La tecnologia è ormai radicate all’interno delle nostre vite, anzi, all’interno delle nostre case, ma proprio a proposito di case è arrivato per me il momento di porsi una domanda. Serrature smart o no? Applicazioni per smartphone o chiavi? Cosa succede se perdiamo lo smartphone? Cosa succede invece se perdiamo le chiavi? Quale sarebbe meno grave? Ci sono però anche soluzioni intermedie, le serrature smart spesso possono comunque essere aperte con la chiave quindi oggi vediamo cosa ho scelto per casa mia!
Il ragionamento dal mio punto di vista ha riguardato cosa sarebbe successo in caso di perdita di chiavi cioè cambiare il cilindretto, lavoro del fabbro e tutto quello che ne comporta. Perdere lo smartphone intanto è molto più difficile perché ormai lo abbiamo sempre in mano e poi basterebbe disabilitare l’accesso da quello smartphone da remoto e via, la serratura è al sicuro.
Iniziamo proprio dalla serratura di casa e ufficio, la scelta era fra Yale e Nuki. Entrambe funzionano allo stesso modo, cioè girano meccanicamente la chiave che rimarrà sempre inserita dal lato interno, ecco a proposito, per stare tranquilli ci vuole una serratura che da fuori funzioni anche con la chiave dalla parte interna inserita. Quale ho scelto fra le due? La Nuki, non perché Yale vada male ma per un filo di affidabilità in più, la Nuki non ha mai perso un colpo, e per le maggiori impostazioni e personalizzazioni che offre dall’app.
L’apertura avviene tramite applicazione, quindi via connessione Bluetooth diretta, oppure tramite WiFi, acquistando anche l’apposito bridge che permette di azionarla da remoto e aumenta anche l’autonomia da 2 mesi a circa 3/4. L’ultimo metodo infine è quello del tastierino da mettere fuori per inserire il PIN, Nuki propone due tastierini, uno con i soli numeri e uno con anche il sensore di impronta digitale per aprire in maniera ancora più rapida.
L’applicazione, come dicevamo, risulta ben fatta e molto completa. Permette di tenere traccia di chi entra e chi esce, di personalizzare la funzione del pulsante fisico presente sulla serratura, di integrala con gli assistenti vocali e di integrarla, solo se avete anche il bridge WiFi, grazie alle API ad un integrator come il mio che la inserisce all’interno dell’ecosistema unico di casa e trovarvela sull’applicazione, appunto, dell’integrator.
Il portone di ingresso può essere poi aperto o semplicemente con un citofono smart o se preferite tenere il vecchio e renderlo smart potete collegargli il Door Opener sempre di Nuki ed avere sia la porta che il portone nella stessa app.
Passiamo giù alla cantina, lì volevo più autonomia e ho messo una maniglia smart, Assa Abloy, che integra un tastierino per inserire il vostro PIN e non dovendosi connettere via Bluetooth ad ogni apertura funziona anche per due anni senza nessun cambio batterie. Anche lei lascia sempre la libertà di poter usare fisicamente la chiave senza problemi.
Terminiamo con il garage, in passato ho avuto problemi perché avendo una centralina sofisticata il radiocomando non era replicabile da quelli smart ma finalmente la seconda generazione di 1Control ci riesce! Supporta l’apertura di 4 cancelli e 10 utenti che ne hanno l’accesso quindi davvero comodo.
Finito, ecco la mia vita keyless! Quanto costa? La Nuki 3.0 costa 169 euro da sola o 268 insieme al bridge WiFi ai quali aggiungere 79 euro per il tastierino base o 159 per quello con sensore di impronta digitale. L’opener per il citofono, sempre di Nuki, viene 124 euro. La maniglia smart Assa Abloy invece costa 144 euro, non pochissimo ma la consiglio per qualità costruttiva ed infine il 1 Control per il garage 118 euro in versione standard o 89 euro per la mini ma che gestisce solo 1 cancello e 2 utenti.
