Recensione V30 ThinQ con OREO

Come sapete il “nuovo” LG V30 ThinQ non è null’altro che un aggiornamento software. Infatti le modifiche hardware non arriveranno nel nostro paese e si limiteranno a un device con 6gb di ram e 256 di memoria utente (da noi 4/64 o 4/128).

L'”intelligenza” del V30 si vede sostanzialmente nel software della fotocamera. Riconosce automaticamente le scene, quando si inquadra qualcosa compaiono in sovraimpressione scritte alla Matrix che fanno capire all’utente che il telefono sta pensando (più scenografiche che utili) e all’aggiunta di un menù che permette al telefono di scansire QRcode, di individuare dalle immagini corrispondenti articoli Pinterest o fare shopping su Amazon. Quest’ultima funzione non riconosce quasi mai l’articolo inquadrato mentre meglio per la ricerca Pinterest. Sinceramente funzioni abbastanza secondarie.

Molto più utile il bright mode che, in caso di scarsa luminosità, può dimezzare la risoluzione della foto aumentandone del 50% la luminosità.

E poi Oreo porta con se il picture in picture, le notifiche migliorate e una gestione della batteria più accorta. A livello prestazionale non ho notato differenze. Andava bene prima, va bene ora. E, relativamente alla batteria, dopo 3 giorni d’uso, posso affermare che sicuramente non va peggio di prima. Anzi, forse c’è un leggero miglioramento che, purtroppo, non c’è lato ricezione. Un pelo sotto gli smartphone top gamma della concorrenza.

Rollout dell’aggiornamento OTA che è iniziato all’estero e che vedrà coinvolta l’Italia a partire dai primi giorni di aprile.

CON INTELLIGENZA ARTIFICIALE | SENZA

MODO NORMALE | BRIGHT MODE