FOTOVOLTAICO, BATTERIE ecco le COLONNINE DEL FUTURO (ma anche del presente)

Una realtà tutta italiana che collabora con altre realtà italiane. L’inizio è già ottimo ma non solo, parliamo di Atlante, che nasce da Nhoa e vuole creare una delle più grandi infrastrutture di ricarica veloce per auto elettriche in Europa! Scopriamo oggi la loro visione del futuro e i loro diversi siti di ricarica smart, da quelli già in funzione a quelli sperimentali in un video girato da Zenfone 10..

I nomi sono tanti e potrebbero confondere ma cerchiamo di riassumere dicendo che Atlante è una società del gruppo Nhoa e che nasce da una joint venture fra una startup del Politecnico di Torino e una di quello di Milano. Qual è il suo scopo? Creare una delle più grandi infrastrutture di ricarica rapida e ultra-rapida di auto elettriche nel sud Europa. Obiettivo non da poco. Cosa fa Atlante per perseguire il suo scopo? Oltre ovviamente a credere davvero in quello che fanno la loro intenzione è di innovare sia in quanto ad algoritmi di ricarica che a tecnologie usate dalle colonnine stesse.

Ho avuto modo di visitare alcune loro stazioni di ricarica e gli algoritmi che animano le colonnine non solo cercano la miglior curva possibile per ricaricare la vostra vettura ma modulano anche la potenza totale a disposizione fra le varie vetture quando ce ne sono collegate più di una. Il contatore infatti non sempre riesce a far andare tutte le postazioni al massimo della loro capacità nello stesso momento e viene scelto in automatico come indirizzare la potenza a disposizione. Questa sovrabbondanza di postazioni rispetto al contatore potrebbe sembrare insensata ma in effetti ragionandoci è meglio arrivare alla colonnina e trovare una presa libera, seppur non velocissima, che trovare tutto occupato e rimanere ad aspettare non potendo caricare nulla. Non solo, per via della burocrazia in Italia aprire le forniture e mettere i contatori richiede fra i 6 e i 12 mesi e poi più sono grossi più tempo ci vuole ad esempio perché oltre i 90kW bisogna installare una postazione di media tensione che richiede ulteriore burocrazia.

Atlante ha pensato anche altre soluzioni intelligenti. Creare delle stazioni di ricarica dotate di storage, cioè di batterie che vengono ricaricate nei momenti di bassa affluenza, magari anche con il solare, e alle quali poi la colonnina può attingere oltre al contatore nei momenti di massima richiesta. Arriveranno presto, ma al momento sono in fase di attesa delle autorizzazioni anche queste perché nonostante negli altri paesi non sia così in Italia lo storage necessita di autorizzazioni. Probabilmente a settembre.

Le postazioni di media tensione sono anch’esse oggetto di sperimentazione da parte di Atlante, ad esempio ne hanno uno sperimentale dove studiano per avere solo un primo inverter da corrente alternata a continua e poi lavorare tutta corrente DC fino alla vettura e abbattere così le inefficienze delle conversioni.

Una realtà tutta italiana che, come anticipato all’inizio, ha tanta voglia di lavorare e di innovare con attenzione al cliente, i feedback rilasciati alle colonnine da svariate piattaforme arrivano infatti tutti alla loro control room, che si occupa anche di anomaly detection per prevenire i guasti e mantenere la rete sempre efficiente. Conoscerli è stato un piacere e che continuino così! A proposito.. Come ha girato il video Zenfone 10?