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Fuori dalla Blacklist! | Xiaomi vince contro gli USA

Oggi, 12 marzo, Xiaomi annuncia di aver vinto il ricorso contro uno degli ultimi ordini esecutivi emessi dalla scorsa presidenza degli Stati Uniti.

Da precisare che Xiaomi non si è mai trovata nella stessa lista nera di Huawei, a cui è stata impedita la collaborazione con l’azienda statunitense Google per l’utilizzo dei propri servizi all’interno del sistema operativo Android e quindi molto più restrittiva.

Xiaomi poteva comunque commercializzare i suoi prodotti senza limitazioni alla funzionalità, ma era stata accusata di essere “un’azienda militare comunista cinese” (CCMC) e quindi in collaborazione con il proprio esercito.

La limitazione vietava alle società statunitensi di acquistare titoli Xiaomi e le obbligava a cedere le proprie partecipazioni azionarie nell’azienda già esistenti.

Il ricorso di Xiaomi presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia ha avuto successo ed ha impedito la designazione dell’azienda come CCMC, annullando ogni restrizione.

Xiaomi ha infine ribadito ancora una volta “di essere una società ampiamente controllata, quotata in borsa e gestita in modo indipendente che offre prodotti di elettronica di consumo esclusivamente per uso civile e commerciale”. E che ha intenzione di “proseguire chiedendo l’illegittimità della designazione e la sua revoca permanente”.