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Google torna in Cina? La Casa Bianca si oppone a Dragonfly.

Come saprete, i servizi Google sono proibiti in Cina da ormai qualche anno. Il mercato cinese è però un mercato vastissimo e Google sa di non poter rinunciarci, tanto che è ormai da qualche anno a lavoro per una versione dedicata al mercato cinese: Dragonfly.

Su questa versione del motore di ricerca non abbiamo conferme ufficiali da parte di Google ma solo indiscrezioni che parlano di un progetto che mira a portare i servizi Google in Cina, seppur in una versione censurata da tutti quei contenuti riguardanti democrazia, religione, sesso, anticomunismo e movimenti di protesta.

Persino i dipendenti dell’azienda sono praticamente all’oscuro e chiedono maggiore trasparenza, ben 1400 dipendenti hanno infatti inviato una lettera con esplicita richiesta. Jack Poulson, ricercatore per BigG, ha abbandonato l’incarico in segno di protesta.

Il progetto, sin dalle prime indiscrezioni, ha ricevuto l’opposizione di molti addetti al settore e, nonostante non ci sia davvero nulla di ufficiale, anche la Casa Bianca ha detto la sua.

Il vicepresidente Mike Pence ha infatti dichiarato che rafforzerebbe la censura del Partito Comunista e comprometterebbe la privacy degli utenti cinesi.