Recensione FAT bike e MTB ELETTRICHE di ADO. Finalmente LEGALI! ma…

Una FAT bike e una city mountain ben costruite che ADO ha adattato al mercato italiano, quindi prive di acceleratore e con la giusta potenza ma che ancora non mi convincono fino in fondo per la mancanza di un sensore di coppia e.. probabilmente anche per il prezzo!

ADO D30

Partiamo da quella che dovrebbe essere a metà tra una mountain e una bici da città e parto subito con il dirvi che non mi ha convinto fino in fondo.

Le ruote sono da 27,5″ e i freni sono a disco idraulici sia davanti che dietro. Il motore però non è centrale e su una bici di questo prezzo questa cosa non mi fa impazzire ma non è nemmeno questo il problema perché se tarato bene anche un motore posteriore può andare bene.. secondo me non è questo però il caso.

Il motore è un 250W con 42Nm di coppia ed il cambio è un Deore, non male, con la frizione per tenere tensionata la catena e 11 rapporti dietro ma una corona secondo me troppo grande davanti per una mountain bike.

La batteria è una 325Wh integrata che vi permette di fare 40/50km con l’assistenza a livello 3 o fino a 60 con i livelli inferiori, dal computer di bordo però l’indicazione della percentuale non mi è sembrata molto lineare ed affidabile.

La forcella ha sì 10cm di escursione ed il precarico regolabile ma è completamente a molla ed il ritorno non convince, non è lineare e progressivo.

Una volta in sella si dimostra subito il difetto più grande, il motore va solo in base alle nostre pedalate, quindi parte dopo 6/7 pedalate e non con il sensore di coppia, che renderebbe l’assistenza molto più congrua con ogni momento. Mancanza che si sente soprattutto in fuoristrada, dove dosare la potenza diventa complicato ed il motore vi assiste spesso in ritardo, cosa che unita al rapporto più corto che è comunque troppo lungo rende le salite un pelo più impegnative quasi impossibili.

I freni a disco idraulici si comportano molto bene, attenzione però che la leva di quello dietro è a sinistra e non a destra.

Il livello di assistenza è settabile su tre livelli che limitano la velocità a 15, 20 e 25km/h.

FAT BIKE A20F

Passiamo alla A20F, una fat bike che più o meno ha la stessa batteria integrata della city/mountain ma ha solo 7 rapporti ed uno Shimano base. Anche lei ha i freni a disco (però meccanici) ed il computer sul manubrio per settare il livello di assistenza fra i 3 disponibili. I cerchi sono in lega di magnesio.

Anche lei non ha il sensore di coppia, quindi dovrete fare almeno le solite 3 pedalate prima di ricevere l’asssistenza del motore. Quando parte poi però si sente, la potenza non manca.

I suoi pneumatici sono da 20″ e 4″ di sezione quindi digeriscono davvero la qualunque ma il cambio è il telaio ovviamente non sono da mountain e non garantiscono le stesse prestazioni o la stessa rigidità torsionale.

Lo stesso discorso del cambio vale per i freni a disco meccanici, che non sono paragonabili a quelli idraulici e le leve anche in questo caso sono al contrario.

Prezzi e Conclusioni

Il prezzo della city/mountain ADO D30 per me è esagerato, 2.099 euro per me sono troppi, sarebbe una bici da 400 euro senza motore ed il doppio con motore. In generale va anche bene ma a 2.000 la reputo fuori prezzo.

La A20F costa intorno ai 1.000 euro e non saprei, sicuramente questi pneumatici danno tanta sicurezza ma anche lei ha il problema della taratura dell’assistenza e faccio un po’ fatica a trovarle una destinazione d’uso che ne giustifichi il prezzo. Mi sarebbe venuto più facile probabilmente sui 400, 500 o 600 euro.

Insomma, due biciclette che non mi hanno particolarmente entusiasmato, soprattutto la fat bike non è fra le mie corde ma costruite comunque bene e bene che anche ADO si sia finalmente uniformata alla nostra normativa!

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