Recensione GARMIN VENU SQ

Garmin Venu SQ, una sigla che sta a significare “square” e che rispecchia il design del dispositivo.

Rispetto Venu normale va a posizionarsi un gradino sotto, cambia il form factor, il display non è AMOLED, perde l’always on display, il sensore barometrico e soprattutto perde tanto dal punto di vista del costo 199 euro contro i 379 del Venu.

In confezione non c’è molto, troviamo solamente il cavo di ricarica e la manualistica.

Molto leggero e comodo da portare al polso, pesa solo 37g. Lui è anche impermeabile fino a 5 atmosfere. i cinturini sono intercambiabili.

Il display pur non essendo AMOLED non è un brutto display, per intenderci non è uno di quei display che mostrano quello sfondo grigino brutto sulle schermate nere. Il display ha una dimensione di 1.3″ e una risoluzione di 240×240 pixel e protetto da un vetro Gorilla Glass. Poco male per l’always on display, il sensore di attivazione è molto preciso.

Il sensore dei battiti è lo stesso del Venu, molto affidabile e preciso con anche la possibilità di misurare l’ossigenazione del sangue.

L’applicazione permette di avere un riassunto dell’attività svolta con varie indicazioni tra cui: velocità media, frequenza cardiaca, quota, e giri compiuti settabili a priori.

La vibrazione è settabili su 3 parametri di frequenza. Un po’ meno potente del Venu ma comunque bene.

Il software è lo stesso del Venu (QUI RECENSIONE) e questo è un pregio, completissimo.

Lui ha la possibilità di collegare le cuffie bluetooth e tramite la memoria interna inserire file audio per ascoltare la musica anche durante l’allenamento.

Dotato di chip NFC permette di effettuare pagamenti con Garmin Pay.

I quadranti sono personalizzabili direttamente dall’orologio e rispetto al Venu, che con le watchface personalizzate ci metteva un po’ di più ad attivarsi tramite movimento del polso, lui non soffre del problema. La risoluzione del problema è merito dei numerosi aggiornamenti software che hanno risolto il problema nel Venu e che hanno impedito il presentarsi in questa versione SQ.

Come sul venu anche qui si possono installare un sacco di mini-applicazioni grazie all’app ConnectIQ. La critica è la grafica dell’applicazione, diciamo che si poteva fare di meglio. Il funzionamento dell’applicazione è buono ed è ricca di funzioni.

Lui si ricarica in circa un’ora e mezza e con una carica completa riesce a fare circa cinque giorni. Quando si utilizza il il GPS il consumo sale e si consuma circa l’8% di autonomia l’ora.

Mi è piaciuto il prezzo abbinato a tutta la sensoristica Garmin e a tutto il software che è davvero un valore aggiunto. Un bell’orologio che ha sì qualcosa in meno del Venu ma costa decisamente meno. Secondo me non va nemmeno a mettersi in competizione con altri smartwatch come ad esempio Apple Watch, ma va a posizionarsi in quella fascia dove gli utenti prendono in considerazione tutti quelli orologi di provenienza cinese e qui con qualcosina di più c’è un mondo di applicazioni da sfruttare, una sensoristica  più accurata e un brand dietro con assistenza in Italia. Una serie di valori aggiunti che a questo prezzo ci stanno alla grande.