Quando si dice che l’apparenza inganna….ma facciamo un passo indietro.
Compleanno di un amico. Prenota lui e mette le mani avanti:”quando arrivi al ristorante non ti preoccupare. Ci sono stato, e si mangia bene”.
E, in effetti, quando arrivo capisco. Prima di tutto il ristorante è in una via di Milano (Sammartini) in zona stazione centrale. Diciamo non di quelle vie frequentate dalla Milano bene. Vie che è sconsigliabile frequentare da soli dopo le 19:00. Da fuori, la Caletta, si presenta come un anonimissimo ristorante. Sinceramente, non mi avessero invitato, non ci sarei MAI entrato.
Ok, entro. E la voglia di uscire è forte. Sopra il banco del pesce una televisione accesa su un programma che seguivo quando ero piccolo. Ciao Darwin. E mi stupisco prima di tutto del fatto che lo facciano ancora. Mamma mia ma quanto è vecchia la TV? Vabbè. E poi i secchielli di ingredienti semi industriali li nel frigo, a fianco del pesce e segli antipasti…….mmmmm…..
Ci sediamo e arrivano i menù. Peccato non averli fotografati…..ma ho fotografato la sala. Mi dovrei proporre per una bella ristrutturazione.
La specialità è pesce, e la posizione è favorevole: sul marciapiede di fronte ci sono numerosi grossisti ittici. Ed in effetti, quando mi arriva l’antipasto capisco che in cucina ci sanno fare.
La mia piovra con patate è eccezionale, di un morbido mai sentito. I tentacoli, seppur grossi, si sciolgono in bocca. L’unica nota negativa è l’abnorme quantità di olio (buono) con cui tutti i piatti sono innaffiati.
Anche le alici del mio amico sono molto buone.
Gli spaghetti alle vongole, invece, non sono così convincenti. Ottima la cottura della pasta, al dente, ma il sapore è troppo delicato. Qui, per assurdo, manca condimento.
Il mio secondo piatto è un tonno scottato. Anche qui tanto olio, ma cottura corretta, pesce freschissimo e molto molto tenero. Difetto? Troppo sale.
Assaggio anche gli involtini di spada (ripieni di melanzane). Anche loro avrebbero bisogno di un salvagente per non affogare nell’olio, ma sono buonissimi.
Insomma, la presentazione dei piatti e la cura non è sicuramente gourmet, ma i sapori e la qualità della materia prima c’è. Non l’avrei mai detto.
Purtroppo il dolce non è all’altezza. Il mio tiramisù (ebbene si, ho un debole per il tiramisù) è fatto con la panna e non convince anche se è ben presentato.
Conto 29 euro a testa per 3 portate. Di pesce. Direi non male. Ovvio, non aspettatevi la mangiata della vita, ma come rapporto qualità/prezzo ci siamo. Non l’avrei mai detto!!
Ci tornerei? Probabilmente si. Ma è anche vero che a Milano ci sono tantissimi ristoranti…
RISTORANTE LA CALETTA | via Sammartini 69 Milano