La tecnologia di NUOVA NISSAN LEAF ELETTRICA e l’ecosistema

Oslo. La città dove già oggi quasi il 40% delle vetture nuove è elettrico, dove Nissan vende 1 vettura su 2 elettrica e dove ci ha portato per la presentazione non solo della LEAF 2.zero ma anche di soluzioni facenti parte di un ecosistema (LEAF compresa) per razionalizzare l’uso della mobilità elettrica. Non a caso siamo al FUTURE 3.0 e non a caso l’hastag ufficiale della manifestazione è #ElectrifyTheWorld.

Ma partiamo dalla nuova Nissan LEAF. Batteria da 40Kwh, autonomia di 378 km (ciclo NEDC), un motore da 150 cavalli e 320Nm. Ma sopratutto una ricarica fast DC standard CHADEMO e una AC capace di “succhiare” fino a 22 kw dalle colonnine predisposte (probabilmente sarà un’opzione, standard il caricatore da 7 kw).


Grazie a telecamere e sensori avrà un elevato grado di assistenza alla guida che, però, non è ancora di tipo autonomo. ProPILOT l’ha chiamamta Nissan. E ProPILOT Park il sistema che permette il parcheggio automatico mediante la semplice pressione di un bottone sul tunnel.

Altra novità la guida a un solo pedale. E’ opzionale, bisogna attivarla con una levetta, e permette di avere, lungo tutta la corsa del pedale destro, dalla massima potenza erogata alla massima potenza di rigenerazione. E quindi da accelerazione a frenata. In soldoni si può dosare la marcia di LEAF agendo unicamente su un pedale. Ovvio, se si necessita di una frenata più vigorosa, meccanica, bisognerà utilizzare il pedale del freno.

L’infotainment è connesso, touch capacitivo, da 7” e dotati di CarPlay e Android Auto. Purtroppo la grafica è poco curata. Il tempo per toccarla è stato poco e non riesco a trasmettervi grossi feedback su spaziosità, capacità, finiture. Che mi sembrano migliorate ma ancora un filo tropo “giapponesi”.

Interessantissimi anche i panel a contorno della presentazione della vettura. Sostanzialmente Nissan punta a creare un ecosistema per l’energia elettrica dove sia X-Storage, una batteria domestica costituita da batterie rigenerate, sia la LEAF, che ha la possibilità della carica bidirezionale (può caricarsi dalla rete o anche cedere energia elettrica) diventano parte di un sistema smart. Qualche esempio pratico? Se abbiamo il fotovoltaico o l’eolico le batterie della LEAF (o di X-Storage) possono fare da accumulo di giorno per cedere elettricità di notte, oppure le possiamo caricare quando l’energia costa meno e usarle quando l’energia costa di più. Oppure possiamo alimentare con la LEAF la nostra casetta in montagna che non vogliamo connettere alla rete. 40kwh sono tanti e, ad una casa media, possono bastare per un paio di giorni. Ma gli scenari e gli usi possono essere davvero tanti!

Speriamo che la normativa italiana recepisca presto il cambiamento perchè è uno degli scogli allo sviluppo di queste tecnologie.

Ciò detto non vedo l’ora di provare la LEAF per raccontarvela su strada! E forse anche in casa?! Vedremo….