Recensione RAY-BAN META 2024

Un gadget molto particolare, difficile da etichettare come promosso o bocciato perché se da un lato non li possiamo certo definire essenziali per la vita di tutti i giorni dall’altro i Ray-Ban Meta di seconda generazione sono davvero migliorati, comodi da indossare e da usare per ascoltare vocali o effettuare chiamate e poi la qualità video è migliorata. Voi che ne pensate? Facciamo un giro insieme per il Salone del Mobile di Milano e mettiamoli alla prova!

Il modello lo conosciamo, è il super classico e ormai iconico Wayfarer e questo è probabilmente uno dei loro più grandi pro: l’indossabilità. Nonostante infatti la tecnologia al loro interno, la videocamera, microfoni e altoparlanti risultano comodi e non vistosi come altri occhiali smart ma anzi ad uno sguardo poco attento non si nota nemmeno che si tratta di occhiali smart. A proposito, proprio per questo e per garantire la privacy degli altri si accende un LED mentre stiamo registrando.

La qualità video, cioè una delle cose più importanti, di quelle che più dovevano migliorare e in effetti è superiore al passato. Ora siamo a una risoluzione dei video pari a 1392 x 1856 pixel con 29,88 fotogrammi al secondo e l’audio sorgente è a 44.100Hz. Per chi se lo stesse chiedendo il codec video è l’HEVC a 10 bit ed il sensore è una sensore da 12 megapixel. Direi bene, non sarà certo come girare da uno smartphone top di gamma ma avere le mani libere è comodo e in alcuni casi, soprattutto per chi è un creator sui social, davvero utile. Va sottolineato però che i video li girano in verticale, quindi appunto perfetti per i social, meno per YouTube perché per averli in orizzontale bisogna tagliarli e la risoluzione scende.

I Ray-Ban Meta, come anticipato, sono anche dotati di array a 5 microfoni e di doppio altoparlante direzionale verso le vostre orecchie. Questo li rende comodi anche per effettuare chiamate, usare l’assistente vocale (in alternativa ci sono le gesture fisiche toccando sulle aste) o ascoltare messaggi vocali. Volendo si può ascoltare anche la musica ma ovviamente la qualità non è quella di un paio di cuffie e poi tenete sempre conto che anche chi vi sta vicino può sentire.

Le clip si possono girare da 15, 30 o 60 secondi e io dopo circa 23 clip da 30 secondi ero al 21% di autonomia. Questo può darvi un’idea del consumo di batteria e riponendoli nel case hanno raggiunto il 60% in circa 25 minuti.

Non manca ovviamente l’app per smartphone che permette sia di scaricare i video, anche in automatico, che di personalizzare le impostazioni come la lunghezza di default delle clip, la frase da pronunciare per richiamare l’assistente vocale e settare le app come quella delle chiamate, WhatsApp e Messenger per leggere le notifiche.

Il prezzo di listino di questi Wayfarer Meta è pari a 329 euro che possono variare in base alla finitura della montature e alle lenti potendo scegliere anche quelle fotocromatiche, quelle polarizzate o graduate. Genialata o vaccata? Forse entrambe, nel senso che quello che promettono di fare in effetti lo fanno e anche bene e poi risultano indossabili senza problemi anche da spenti come normali occhiali da sole. Se ne vale la pena di spendere i soldi in più che ci vogliono rispetto ad occhiali normali decidetelo voi in base a quanto vi potrebbero essere utili e all’utilizzo che ne potreste fare?