Il primo MacBook Air dotato di un processore proprietario, cioè l’Apple M1, è divenuto grazie al suo rapporto prestazioni/prezzo un assoluto best buy e lo è ancora oggi, nonostante i suoi 4 anni di età. Nel frattempo abbiamo visto la generazione equipaggiata di M2 e adesso arrivano gli Air sia da 13 che 15″ con chip M3. L’eredità è pesante e ci si aspetta tanto da loro, riusciranno a soddisfare le aspettative? E rispetto ai MacBook Pro come vanno? Scopriamolo subito!
Iniziamo da alcune specifiche, quelle che servono sempre ad inquadrare bene il dispositivo di cui si parla e iniziamo dalle dimensioni. Il MacBook Air M3 da 13″ non cambia nel design e nell’estetica quindi siamo a 1,13 centimetri di spessore per 30,4 di larghezza e 21,5 di profondità con 1,24 chilogrammi di peso. Ecco, il peso è quello che durante il mese di prova me l’ha fatto apprezzare rispetto al mio solito MacBook Pro.
Il display è il solito, ottimo, Liquid Retina di Apple, cioè un LCD di tipo IPS con 13,6″ di diagonale e risoluzione pari a 2560 x 1664, 224 pixel per pollice e la luminosità che arriva a 500 nits. Un ottimo display che magari non sarà accurato nei colori tanto quanto quelli dei Pro che permettono di fare color correction a livello professionale ma che comunque sono sicuro soddisferà il 99% degli utilizzi.
Il processore Apple M3 è un processore con 8 core che integra una scheda grafica a 8 core nella versione base e 10 core in quelle superiori. La differenza di prestazioni con l’M3 Pro di un MacBook Pro si sente ma non è abissale e si sente solo in caso di applicazioni pesanti, come quelle per il montaggio video. Più che altro dipende dal fatto che l’Air non ha le ventole, per questo è così sottile e silenzioso e questo significa che raggiunge la temperatura alla quale bisogna tagliare un po’ di potenza prima di un Pro, direi che ho notato un 20% di differenza nei tempi alla fine necessari per montare un video 4K ma questo non significa che si abbiano problemi, anzi, è un operazione che si può fare benissimo.
Ho apprezzato, proprio come sui Pro, l’efficacia di trackpad e tastiera. Il primo è molto grande e sempre ben scorrevole, la seconda ha i tasti ben spaziati e con la giusta corsa. Alcune differenze le si avvertono nell’audio, troviamo 4 altoparlanti in questo 13″ e 6 nel 15″, che genera meno bassi rispetto a quello davvero “pieno” del mio Pro e nel fatto che qui abbiamo solo due porte USB-C e la MagSafe, niente terza porta USB e niente lettore di schede. Del resto però è anche un modo per differenziare i due modelli.
L’autonomia dichiarata da Apple arriva a 18 ore, dato che mi sembra davvero difficile da raggiungere nella vita reale ma ciò non toglie che sia comunque ottima. Ho rilevato circa 10-11 ore di utilizzo standard, cioè navigazione web, mail, video su YouTube e uso office con anche quella mezz’oretta di montaggio video e 4-5 ore di utilizzo molto molto stress.
Il prezzo di listino del nuovo MacBook Air da 13″ parte dai 1.349 euro della versione con 8GB di RAM e 256GB di SSD (che a proposito, è veloce, non come il precedente modello che nella versione base montava un SSD più lento delle altre) e poi passa ai 1.579 euro della 8/512GB o i 1.809 euro della 16/512GB. Un ottimo compagno di svago e di lavoro, affidabile, costruito sempre in maniera impeccabile e prestante, sono sicuro che soddisferà praticamente ogni utente che non ne fa un utilizzo troppo professionale e pesante in termini di CPU. A chi il PC lo utilizza però solo per navigare sul web e gestire i documenti ricordo sempre di valutare l’Air con M1, non più in produzione ma che in giro si trova ancora a prezzi molto interessanti.