INCENTIVI BICICLETTA ELETTRICA quale comprare? I MIEI CONSIGLI.

Puntata due (qui la prima) dedicata ai consigli per gli acquisti in vista degli incentivi dello stato su biciclette e monopattini elettrici. Parliamo delle biciclette, che sono molte di più rispetto ai monopattini. Il decreto ha nel DNA la mobilità urbana ed è su questo che io mi concentrerò, quindi niente mountain bike ma consigli per la mobilità urbana.

I punti chiave:

  1. La bicicletta è davvero una figata, anche la peggiore permette di andare da un punto A ad un punto B senza arrivare sudati e, rispetto ai monopattini, vi permette di fare quel minimo di moto anche se utilizzate la massima assistenza.
  2. Pieghevole o non pieghevole? Qua dipende dalle scelte e dal tipo di utilizzo (la mettete in auto, treno ecc…). Tendenzialmente le bici pieghevoli sono ingegnerizzate un po’ peggio e sono più deboli. Secondo me una mountain bike urbana o la fat bike che ho provato non hanno molto senso in città, hanno una serie di contro che non me le fanno preferire.
  3. Trazione anteriore o posteriore? Cambia poco, in città non dobbiamo muoverci su terreni dissestati, anche quella anteriore va bene, le potenze in gioco sono di massimo 250W, neanche accelerando al massimo slitta la ruota.
  4. Gli pneumatici. Io consiglio di avere almeno una sezione di 1.5″, quindi le bici con ruota da 28″ di diametro ma con copertoni stretti io non le prenderei, perché in città c’è il rischio di infilarsi nelle rotaie e avere altri problemi con marciapiedi e san pietrini. La scelta delle ruote con sezione inferiore a 1.5″ va accompagnata da una bicicletta dotata di ammortizzatori.
  5. Sistema di trazione. Qui ci sono grandi differenze. Ci sono bici che hanno un sistema di trazione basato su un sensore di coppia quindi sentono che sforzo voi date al pedale e così facendo loro moltiplicano la forza che voi date al pedale e risultano subito reattivi dando assistenza in base allo sforzo del guidatore. Il sensore di coppia è più sofisticato e si trova su biciclette con prezzi più alti. L’altro sistema è il sensore di velocità. Come funziona? In pratica sente quanto girano veloce i pedali, all’inizio quando i pedali girano piano fa fatica a darvi assistenza e c’è un minimo di ritardo nel farlo. Il sensore di coppia è migliore ma viene montato su bici che costano oltre i 1000 euro. Delle 3 bici che ho qui, la Fiido monta un sensore di velocità mentre la Gocycle e la Vanmoof monta un sensore di coppia.
  6. Freni. Fondamentali sulle bici a pedalata assistita perché spessissimo ci si trova ad andare a velocità codice (25km/h) e ci troviamo nella situazione di dover usare i freni. Qui non transigo, freni a disco meccanici (meno efficienti) o idraulici (più efficienti) servono perché i freni con i pattini sono meno efficienti in assoluto rispetto ai dischi.
  7. Batteria. Per calcolare i km che può percorrere una bici dovete dividere i Wh della batteria (dichiarati da tutti i produttori) per 10. ES: una batteria che ha 500Wh (capacità media delle bici a pedalata esistita) percorrerà 500Wh/10 e dunque 50km. Ovviamente il risultato cambia al variare del livello di assistenza usato, del vostro peso e dall’inclinazione della strada che percorrete. La batteria deve essere agli ioni di litio.

Il consiglio, come sui monopattini, è di stare su marche diffuse per reperire facilmente i pezzi di ricambio che sono specifici per ogni bicicletta. Diffidate delle sottomarche poco diffuse.

Quelle che io sto tenendo sono la Gocycle che io considero la Tesla delle biciclette e la Vanmoof. Sono diverse e le tengo entrambe perché una è pieghevole (Gocycle) ed ha una ingegnerizzazione pazzesca, ed è facile da trasportare mentre l’altra ha un sistema antifurto pazzesco e smart.

Gocycle GX ha un motore anteriore, una cura dei dettagli altissima, freni idraulici, sensore di coppia con possibilità di andare a settare la coppia che ci aiuta in maniera personalizzata e poi anche le sospensioni posteriori. (qui la mia prova)

Vanmoof  X2 ha un sistema antifurto fighissimo. Dentro c’è una sim card e un GPS, quindi anche se non la legate e qualcuno cerca di rubarla lei suona e vi avvisa sullo smartphone dov’è e che qualcuno l’ha rubata o sta cercando di rubarla. Ha il cambio automatico, una buona ciclistica e un design molto particolare, davvero molto bella. (qui la mia prova).

Parliamo di Low Cost visto che questi contributi non saranno altissimi.

Prendete le Fiido, le pieghevoli, io ho provato la D2, molto affidabile e soprattutto sufficientemente diffuse da trovare i pezzi di ricambio, anche le batterie perchè la batteria può consumarsi o esaurirsi costringendovi a buttarla via. Attenzione perchè le fiido hanno tutte l’acceleratore a dito che è illegale in Italia e va disattivato.

Per quanto riguarda le italiane io ho provato le Nilox che non hanno grandi specifiche ma hanno un marchio al quale bussare se si rompe qualcosa. Sono biciclette cinesi importate ma italianizzate in tutta la filiera del ricambio e assistenza.

Ovviamente ci sono 1000 marchi che fanno bici elettriche, Bianchi Atala ecc, il mio consiglio è quello di comprare modelli dei quali si può essere certi di contare per l’assistenza.

La promessa è quella di provare sempre più biciclette a pedalata assistita perchè è veramente un modo figo per muoversi in città con l’assistenza per non sudare e senza per fare un pò di moto.