Recensione E-BIKE ENGWE P275 pro – Cambio automatico e 160km di autonomia

Un marchio che in passato ho spesso criticato per importare bici che in Italia non rispettavano le normative, magari per la potenza, magari per l’acceleratore ma che a questo giro mi ha pienamente convinto! Una bella bici, ben costruita, con una buona ciclistica, stabile e agile, una gestione intelligente dell’assistenza e del cambio marcia automatici e, per finire, un prezzo a fuoco.

Un telaio ben costruito si vede già da fuori, dalle finiture, dalle saldature che qui sono ottime e che unite ad un nero opaco molto accattivante e ad un design moderno con la batteria ben integrata e i fili/tubicini dei freni che corrono quasi interamente all’interno concorrono per una bella prima impressione estetica. Bene anche il portapacchi posteriore che appare molto robusto e sembra poter sostenere ben più dei 25 chilogrammi dichiarati. Successivamente colpiscono l’attenzione i freni a disco idraulici sia davanti che dietro, la cinghia al posto della catena (quindi zero manutenzione) e il reggisella telescopico che si aziona con un meccanismo molto rapido e comodo, anche in corsa.

La dotazione è completata da un motore centrale Bafang che sviluppa 250W e 65Nm, che lavora insieme ad un cambio automatico a 3 rapporti e viene alimentato da una batteria Samsung con una capacità pari a quasi 700Wh. Capacità importante che viene confermata dall’ottima autonomia di anche 160 chilometri in modalità “eco” o comunque circa 80/90 chilometri anche con l’assistenza massima.

Le prime, positive, impressioni date da questa bici vengono riconfermate non appena la si prova. Il sensore di coppia è preciso e fa partire subito l’assistenza alla pedalata, il telaio è agile e preciso permettendo di divincolarsi in mezzo al traffico della città e gli pneumatici sono abbastanza larghi da non andarsi a infilare in mezzo alle rotaie del tram.

Test ride superato in pieno quindi e che ha mostrato anche una potenza più che adeguata ed una buona illuminazione, soprattutto anteriore vista la doppia parabola tagliata sopra per non abbagliare gli altri. La luce posteriore invece ha una batteria propria e quindi bisogna ricordarsi di caricarla. Gli unici difetti che ho trovato a questa e-bike sono l’assenza di sospensioni, per ovviare alla quale avrebbero potuto mettere un sellino ammortizzato e i tre rapporti che sono un po’ lunghi, quindi a batteria scarica pedale diventa un pochino pesante (e non si può cambiare manualmente).

Il prezzo al quale viene proposta è pari a 1.899 euro e lo trovo corretto perché lei riesce a competere anche con i brand europei,  sicuramente più blasonati.

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