Recensione APPLE WATCH SE

Apple Watch SE ha lo stesso form factor di Watch 6, ha il processore S5 e qualche sensore in meno. Insomma, la stessa operazione che Apple ha fatto con iPhone SE.

In confezione troviamo il classico caricabatterie ad induzione che impiega circa 1 ora e mezza per caricare completamente la batteria. Batteria che è il tallone di Achille di tutto gli Apple Watch, riesce a portarmi a sera on il 20% di autonomia residua. Autonomia residua che non mi permette di avere il monitoraggio del sonno senza una piccola carica extra.

Disponibile in versione da 40mm e 44mm. I cinturini sono compatibili con le versioni precedenti. Bellissimo il cinturino Solo Loop.

Il display è luminoso e sempre visibile in ogni condizione di luce. L’accelerometro svolge il suo lavoro in maniera impeccabile.

Le funzionalità sono le medesime che troviamo in tutti gli Apple Watch. Presente lo store delle App raggiungibile tramite l’orologio e la funzione di scatto da remoto.

Il fitness viene monitorato in maniera molto buona, c’è la rilevazione automatica dell’attività fisica e in linea generale il sensore di battito cardiaco è affidabile e preciso.

Perchè si chiama SE? Lui ha un hardware molto simile a quello dell’ultimo Watch 6 (processore S5 vs S6), stessa memoria  interna da 32Gb e un display simile seppur leggermente meno luminoso. Cosa cambia? Sostanzialmente manca il sensore dell’elettrocardiogramma, l’always on display (che ormai non considero una mancanza vista la prontezza dell’accelerometro) e il sensore di ossigenazione del sangue.

La differenza di prezzo tra questo Watch SE e il Watch 6 è di circa 130 euro. Watch SE costa 309 euro in versione da 40mm e 339 euro in versione da 44mm a cui aggiungere 50 euro in più se desiderate avere la versione Cellular. Secondo me il gap di prezzo non è abbastanza a giustificare la mancanza di funzioni come il controllo dell’ossigenazione del sangue che può essere utile. Un orologio che mi è piaciuto tanto come mi piacciono tutti gli Apple Watch, per le conclusioni generali vi do appuntamento alla recensione di Watch 6.