Confesso che ultimamente le cinesate mi intrigano. Come penso intrighino tutti gli amanti dei gadget tecnologici. E mi diverto un sacco a provarle visto l’appiattimento generale del mondo smartphone.
Ecco perchè ho provato questo lavavetri automatico di ALBOHES (impronunciabile).
Si attacca al vetro con il principio del sottovuoto. C’è un ventilatore che risucchia l’aria e lui sta li, bello attaccato senza rischio che si stacchi quando manca la corrente perchè una batteria tampone continua a far andare la ventola per una ventina di minuti. Da precisare però che quando va a batteria non lava i vetri. E’ solo una sicurezza.
Seconda sicurezza la corda da collegare anche se la vedo necessaria solo se lo fate andare all’esterno su vetrate non raggiungibili (anche perchè diventa complicato farlo).
In dotazione c’è un cavo lungo 4,5 metri che poi è il limite di distanza al quale lo si potrà mandare, più che sufficiente anche per vetrate grandi. Ma come funziona?
BENE!! E’ rumoroso, è lento, ma lava bene! Bisogna spruzzare sui vetri un detergente dedicato (tipo Vetril) e lui partirà meticolosamente a pulire i vetri muovendosi secondo 3 diversi tipi preimpostati di movimenti. O da sinistra a destra scendendo, o salendo dal basso verso l’alto. I panni ruotano, alternativamente, per farlo muovere. Alza tranquillamente il peso del cavo di alimentazione. ATTENZIONE a non mettere troppo detergente altrimenti scivolerà e farà fatica a salire (ma non si stacca).
Si può comandare da smartphone, anche manualmente, si collega via bluetooth ma ho trovato molto più comodo comandarlo con il telecomando in dotazione. I vetri li ha lavati benissimo ma, vista la forma, ha lasciato indietro gli angolini (circa 2×2 cm.).
Insomma una figata per chi ha vetrate grandi e magari poco raggiungibili (lasciate stare sedie, tavolini o scale improvvisate sempre pericolosissime!) ma sostanzialmente inutile per finestre casalinghe normali. Li molto più veloce usare l’olio di gomito!
Però molto divertente!!
