dei valori) sono molto prudenziali.
“Si vociferava di un aumento di morti animali, in particolare volatili, nelle zone in cui il 5G è già attivo. È vero?”
Ragazzi questa è stata la domanda più gettonata! Mi è stata posta più e più volte. ‘Non c’è nulla di scientificamente provato, anzi, documentandomi, ho scoperto essere una Fake News.
”Può influire un consumo dati maggiore con un consumo della batteria maggiore nei nostri smartphone?
L’esperienza pragmatica, empirica, sul campo mia mi porta a dire che, in questa fase, si. In ricerca rete 5g l’LG V50 in test si è scaldato e nonostante una grande batteria non è mai arrivato a notte. Secondo me incide il fattore “ricerca rete” e il fatto che (come mi ricorda il tecnico di rete) il consumo della batteria non dipende esclusivamente dalla velocità dei dati ma anche dal fatto che, una maggiore velocità, ci permette di svolgere più attività contemporaneamente. Come saprete, più cose si fanno con il nostro dispositivo, più il processore sarà sotto sforzo, con un conseguente aumento dei consumi.
Riassumendo la risposta è: si. Come lo è stato per tutti i salti generazionali di tecnologia (il 3g consumava più del 2g, il 4g più del 3g ecc….)
”Come fanno ad aver attivato la rete 5G se lo standard non è ancora stato definito?”
In realtà non si sarebbe potuto lanciare la rete 5G se lo standard non fosse ancora definito in modo tale da riconoscerlo come servizio. Esiste uno standard definito dal 3GPP ed esistono vari step o meglio release. Attualmente è stata definita la release 15 ma nel tempo ne verranno standardizzate altre che, sull abase della stessa tecnologia, potranno supportare nuove funzioni, così come è avvenuto con le precedenti generazioni.
”Le reali potenzialità del 5G nel campo dell’industria 4.0?”
Domanda molto bella che ha interessato molto la dirigenza Vodafone. Il mondo dell’industria 4.0, dal 5G, vedrà tantissime implementazioni e tantissimi benefici. Con industria 4.0 non si intende solo l’automazione della catena di montaggio. Degli esempi pratici? Ovviamente l’elevata velocità e la bassissima latenza. Nella catena di montaggio un esempio specifico è la ”robotica collaborativa”: con la bassissima latenza è possibile trasformare i robot in macchine intelligenti, capaci quindi di reagire ad un pericolo (il rischio di far male ad un operatore, ad esempio) con tempistiche tali che considerarli ”macchine sicure” anche se operanti con lame o strumenti capaci mettere in pericolo un operatore.
Si tratta di un vantaggio che potrebbe essere ottenuto cablando i robot ma si tratta di una soluzione molto statica e limitante all’area raggiunta dal semplice cavo. Il 5G permette di ottenere tutto ciò in assenza di cavi, estendendo l’area e la flessibilità all’intera azienda.
Per quanto riguarda invece l’ambito retail, ad esempio, è possibile fornire al cliente un sistema di realtà aumentata che permette di rivoluzionare l’esperienza in fase di acquisto. In un supermercato, per esempio si potrebbe avere un sistema in grado di dirci, tramite realtà aumentata, dove si trovano determinati prodotti o categorie di prodotti, quali prodotti fanno acquisire più punti fedeltà o quali sono gluten free, per esempio. Vodafone ha poi lavorato in ambito medico, creando un’ambulanza dotata di 5G che permette di restare sempre connessa con l’ospedale di riferimento per scambiare dati dei pazienti oltre che per operare all’interno del mezzo, sfruttando uno streaming o una video conferenza in tempo reale con l’ospedale, così da poter ricevere ordini e prendere decisioni anche da remoto, aumentando incredibilmente le possibilità di salvare una vita.
E poi la considerazione che la computazione su server remoto, scalabile, di più facile manutenzione, è un altro aspetto che la banda del 5g renderà perseguibile!
”Ci sono già zone coperte con le millimeters wave? ”
No, non ci sono ancora ma sono frequenze che Vodafone si è assicurata acquisendole all’asta. Non sono state ancora abilitate. (i famosi 26 Ghz che, secondo me, avranno un grande senso per la connessione punto punto tra rete in fibra ottica e ultimo miglio per evitare tutta una serie di lavori fisici e strutturali nelle abitazioni per portare un cavo al modem)
”Qualsiasi terminale abilitato al 5G può accedere alla rete? Serve una certificazione o un accordo con operatore?
Si, in teoria qualsiasi terminale potrebbe essere abilitato all’accesso alle reti 5G ma Vodafone certifica i prodotti che vende con il supporto alla rete 5G. I dispositivi a listino: LG V50, Galaxy S10 (in arrivo) e Xiaomi Mi Mix 3 5G.”
”Usate il 5G UL & DL Decoupling nelle aree nokia o huawei?”
Non è ancora utilizzato ma lo sarà più avanti perchè si è capito, da alcuni test fatti in fase sperimentale, che può portare dei benefici consistenti.
E con questo video / articolo spero di aver portato un po’ più di chiarezza su cos’è, cosa si può o meglio potrà fare e come va, oggi, il 5g.