DACIA SPRING: Test Drive, Prezzo, Tecnologia

Uno dei freni principali per il passaggio all’elettrico è sempre stato il fattore economico, ma da oggi Dacia propone Spring, una vettura 100% elettrica il cui prezzo, al netto di rottamazione e incentivi, può scendere fino a soli 6.000€. Bisogna accettare dei compromessi, questo è ovvio, ma scopriamo quali e scopriamo anche per chi potrebbe rivelarsi la vettura perfetta!

Questa volta è il caso di cominciare dal prezzo, perchè questa Dacia Spring al netto degli incentivi statali e regionali in Lombardia e della rottamazione costa soltanto 6.000€ e 8.000€ nella versione full optional. I prezzi di listino sarebbero di 19.900€ per la versione “Comfort” e 21.400€ per la “Comfort Plus”.

Il design nonostante l’economicità della vettura è comunque curato, ad esempio partendo dal frontale troviamo le luci diurne a LED poste anteriormente agli indicatori di direzione alogeni, in modo da “nascondere” un po’ alla vista la mancanza di quelli LED e lo stesso discorso vale per abbaglianti ed anabbaglianti, posti in un altro faro più in basso. Frontalmente, sotto il logo, si trova la presa per la ricarica, ricarica che arriva a 6,6kW in combo e 30kW in corrente continua DC. Potrebbe sembrare un po’ lenta ma se si considera la batteria da 27,4kWh ecco che risulta proporzionata. Attenzione però che la ricarica rapida è disponibile come optional solo sulla versione “Comfort Plus”, non su quella d’attacco.

Lateralmente mantiene quell’aspetto di altre Dacia molto “country” o “cross” che a me piace molto, con un’altezza da terra di 15cm. Si notano anche gli pneumatici abbastanza piccoli, 165/70 da 14″, pensati sicuramente più per l’autonomia che per la tenuta.

Posteriormente, in questa versione plus, non rinuncia né alla retrocamera né ai sensori di parcheggio. Il baule ha una capienza di 290 decimetri cubici ed è anche ben sfruttato, con un pozzetto inferiore che, sempre nella plus, contiene la ruota di scorta. Lo schienale dei sedili posteriori è abbattibile ma solo in un unico blocco.

Provando ad entrare si nota subito una cosa: la leggerezza della portiera. Dentro troviamo il volante che non è regolabile in nessun verso, il sedile che ovviamente può scorrere ed essere inclinato ma non regolato in altezza e un cruscotto con indicazione della carica della batteria, del consumo/rigenerazione in atto e con un display centrale che mostra informazioni come i chilometri percorsi, il consumo e l’autonomia.

L’infotainment è touchscreen, su base LG, ed è molto semplice ma anche molto completo e compatibile con Android Auto e Apple CarPlay. La climatizzazione invece è totalmente manuale.

Lo spazio a bordo è buono, soprattutto considerando la lunghezza di 373cm, dietro non c’è nessun problema in altezza mentre per le gambe dipende, due occupanti sopra i 190 cm sia davanti che dietro farebbero molta fatica. Dietro ci sono gli attacchi Isofix (obbligatori) e nient’altro, niente prese USB, bocchette o braccioli/portabicchieri.

Ho provato a guidarla su alcune strade bianche e grazie ai 15 cm di altezza da terra, alle sospensioni morbide e alla spalla alta degli pneumatici, il comfort è davvero elevato, anche quando si becca qualche buca, assorbita senza problemi.

La potenza è di 33kW e la coppia di 125Nm, che potrebbero sembrare pochi, ma trattandosi di un’elettrica riescono comunque a garantire l’accelerazione necessaria a muoversi fra il traffico. Lo 0-50 infatti viene coperto in 5 secondi, lo 0-100 in 19,6 secondi. La velocità massima è limitata a 125 km/h.

La tenuta di strada non è certo aiutata dalle sospensioni morbide e dagli pneumatici stretti, ma l’ESP lavora così bene da riuscire a tenere la vettura sempre stabile e sicura, non eccessivamente sotto o sovrasterzante. In curva se presa in velocità ovviamente si corica, per questo c’è poco da fare.

La frenata rigenerativa è quella di un motore da 30kW, che quindi non può avere un freno motore importante, dimenticatevi la guida one-pedal. Bisogna mollare l’acceleratore un po’ prima del solito per riuscire a sfruttare la frenata rigenerativa e ridurre il più possibile l’uso di quella meccanica.

Gli ADAS non ci sono, ovviamente per contenere i costi della vettura sono una delle prime cose a essere eliminate. Non c’è l’assistente di corsia, quello dell’angolo cieco e nemmeno il cruise control adattivo, ci sono solamente il limitatore di velocità e la frenata di emergenza.

In statale confermo il WLTP: 220/230 km di autonomia che in autostrada a 110 diventano 150 km e in città salgono fino a 250/260. Il mio percorso misto è stato di 185km e sono arrivato con il 20% di autonomia residua.

In conclusione direi che questa Dacia sia una vettura molto interessante, figlia di compromessi, questo è certo, ma che la rendono perfetta per la città e la ricarica notturna nel box. In quest’ottica forse diventa anche inutile la ricarica rapida da colonnina DC. 19 o 21.000 € solo per questo tipo di utilizzo non li spenderei, ma considerando gli incentivi che in Lombardia la portano a 6/8.000€ allora ha tantissimo senso!