Come avere tutti i propri dati sempre a portata di mano ma allo stesso tempo protetti in luogo sicuro. Un NAS è questo ed è anche tanto altro quando viene accompagnato da un software evoluto come quello di Synology quindi oggi vi parlo del mio ultimo upgrade.. Un NAS a ben 8 slot capace di offrire posto fino a 144 terabyte o ancora di più con una eventuale espansione.
L’ultima volta che abbiamo parlato di NAS è stato quando vi ho raccontato del mio passaggio da 218+ al 220+, sempre Synology come Synology è quello di oggi solo che adesso il passaggio è davvero importante. Il DS18223xs+ è un NAS da ben 8 slot dei quali io al momento ne uso 5 ma che mi darà la possibilità di aggiungere altri dischi in futuro.
Iniziamo dalla sua descrizione, davanti gli 8 slot ed il pulsante di accensione, dietro invece 4 porte LAN, delle quali una fantastica a 10 gigabit, 3 porte USB 3.2 e 2 eSATA.
La dotazione hardware del NAS è composta dalla CPU AMD Ryzen V1780B e da 8GB di RAM DDR4 ma gli slot sono due e la RAM si può espandere. Io ad esempio ho aggiunto un secondo banco da 16GB per 24GB totali ma passiamo alla configurazione di HDD e SSD.
Come dicevamo all’inizio io ho occupato al momento solo 5 slot. I primi due ospitano due SSD da 4TB collegati in RAID 1, cioè perfettamente sincronizzati e gemelli, se aggiungo un file su uno viene copiato sull’altro e se lo elimino uguale. L’utilità di questa configurazione sta nell’affidabilità. Se ne dovesse rompere uno l’altro continuerebbe a funzionare ed avrei tutto il tempo di cambiare quello rotto con uno nuovo senza perdere né dati ma soprattutto continuando a lavorare nel frattempo al 100% ed avendo il NAS operativo. Gli altri 3 slot sono occupati invece da 3 HDD, quindi hard disk meccanici molto più lenti ma meno costosi, sono da 12TB l’uno, e sui quali carico tutti i file e i video che non mi servono più ed ai quali non accedo giornalmente ma solo in caso di emergenze quindi la velocità nel quotidiano non è importante. Questa seconda configurazione è in RAID 5 con un disco dedicato ad una sorta di back-up e due effettivamente per lo storage, lo spazio totale che ho a disposizione infatti non è 12 x 3 = 26 TB ma circa 23 TB e anche in questo caso se se ne dovesse rompere uno qualsiasi dei 3 avrei tutto il tempo di sostituirlo senza ripercussioni sui dati.
Non è finita qua. all’interno del NAS ho anche 2 SSD M.2 che fanno da memoria cache, cioè memoria temporanea più veloce degli HDD e SSD standard. Potevo decidere se collegarli ai 3 HDD o ai 2 SSD con la prima scelta in teoria più ovvia perché il NAS scriverebbe prima sulla cache che essendo M.2 è molto veloce e io avrei l’impressione di lavorare con SSD invece che HDD meccanici e poi trasferirebbe i dati sugli HDD in seguito con un suo processo interno. Nonostante questo ho scelto però di collegarli lo stesso agli SSD perché seppur il guadagno di velocità in questo caso sarà minimo sono comunque quelli che uso tutti i giorni e sui quali mi interessa molto di più la velocità.
Abbiamo descritto la configurazione del NAS ma cosa ci si può fare? La risposta sarebbe lunghissima, con un NAS si possono fare davvero tante cose, QUI ne avevamo parlato un po’ in una piccola introduzione. Io ho la mia schermata home alla quale posso accedere dal web in ogni momento e a proposito, Synology offre anche gratuitamente un cloud attraverso il quale accedere al proprio NAS in maniera sicura se non ci fidiamo della rete dalla quale ci colleghiamo e non abbiamo una nostra VPN. Dalla mia schermata home posso gestirmi tutte le cartelle e decidere ogni cartella a chi sia visibile e chi no degli utenti ai quali ho dato l’accesso al NAS.
Una delle tante possibilità interessanti è quella di lavorare, nel mio caso ad esempio montare video, usando i file sul NAS senza trasferibili direttamente sulla memoria interna del computer. Molto utile quando lavoriamo dal portatile, che spesso ha solo 256 o 512GB di SSD, con file molto grandi.
Io uso tanto la funzione del Drive Server integrato, cioè la sincronizzazione che avviene in automatico tra il NAS e le cartelle predisposte sui vari PC che uso io e chi lavora con me. Utilissimo per avere cartelle sempre sincronizzate sia sul NAS che sul mio PC e quello di Chiara o di un collaboratore. Il NAS a sua volta si può sincronizzare con un cloud, io ho tanto spazio su Google Drive e molte delle cartelle del NAS sono sincronizzate anche lì in modo da poter stare ancora più tranquillo. Dovesse succedere qualcosa come un incendio allo studio o rompersi per qualsiasi motivo tutti i dischi del NAS insieme i dati sarebbero comunque salvi e anche questa sincronizzazione una volta impostata avviene in ogni momento in automatico.
Synology offre poi tantissime applicazioni che girano sul NAS stesso e permettono di compiere molteplici azioni. Il NAS può fare da server di posta elettronica, da server multimediale DLNA, c’è l’app che gestisce le note e c’è la Surveillance Station che invece si occupa di salvare i filmati delle nostre videocamere di sorveglianza connesse ma non solo, è anche uno strumento molto potente di AI che può analizzare i filmati e avvisarci quando passa una persona piuttosto che un’animale, oppure un’automobile. Si integra con i sistemi IFTTT e può far parte di determinate automazioni essendo molto personalizzabile.
Un’infinità di possibilità, tantissimo spazio potenziale di archiviazione e anche ulteriormente espandibile, software super affidabile. Questo Synology come tutti gli altri prima di lui non delude ma l’asticella del prezzo si alza parecchio. Synology 8 bay DS1823xs+ costa 1.800 euro ai quali aggiungere quelli per i dischi e per le eventuali espansioni. Davvero tanti ma in effetti sono io che l’ho sovradimensionato, il 220+ di cui abbiamo parlato l’altra volta costa 340 euro ed è comunque un’ottima macchina. Dal privato alle piccole e medie imprese in questo caso, per ognuno c’è la scelta più adatta!