E dopo IBM, intervistata qualche giorno fa sulle soluzioni IOT, oggi tocca a INTEL. E l’argomento è molto più consumer!
Intel Optane Memory. Non è ne una RAM ne un Hard Disk, ma un ponte tra le due cose. Una sorta di memoria cache molto veloce che immagazzina i file che usiamo più frequentemente (quelli di avvio, i programmi usati più di frequente, i video o le foto che guardiamo di più) rendendoli molto più veloci e fruibili dal sistema rispetto al prelievo dall’Hard Disk meccanico.
In poche parole, riesce a dare nuova vita agli Hard Disk meccanici, che equipaggiano ancora il 70% dei PC venduti oggi! Ovviamente la velocizzazione non sarà effettiva fino a che il file risiederà nell’hard disk ma, al primo utilizzo, questo sarà copiato in Optane per diventare fulmineo al secondo uso. Fino alla saturazione dei 16 o 32 gb di Optane (è in vendita in due versioni). Man mano i “vecchi” file meno utilizzati saranno cancellati da Optane in favore dei file più recenti e più utilizzati. Il vantaggio è lampante! Si riescono ad ottenere, nella media di utilizzo giornaliera del computer, prestazioni paragonabili a macchine equipaggiate con SSD di gamma alta a prezzi decisamente più bassi. O, al contrario, a parità di prezzo possiamo triplicare la capacità dell’hard disk.
E se ho già un SSD? No, in quel caso Optane non ha senso.
Sapete che non sono uomo da benchmark ma, insieme a Paolo Canepa di Intel, qualcuno lo abbiamo fatto. Quello che mi ha convinto è stata la prova sul campo fatta sia con macchine molto potenti sia con un Intel NUC, con hard disk meccanico da addirittura 5400rpm (lentissimo) che si è avviato quasi nello stesso tempo di una macchina i7 e ssd 256 Samsung!!
E’ compatibile con tutte le schede madri con porta M2, Kaby Lake e Coffee Lake. Purtroppo non è retrocompatibile con i PC di vecchia generazione e con i portatili…a Intel sarebbe piaciuto, ma le limitazioni sono hardware.
Nell’utilizzo di tutti i giorni vediamo che si riesce ad avere quasi una velocità di avvio pari a quella di un SSD e una velocità di apertura di programmi molto pesanti, come per esempio Adobe Premiere, paragonabile tra le due configurazioni.
Certo è che il primissimo avvio dei programmi sarà a velocità di un classico Hard Disk Meccanico, una volta che il software salva i dati di quest’ultima nella memoria Optane, riusciamo ad avere risultati davvero strabilianti.