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Zoom ci ripensa: crittografia end to end per tutti

Poco tempo fa avevamo riportato la notizia con la quale Zoom dichiarava di non riuscire più a offrire la crittografia end-to-end ai suoi abbonati free. La scelta di Zoom non era legata al fatto di non riuscire in termini economici o tecnici a garantire il servizio quanto invece alla volontà dell’azienda di collaborare, all’evenienza, con l’autorità per prevenire comportamenti illeciti. Chi si iscrive a Zoom ed utilizza solo l’account free non fornisce alcun dato identificativo oltre al suo indirizzo e-mail che di per se non è sufficiente a verificare l’identità.

Oggi, sul suo blog, Zoom ha annunciato di aver trovato una soluzione capace di bilanciare gli interessi tra la volontà di collaborazione con le autorità per prevenire eventuali crimini e la richiesta di privacy degli utenti. La soluzione per Zoom è quella di far eseguire ai suoi utenti free/base una procedura unica di autenticazione che include la verifica del numero di telefono tramite ricezione di un messaggio di testo.

Zoom è sicura che l’introduzione di questo nuovo strumento insieme a quelli già esistenti possa bilanciare gli interessi contrapposti e aumentare la sicurezza degli utenti sulla sua piattaforma.

L’azienda comunica che la beta che introdurrà queste nuove funzionalità verrà rilasciata nel mese di luglio.