La ricarica presso le colonnine rimane ancora come uno di quegli ostacoli da superare per la diffusione delle auto elettriche. Una cosa che per chi è abituato ad andare dal benzinaio e pagare sul momento può sembrerà strana, a tratti complicata, richiedendo abbonamenti da fare prima con tessere e app da utilizzare poi per farla partire. I produttori lo sanno e Tesla prima di chiunque altro ma adesso pian piano anche tutti gli altri si stanno attivando per rendere questa operazione sempre più semplice e intuitiva. Vi parlo del Plug and Charge, la possibilità di arrivare, inserire il connettore e vedere la carica che parte in autonomia senza fare nulla. Grande comodità.
Cosa serve per sfruttare il Plug and Charge? Servono tre cose. La prima è un’auto compatibile, le prime sono state le Tesla ma ormai lo sono davvero tante BMW, Audi, Hyundai, KIA solo per fare alcuni esempi. La seconda è il provider che lo permette e in Italia al momento c’è solo EvWay. La terza è una colonnina compatibile e qui abbiamo FreetoX, Ionity e Ewiva anche se solo sulle HPC. Sì, solo su quelle più veloci ma in effetti ha senso, perché è su quelle che risparmiare anche solo 1 o 2 minuti per avviare la carica può fare la differenza. Pur sperando che arrivi man mano su tutte, sia chiaro.
Voi che ne pensate? Avete mai avuto a che fare con la ricarica di un’auto elettrica? Vi è sembrata abbastanza semplice e intuitiva o no? Pensate che il Plug and Charge possa fare davvero la differenza abbattendo una barriera all’ingresso che frena molti?