Il DIESEL ha ancora senso? TEST DRIVE GOLF VARIANT 2.0 TDI ALLTRACK

Dieselone, station-wagon, la macina chilometri per eccellenza. Venite a scoprire cosa pensiamo della nuova Golf di 8^ generazione, in versione alltrack quindi anche 4 ruote motrici!

Design ed Interni

Il frontale è ovviamente l’unico che rimane invariato dalla due volumi e come su quest’ultima troviamo i fari IQ LED Matrix sempre super performanti e i radar per gli ADAS molto ben integrati nel design generale.

Lateralmente e posteriormente cambia invece parecchio, con i suoi 464 centimetri ha una lunghezza paragonabile ad una Passat di un paio di generazioni fa, i cerchi sono da 18″ e montano pneumatici 225/45. Dietro, la linea della station wagon, si presenta sicuramente meno aggressiva e filante della due volumi ma in compenso la capienza del bagagliaio è a dir poco notevole. Parliamo di 600 litri più un vano sotto il piano di carico ed ovviamente la possibilità di abbattere i sedili frazionati 60/40.

L’ingresso è keyless e la chiave si può anche aggiungere allo smartphone. Mi piace molto che il fondo della tasca portaoggetti della portiera sia rivestito in modo da non far fare rumore alle cose stivate ed i materiali sono un buon mix di plastiche un po’ dure in basso ma morbide nella parte alta. Lungo le portiere troviamo anche l’illuminazione lounge.

L’infotainment, così come la plancia, sono quelli di Golf 8, con un cruscotto davanti al guidatore completamente digitale e personalizzabile ed un grande display touch centrale. Non mi fa impazzire però il fatto che sia tutto touch, anche i comandi dell’aria condizionata. Apprezzo invece che i comandi sul volante siano tutti fisici, quelli sì.

Troviamo poi il vano per la ricarica wireless del cellulare e le prese USB-C per la ricarica. Apple CarPlay ed Android Auto ci sono e sono anche wireless.

Grazie alla sua lunghezza dietro si sta comodi, anche con i sedili anteriori molto arretrati lo spazio non manca, certo i più alti non staranno comodissimi con le gambe ma è comunque un buon risultato. Troviamo poi gli attacchi ISOFIX, il bracciolo ed anche qua le bocchette dell’aria condizionata.

Test Drive

Una Golf alla guida è una Golf, lo ripetiamo sempre ma appena ti metti alla guida ti senti a casa e su di ogni nuovo modello rimane sempre questa caratteristica.

La nostra Golf in prova aveva il Dynamic Chassis Control con le sospensioni regolabili elettricamente ed il comfort così è portato ai massimi livelli. Rotaie del tram, buche e asperità vengono tutte assorbite in maniera impeccabile. Essendo poi una alltrack è presente anche la modalità off-road, che alza il più possibile la vettura e prepara la trazione integrale ad una ripartizione della coppia più uniforme.

Come accennato all’inizio quando cala la sera si ha modo di notare tutta la potenza e la profondità dei fari LED Matrix davvero ottimi ed anche intelligenti.

Gli ADAS per la guida autonoma di livello 2 ci sono e, come da tradizione Volkswagen, sono tutti ben tarati. Il travel assist ci mantiene al centro della corsia, il Cruise Control adattivo non è quasi mai brusco (lo è stato giusto un paio di volte durante tutto il nostro periodo di prova) e l’assistente dell’angolo cieco ha un LED sulla calotta dello specchietto sempre ben visibile.

Il consumo di questo diesel da 2.200cc è di 12km/l in città, 20km/l a 110km/h e 17 in autostrada a 130 orari.

La dinamica di guida, nonostante non sia una sportiva, non è niente male, quando è settata su sport, e quindi più rigida, riesce a gestire bene il suo peso e a non coricarsi in curva. Bene anche l’accelerazione del motore. L’assetto è quello tipico di Golf, neutro. Niente sovra o sottosterzo, soprattutto qua che abbiamo le 4 ruote motrici.

Passiamo ai PRO e CONTRO di questa GOLF VARIANT ALLTRACK.

Iniziamo dai PRO:

  • Versatile, tanto spazio di stivaggio ed anche una giusta abitabilità, oltre alla libertà data dalla trazione integrale.
  • ADAS tarati bene.
  • Comodità di guida. Sali e ti senti a casa.

E i CONTRO:

  • Prezzo. Si parte da 45.350 euro e si arriva a 50.000 con la nostra versione.
  • Design. Questo è soggettivo ma deve piacere, non ha un grandissimo carattere in questo senso.
  • Taratura del cambio DSG, che soprattutto con una guida un po’ più sportiva sembra un pochino in ritardo.