Recensione MacBook Pro M3 Max confronto con M3 e M2 Max

Nuovi MacBook Pro, nuovi processori Apple M3, tante aspettative in seguito ad una presentazione davvero entusiasta da parte di Apple sui miglioramenti di CPU e GPU con processo produttivo a 3 nanometri. Sarà davvero così? I Pro si fanno sempre più Pro? E poi il gaming? Adesso i Mac sono anche computer da gaming? Lo scopriamo oggi in una recensione che è anche un confronto fra M3, M3 Max ed il mio “vecchio” M2 Max!

Il MacBook Pro in se non ha avuto stravolgimenti quindi iniziamo proprio da questo. Cosa cambia? La risposta riguarda il processore, cioè CPU e GPU della nuova generazione di M3, per il resto troviamo il solito ottimo display, il solito ottimo audio e anche tanta autonomia, quella è ulteriormente migliorata. Cambia poi l’offerta da parte di Apple perché adesso non esiste più il 13″ dotato di touchbar, quindi quello con la vecchia scocca per intenderci, ma esistono solo il 14 ed il 16″.

La dotazione di porte è formata da un lettore di schede SD, jack audio, la porta HDMI e due o tre USB-C/Thunderbolt, perché ne abbiamo una in più sui modelli dotati di chip M3 Pro o Max.

Il display, come dicevamo, è il solito ottimo Liquid Retina XDR a 120Hz con risoluzione pari a 3024×1964 e densità pixel di 254 PPI che nonostante io ami gli OLED lui riesce a non farmeli rimpiangere grazie all’elevano numero di zone della retroilluminazione che permettono comunque di raggiungere elevati contrasti ed un ottimo nero. Il suo vero punto di forza però è sicuramente la luminosità, 1.000 nits a tutto schermo e 1.600 nits di picco sono davvero tanti e si riesce sempre a vedere bene, anche all’aperto.

Una menzione particolare la meritano poi i sei altoparlanti, che non cambiano dalla precedente generazione ma restano secondo me i migliori sia per qualità che volume del panorama portatili compatti, escludendo magari eccezioni come i super “portatili” da gaming che poi però sono ben più grossi e pesanti. Qui siamo sempre a circa 1,6 chilogrammi di peso.

Il processore quindi è la più grossa novità, Apple propone i nuovi MacBook Pro con M3, M3 Pro e M3 Max. Si parte con M3 dotato di CPU a 8-core e GPU 10-core, si passa a M3 Pro che invece arriva in due configurazioni a 11 e 14 core o 12 e 18 core sempre di CPU e GPU e si arriva all’M3 Max con la sua CPU 14-core e GPU 30-core. Sono tutti dotati di un nuovo Neural Engine a 16-core e del Ray Tracing con accelerazione hardware.

I numeri sono tanti e ci si confonde quindi sul campo come vanno? La novità più grande sta proprio nel Ray Tracing, tecnologia di tracciamento dei raggi di luce utilizzata soprattutto nei giochi per creare effetti di illuminazione molto più naturali e dei conseguenti riflessi/ombre, qui M3 ha raggiunto M2 Max dell’anno scorso mentre M3 Max lo supera di un buon 200% e anche di più. Il Mesh Shading, tecnologia che riguarda la modellazione 3D, vede invece il nuovo M3 leggermente sotto al vecchio M2 Max con il nuovo M3 Max superiore di circa il 100%. Se passiamo poi al rendering tradizionale, quello che io faccio con Adobe Premiere, qui M2 Max batte il nuovo M3 perché i core in più tornano utili, il nuovo M3 Max invece è superiore al suo predecessore direi di circa un 30%.

L’autonomia è un punto di forza di tutti i Mac con i nuovi processori dall’M1 in poi rispetto agli Intel e i nuovi M3 riescono a fare ancora qualcosina meglio con circa 10 ore di utilizzo quotidiano web/office sia per M3 che M3 Max (quest’ultimo consuma leggermente di più ma la batteria passa da 70 a 72,4Wh) e 4/5 ore di uso pesante 3D/rendering con M3 che diventano 2,5 con M3 Max. Rispetto alla generazione precedente i nuovi M3 sono più efficienti quando non sotto sforzo ma se gli si chiede tanto più o meno arrivano alla pari. Nulla da dire sulle temperature, sempre basse sull’M3 e solo leggermente più alte, grazie ad una ventola che  funziona benissimo, su M3 Max, il thermal trottling praticamente non esiste.

Il listino dei nuovi MacBook Pro parte dai 2.049 euro del 14″ con 8/512GB, si passa poi a 2.599 o 3.099 euro per le due versione di M3 Pro e si arriva ai 4.099 euro dell’M3 Max con 36GB/1TB. Il 16″ invece parte da 3.099 euro con M3 Pro 18/512GB e arriva 4.949 per quello con M3 Max e 48GB/1TB di memoria.

Vale lo stesso discorso fatto l’anno scorso, “Pro” sta ad indicare che si tratta di macchine professionali, fatte per professionisti che le usano per lavoro e che fanno un lavoro in grado di “spremerle” a dovere. Sotto questa luce sono giustificabili prezzi del genere e lo può essere anche il passaggio da una generazione a quella successiva, proprio perché ci aiuta a migliorare il nostro lavoro, altrimenti non avevano senso l’anno scorso e non ce l’anno adesso. Se siete studenti o lavoratori che il computer lo usano solo per il lato web/office il miglior Mac è l’Air, magari anche quello vecchio con processore M1, che costa il giusto, verrà aggiornato ancora a lungo e va già benissimo.

Apple 2023 Portatile MacBook Pro con chip M3, CPU 8 core, GPU 10 core: display Liquid...
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