RECENSIONE Wiko VIEW Prime

Colorata. La dotazione è più o meno standard. Bella la spillina per estrarre il carrellino, meno le cuffie auricolari inear senza gommini di adattamento. Caricabatterie 7,5w.

Se non fosse per il display 18:9 sarebbe un po’ anonimo, sopratutto nel retro. Ma il display è curato, con i bordi arrotondati e, nel complesso, le dimensioni non sono esagerate. C’è l’uso a una mano che aiuta e il vetro è leggermente bombato ai bordi. Metallo per le scocche.

I tasti sono standard. Con l’accensione spegnimento zigrinato. Peccato che il sensore di impronta digitale non sia fulmineo. 8/9 su 10 gli sblocchi e almeno un secondo per attivare il display. Però si possono associare app o azioni alla pressione in base al dito usato. Funzione comodissima con il sensore all’anteriore, un po’ meno con il sensore posto dietro. C’è il led di notifica RGB e l’altoparlante è mono posto sotto.

5,7” HD+ (che vuole dire 1440 x 720 pixel). Densità non folle ma, alla fine, non è male. Unica pecca sono i neri perché sotto la luce del sole si vede bene, il sensore funziona ed è anche oleofobico. Per il prezzo ci stà.

Il punto debole del telefono. Lo snapdragon 430 non è il miglior processore prodotto da Qualcomm. Puoi mettergli tutta la ram che vuoi, e qui ci sono 4gb con 64gb di memoria utente espandibili, ma i miracoli non li fa.

Ottima. 3000 mAh, buona ottimizzazione, sono sempre arrivato a sera con un buon 25-30% di autonomia residua.

L’interfaccia e il launcher è il classico Wiko. Bella e utile la schermata con i contatti più usati e le app recenti più qualche info sulle news. C’è il drawer ma devo criticare il voler spingere a tutti i costi l’utente, in fase di setup iniziale, all’installazione di un sacco di app di terze parti. Va bene la pubblicità nelle app gratuite, ma anche su uno smartphone in fase di setup anche no.

Dual sim e, ottima cosa, simultanee alla micro SD. La ricezione è decisamente buona, l’audio in capsula buono il vivavoce forse un po’ sottotono. Nel complesso un telefono che fa bene il telefono. Il WiFi purtroppo è monoband.

Curiosa ma apprezzabile la scelta della doppia camera anteriore di cui una grandangolare. Per assurdo foto migliori dalla grandangolare rispetto la normale. E davanti troviamo anche il flash. Insomma un selfie phone. Le foto, sia con anteriore che posteriore, sono abbastanza buone. Con poca luce meno. I video invece hanno la stabilizzazione elettronica che introduce tantissimi artefatti. Massimo 1080 30fps. Discreti se si sta fermi ma insufficienti se ci si muove!

C’è la radio FM, la cassa mono fa quello che può e il dac è in media. Senza infamia e senza lode.

Gommose e con qualche lag di troppo all’apertura. Non un fulmine. Intendiamoci, funziona tutto, anche le storie instagram, mio nuovo benchmark. Ma con calma. Perdipiù il display non è proprio reattivissimo a recepire i tocchi (5 simultanei) e anche la tastiera google restituisce un po’ di errori. Insomma, bisogna digitare con una certa calma.

Real racing si avvia in 50” e poi qualche frame se lo perde per strada.

Di listino viene proposto a 270 euro. Sinceramente non li spenderei giusto per avere un display 18:9. Street attorno i 230 ma la sostanza non cambia. Prestazioni da medio base di gamma con il vantaggio del bel design del display. Ci avessero messo un 625 forse sarebbe stata un’altra storia. Ma la verità è che con questo form factor, a questo prezzo, oltre a View e Q6 non c’è nulla. Quindi….andate su un 16:9 🙂