20 ANNI FA FACEVANO LE FOTO! RETROPROVA dal CASIO all’APPLE WATCH

Anni 2000, Casio faceva già orologi con una fotocamera a IR e, lo ripeto, che bella questa collaborazione con eBay che mi ha dato carta bianca e mi ha permesso di raccontarvi la storia degli smartwatch.

Tornando agli anni 80′, doverosa è la menzione al Casio Data Bank, di cui ho già fatto uno Retro Prova, che permettava di aggiungere contatti, usare la calcolatrice ecc.

Passano circa vent’anni e Casio lancia in mercato uno orologio dotato di sensore IR e camera, con cinque tasti e un display da 120 x 120 pixel a 16 livelli di grigio.

Le funzioni erano tanta, oltre all’orario e la data, si poteva infatti: memorizzare fino a 100 fotografie con una risoluzione di 160 x 160 pixel- per un massimo di 1 megabite – il timer, il cronometro e il menù di telecomunicazione a infrarossi.

Con la porta IR era possibile scambiare dati con un altro orologio e si potevano scaricare le foto sul nostro PC, tramite apposito adattatore e CD con il software dedicato.

E poi non potevo non nominare uno smartwatch che ha riscosso un incredibile successo con la campagna Kickstarter: il primo Pebble.

Era il primo smartwatch che aveva una lunga autonomia, aveva la possibilità di ricevere notifiche e di scaricare qualche applicazione.

Peccato che poi Pebble si sia persa, strada che ha portato all’acquisizione dell’azienda da parte di Fitbit. Fitbit ha iniziato l’avventura con una filosofia che sembrava distante da quanto visto con Pebble, salvo poi mostrarci ottimi prodotti e qualche funzione richiamante Pebble con il Versa 2.

E poi si arriva nel 2015 con il primo Apple Watch. E qui una riflessione: Apple, negli anni, difficilmente ha inventato – anzi – ha spesso migliorato e alzato l’asticella dell’usabilità dei prodotti che ha commercializzato.

Basti pensare all’iPod, all’iPhone e – seppur senza innovare – anche lato smartwatch ha lasciato il segno.

Nella sua prima versione non aveva il GPS ma aveva il sensore di battito, era resistente all’acqua e aveva 8 GB di memoria. Oggi, arrivati alla quinta serie, si avvertono i segni del tempo dovuti alla lentezza e alla scarsa reattività.

E proprio per questo voglio fare una riflessione: uno smartwatch non potrà mai essere paragonato ad un orologio da collezione. Lo smartwatch è legato all’obsolescenza della tecnologia.

Il nuovo Apple Watch di quinta generazione è assolutamente migliore per quanto riguarda il display, ha il sensore di elettrocardiogramma, rileva le cadute, ha il GPS, è impermeabile e le, insomma, con specifiche decisamente più importanti.

Sul mercato smartwatch c’è però molto meno appiattimento rispetto al mercato smartphone. Non troverete mai uno smartwatch che vada bene per tutto; nonostante questo Apple Watch sia decisamente valido,  ha il limite dell’autonomia.

E così anche per lo sportwatch che è spesso carente per quanto riguarda la parte smart, insomma: ritengo che lo smartwatch non sia ancora un prodotto maturo e non sia ancora un prodotto necessario.

Ed essendo un video in collaborazione con eBay, vi parlo di eBay Extra: un programma che vi permette di risparmiare sui vostri acquisti grazie ai punti accumulati.

I punti si accumulano acquistando, ogni euro speso dà diritto ad un punto – salvo alcuni prodotti che permettono di ottenere più punti – e, ogni 500 punti, si ha diritto ad uno sconto di 5 euro sulla nostra spesa.

LINK ALL’ASTA dell’APPLE WATCH Series 1 per BENEFICENZA