Recensione DRONE XIAOMI FIMI X8 se

Sicuramente, per il prezzo, è un ottimo drone. Nulla a che vedere con i Mavic di DJI (ma costa 1/3). Probabilmente se la gioca con l’Air. Ha meno sensori, è meno preciso in volo ma i video sono leggermente meglio. E costa la metà!

Il drone si accende in circa 20 secondi, trova abbastanza velocemente il GPS. Una volta iniziato il volo, riesce a stare abbastanza stabile anche in caso di leggero vento. Sul display del nostro smartphone troviamo ovviamente ciò che vedono le camere e le informazioni di volo: distanza drone-smartphone, segnale di ricezione video e segnale di ricezione dei comandi.

Il drone può arrivare ad un massimo di 500 metri ma, dopo circa 180 metri inizia a perdere il segnale di ricezione video e la ricezione dei comandi diventa critica. Molto buona invece è la velocità di rotazione, così come mi piace la precisione dei comandi per pilotarlo, anche se non siamo ai livelli dei Mavic.

In fase di atterraggio non è stabilissimo e, non potendo contare sui sensori, non percepisce ostacoli.

In confezione troviamo un caricabatteria con presa europea che carica una batteria alla volta, infatti troviamo una sola batteria in dotazione, troviamo poi il controller e i cavi per ogni tipo di smartphone.

Il controller è compatto, ben fatto e si può estendere abbastanza da poter sfruttare anche un piccolo tablet.

Lato autonomia mi ha stupito, riuscendo ad arrivare a circa 26 minuti di volo. Le dimensioni sono invece contenute al punto da paragonarlo ad un Mavic Pro 2, lo stesso paragone non può invece essere fatto anche per le prestazioni che somigliano molto di più a quello di un Mavic Air.

Rispetto al Mavic Pro 2 non ci sono i sensori per evitare gli urti. C’è il GPS e una camera posta sul fondo per il posizionamento, il barometro e un sensore ad ultrasuoni per calcolare la quota.

I motori sono potenti e, nonostante il vento, riesce a rimanere abbastanza stabile. La stessa stabilità la ritroviamo poi nel gimbal della camera che stabilizza molto bene le riprese.

A proposito di Gimbal, anche la qualità video è buona ed è possibile regolarla in termini di compressione, con un risultato paragonabile a quello di un Mavic Air.  Riesce a registrare il 4k a 25 fps, il 2.7k a 50 fps e in FHD si spinge fino ai 100 fps.

Per quanto riguarda le fotografie, il sensore riesce a scattare a 16 megapixel in 16:9 o a 12 megapixel in 4:3, con la possibilità di scattare anche in RAW.

Il tutto va poi rapportato al prezzo e, in relazione alle prestazioni, è ottimo: si trova a 380 euro su GearBest ma dovete tenere conto dei rischi del caso. Sotto alcuni aspetti è paragonabile al DJI Mavic Air che costa più del doppio.

Non mi è piaciuta la portata che dopo 300 metri non riesce comunicare con il controller per la ricezione dei comandi e del segnale video. E’ marcato CE, quindi può essere importato e utilizzato in Italia.

Se avete bisogno di riprese professionali, il Mavic Pro è insostituibile. Se non avete esigenze professionali, costando la metà di un Mavic Air è un best buy.

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