IL MIO NUOVO MacBook PRO e PERCHE’ non WINDOWS? Confronto M4, M4 PRO e M4 MAX

Il mio nuovo computer è finalmente arrivato! Si tratta di un MacBook Pro con chip M4 Max, che ho soprannominato “la bomba” e per il quale ho scelto il rivestimento con nanotexture sul display. Per raccontarvi tutto nei minimi dettagli, ho ritardato la consegna dei modelli M4 che avevo in prova da Apple – nella versione base e Pro – così da potervi offrire una panoramica completa e anche spiegare perché ho scelto ancora un Mac al posto di un PC Windows.

Perché ancora Mac e non Windows?

La scelta tra Mac e Windows è sempre un tema divisivo, ma per me si è trattato di un’analisi di efficienza e affidabilità. In primo luogo, la batteria e i processori Apple Silicon rappresentano un enorme vantaggio. Nonostante anche Windows abbia fatto progressi con i processori ARM sviluppati da Qualcomm, devo ammettere che i Mac rimangono superiori per efficienza energetica e gestione della batteria.

Poi c’è il discorso della coerenza del software. Con macOS, l’esperienza è uniforme: dall’interfaccia utente alle operazioni più avanzate. In Windows, invece, si passa da un’estetica moderna e minimale a schermate come il Pannello di controllo, che sembrano ferme agli anni ’90. Sarebbe ora che Microsoft rompesse definitivamente con il passato, mantenendo una versione aggiornata per chi ne ha bisogno, ma introducendo un sistema operativo moderno e coerente.

Un altro punto cruciale è la retrocompatibilità. Quando Apple è passata dai processori Intel ai Silicon, ha introdotto Rosetta, un software che ha permesso di eseguire tutte le applicazioni x86 su ARM senza problemi. Nel mondo Windows, l’adozione di Qualcomm ARM ha portato sì a un compilatore automatico, ma con risultati altalenanti: alcuni programmi funzionano, altri no. Questa incertezza, unita ai problemi frequenti con driver e aggiornamenti che spesso partono nei momenti meno opportuni, mi spinge verso Apple.

Non si tratta di preferire un marchio: se esistesse un produttore con la stessa qualità di Apple al posto di Apple stessa lo sceglierei. Provo moltissimi dispositivi e mi baso sulle prestazioni. Detto ciò, riconosco che Windows rimane insuperabile in settori specifici come l’ingegneria e l’architettura, dove software storici come AutoCAD continuano a dominare.

Un discorso economico

C’è anche una considerazione sui costi. I MacBook non sono economici, e il modello base M4 parte da 1949 euro, con 512 GB di SSD e 16 GB di RAM. È una cifra importante, soprattutto se si confronta con il mondo Windows, dove è possibile trovare macchine entry-level a partire da 300-400 euro. Tuttavia, Apple si distingue nella fascia alta: i materiali, le finiture e la longevità dei dispositivi possono giustificare il prezzo per chi cerca qualità e va considerata anche proprio la tenuta del valore nel tempo.

Confronto tra i modelli M4

Per comprendere le differenze tra i vari modelli con chip M4, ho testato tre configurazioni del MacBook Pro: il modello base (M4), quello intermedio (M4 Pro) e la versione più potente (M4 Max). Ogni modello è pensato per un tipo di utente diverso, e i risultati delle prove offrono un quadro chiaro delle loro capacità.

Prestazioni generali

L’M4 base è dotato di una CPU a 10 core (6 ad alte prestazioni e 4 ad alta efficienza) e una GPU a 16 core. La sua larghezza di banda di memoria, pari a 120 GB/s, è adeguata per compiti come la navigazione avanzata, la scrittura di codice e l’editing video leggero. Tuttavia, in operazioni più complesse, come il rendering video 8K o l’uso di software CAD avanzati, si iniziano a notare i suoi limiti.

L’M4 Pro rappresenta un miglioramento significativo con una CPU a 14 core e una GPU a 22 core, oltre a una larghezza di banda di memoria di 200 GB/s. Questo modello è ideale per chi lavora con file di grandi dimensioni o si occupa di editing video e fotografico di livello professionale.

L’M4 Max è il top della gamma, con una CPU a 16 core, una GPU che può arrivare fino a 40 core e una larghezza di banda di memoria di 400 GB/s. Questo chip è progettato per i carichi di lavoro più intensivi, come il rendering 3D in tempo reale, il montaggio di video 8K con effetti complessi e la gestione di simulazioni o dataset enormi.

Rendering video

Per mettere alla prova le prestazioni, ho eseguito un test di rendering video in Adobe Premiere utilizzando un file 8K con effetti multipli. I risultati parlano chiaro:

  • L’M4 base ha completato il rendering in 15 minuti.
  • L’M4 Pro ha ridotto il tempo a 9 minuti.
  • L’M4 Max ha completato lo stesso lavoro in soli 5 minuti.

La differenza è notevole e dimostra quanto il salto di prestazioni sia marcato tra i modelli.

Prestazioni grafiche

Nei test di ray tracing, ho rilevato un altro aspetto interessante:

  • L’M4 base ha gestito 20 FPS.
  • L’M4 Pro ha raggiunto i 40 FPS.
  • L’M4 Max ha toccato gli 80 FPS, dimostrando la sua capacità di gestire progetti grafici estremamente complessi.

Consumi e autonomia

Uno degli aspetti più critici riguarda il rapporto tra prestazioni e consumo energetico. Ho osservato che, durante un rendering di 10 minuti:

  • Il modello base ha consumato appena il 2% della batteria.
  • L’M4 Pro ha richiesto il 6%.
  • L’M4 Max ha consumato il 12%, mostrando come l’aumento di potenza influisca sull’autonomia.

Se si guarda all’utilizzo quotidiano, l’M4 base offre un’autonomia straordinaria: fino a 22 ore per attività leggere come la navigazione web. L’M4 Pro si attesta intorno alle 18 ore, mentre l’M4 Max scende a circa 14 ore, un dato comunque impressionante per un dispositivo così potente.

Durante i test più intensivi, l’M4 Max ha attivato le ventole con maggiore frequenza rispetto agli altri modelli, anche se il rumore è rimasto contenuto e la gestione del calore è stata eccellente. L’M4 base e Pro, invece, si sono rivelati praticamente silenziosi anche sotto carico.

Display: opaco o lucido?

Ho scelto il display opaco con nanotexture e devo dire che si è rivelato una scelta vincente. Rispetto al display lucido, riduce i riflessi in modo significativo, soprattutto in ambienti con luce naturale o artificiale diretta. Anche lo sporco e le impronte risultano meno evidenti. Per chi lavora spesso all’aperto o in ambienti molto illuminati, la nanotexture è un’opzione senza dubbio da considerare.

Conclusioni

Il modello base con processore M4, 512 GB di SSD e 16 GB di RAM ha un prezzo di 1949 euro. È un prodotto solido, con un buon numero di porte e la comodità del lettore di schede SD, ma si trova in una posizione particolare nella gamma Apple. Se non avete esigenze professionali avanzate, un MacBook Air potrebbe rappresentare una scelta più sensata. Anche se l’M4 Air non è ancora arrivato sul mercato, l’M3 Air, sia da 13 che da 15 pollici, è già un dispositivo eccellente, più leggero e maneggevole rispetto al MacBook Pro, che inizia a diventare un po’ pesante per un utilizzo quotidiano.

Questo MacBook Pro con M4 è ideale per un uso generalista o per attività abbastanza impegnative, come il montaggio video, ma non lo considero una macchina da lavoro per utilizzi professionali estremi. In questi casi, l’M4 Pro è sicuramente una ottima soluzione, anche se il costo è elevato. Ad esempio, la versione Pro con M4 Max da 48 GB di RAM e display con nanotexture raggiunge i 3620 euro, mentre la configurazione base con M4 Pro da 24 GB di RAM parte da 2999 euro. Per molti utenti, i 24 GB sono già sufficienti, e il modello base del Max offre un ottimo rapporto tra potenza e costo.

Infine arriviamo all’M4 Max, una macchina spaziale, praticamente impossibile da mettere in difficolta anche se, come detto in precedenza, si rinuncia a qualcosa in termini di autonomia. Il suo prezzo nella versione a 16-core e con display nanotexture arriva a 4.644 euro e fa paura, non ci sono dubbi ma considerato nell’ottica di un professionista che ci lavora, che ne sfrutta le prestazioni e che ne trae vantaggio professionale da esse quindi ognuno fa le proprie valutazioni ma non va certo valutato come un PC da studente che ne fa utilizzo office e navigazione web.