A Londra, mercoledì scorso, non sono stati presentati da Google solo i Pixel 2, ma anche una famiglia di prodotti accomunati da un unico filo conduttore. Il Google Assistant. Non a caso le parole più ricorrenti durante la conferenza sono stare “integrazione hardware, software e Intelligenza Artificiale“, “machine learning“, “google assistant“. E soprattutto è stato ribadito più volte come Google non punti alle specifiche hardware dei prodotti ma al loro funzionamento il più “integrato” e “intelligente” possibile.
Tradotto: hardware visto sempre meno come pezzo di ferro e sempre di più come elemento per rendere la vita più semplice all’utente. A tratti ho intravisto una sterzata verso la politica Apple, da sempre incentrata sull’ecosistema.
E, recuperato un Pixel 2 XL, mi sono buttato in mezzo al party organizzato per festeggiare i nuovi prodotti….e ho cercato di raccontarveli. Non con poca difficoltà visto il volume della musica e le difficilissime condizioni di luce. Ma, tutto sommato, il Pixel se l’è cavata egregiamente. Con tanti altri smartphone il video sarebbe risultato….da buttare!
PIXELBOOK. E’ un PC portatile, convertibile, con display touch da 12.3”. Il design ricorda quello dello smartphone, parte in alluminio con delle finiture in vetro. Molto compatto, sottile, 10 mm e dal peso di solo 1,1 kg. Monta il sistema operativo ChromeOS ed è configurabile con processori fino all’i7 della serie “u”, di settima generazione Kaby Lake. La ram potrà essere fino a 16 gb e disporrà fino a 500 gb di SSD. Dispone di 2 porte tipo-c e del jack delle cuffie. Non sono presenti ne porte usb-a ne il lettore delle schede SD. I prezzi, a seconda delle configurazioni, partiranno da 999$ negli Stati Uniti. Da noi in Italia non è prevista la commercializzazione.
Assieme al PC è stata presentata la penna compatibile con il digitalizzatore del display di PixelBook. Ha delle interessanti funzioni come il puntatore laser o la lente d’ingrandimento, oltre alle classiche di scrittura, disegno e cattura schermo. Permette inoltre, grazie all’integrazione con l’intelligenza artificiale di Google Assistant di effettuare una ricerca contestuale di quello che andiamo a selezionare direttamente sul display. Il prezzo della penna è di 99$ negli USA. Da noi, come il PC, non sarà disponibile.
Presentati anche due speaker della famiglia Google Home. Il più piccolo della serie, Google Home Mini, è uno speaker wireless, dotato di Google Assistant che ci permette di interagire con il device con la nostra voce grazie al microfono a 360° e all’altoparlante stereo. Comodo da posizionare in ogni stanza per avere l’interazione con la domotica nonché la musica in riproduzione in simultanea. In America ad un prezzo molto concorrenziale di 49€. Anche questo, per il momento, in Italia non sarà disponibile….ma quando arriverà assistant in italiano secondo me inizierà ad essere importato.
Altrettanto per il fratello maggiore della famiglia Google Home, il Max, con le stesse funzioni degli altri due, con una dimensione decisamente più generosa, due woofer e due tweeter. Al prezzo di 399€.
Molto interessanti le cuffie Pixel Buds, che oltre ad essere delle tradizionali cuffie bluetooth, con l’integrazione dell’assistente Google, daranno la possibilità di tradurre simultaneamente quello che una persona con noi ci sta dicendo, in una lingua per noi normalmente incomprensibile. 40 i linguaggi che potrà capire.
L’ultimo device presentato è stata la mini telecamera Clips, che invia tramite cloud le riprese direttamente su Google Foto creando automaticamente dei filmati molto carini mixando foto e video. Ma su questo aspetto la presentazione è stata veloce e superficiale….clips non era presente nelle aree demo.
Insomma, in attesa che finalmente Assistant arrivi in italiano (non è stata menzionata una data…rimaniamo alle parole dette in precedenza che lo promettevano entro fine anno), potremmo divertirci con Pixel 2 XL tra qualche settimana. Lui si che arriverà in Italia. Ma a che prezzo!!!