Droni LOW COST e BEST BUY

Dopo aver provato un drone importato e rimarchiato (qui recensione) ho deciso di fare ricerche più approfondite. La consapevolezza e il rapporto qualità prezzo sono un mio pallino e allora sono andato in rete, ho studiato, ho comprato, ho provato. Ovvio che ci sono mille considerazioni da fare, sull’assistenza, sulla garanzia, sulle certificazioni. Ma, come in ogni campo, consci di ciò, si possono trarre grandi soddisfazioni anche con budget ridotti. Ed ecco la mia personalissima selezione su 3 fasce di prezzo ed utilizzo diverse tra loro.

ENTRY LEVEL – 40/50 euro – TIANQU XS809W

Un drone “giocattolo”. Scimmiotta il Mavic PRO per la forma delle braccia che si possono ripiegare. Leggerissimo, praticamente inoffensivo, stabile (ha il sensore barometrico per il controllo della quota) e superaccessoriato. Si può comandare in FPV collegando al WiFi della camera lo smartphone, range 80/100 metri e una buona manovrabilità. Pessime sia le immagini che i video, ma è un di più rispetto l’imparare a pilotare un drone in sicurezza e con la certezza di non aver buttato all’aria migliaia di euro in caso di crash. In dotazione 3 batterie (che durano 10/13 minuti e si ricaricano da una USB) e i paraeliche. Inoffensivo anche indoor perfetto per divertirsi ed iniziare.

ALTO GAMMA per FPV – 180/200 euro – HUSBAN X501S X4

Un drone pensato per FPV, ovvero volo guardando le immagini che riprende il drone stesso. Ottimo il radiocomando che integra già un display LCD. Non c’è bisogno di abbinare uno smartphone, è tutto li, facile. Si accende, si attende che prenda i satelliti GPS e si vola. Ottima la portata, fino a 1 km. Anche la batteria convince con un volo da 15-18′ a singola carica.

Maneggevole, in GPS mode un filo lento ma si può disattivare e volare in attitude…e così diventa una scheggia! Sul display del comando vediamo anche i parametri di volo, velocità, altezza e distanza….ecco….dovevo valutare meglio l’altezza visto che ho impattato contro un albero davvero alto in uno dei miei test. Ma, caduto da almeno 30 metri, non ha subito danni se non la rottura di un’elica (ce ne sono 4 di ricambio in confezione).

I vantaggi di questo drone sono la facile reperibilità di ricambi e una comunità di supporto notevole. In rete si trovano soluzioni a praticamente tutti i problemi. Purtroppo decisamente sottotono la video camera. Non stabilizzata e aberrata. Ma le foto non sono poi così male.

La modalità “seguimi” funziona bene, in automatico il drone segue il radiocomando, dotato anch’esso di antenna GPS.

MEDIO GAMMA per TRASPORTO ACTION CAM – 140/160 euro – BAYANGTOYS X20GPS

Dimenticatevi la camera montata di serie, paragonabile a quelle viste sopra, montate sotto una GoPro 6 e farete delle immagini fantastiche! Perchè il drone è abbastanza stabile grazie al GPS che lo ancora in una determinata posizione, si comanda bene, ha un buon range operativo (attorno i 400/500 metri) e, grazie al GPS, può tornare al punto di partenza in maniera affidabile (unica cosa non si può settare un’altezza di ritorno quindi…occhio agli alberi e ai tralicci). Mi è piaciuto per la morbidezza del volo (non un drone da corsa), per la possibilità di collegare carichi sotto e per l’autonomia di 15′ circa di volo. Ha un senso!

CONSIDERAZIONI GENERALI

Ma qual’è la vera differenza con un drone semi pro come possono essere il DJI MAVIC AIR o SPARK? Sostanzialmente nella qualità video, anni luce migliore, nelle routine automatiche per creare video professionali senza avere capacità di volo da pilota professionista e per la presenza di sensori che spesso evitano ostacoli. Insomma, per divertirsi vanno bene i “cinesoni”, per qualcosa in più no. A parte il DRONE XIAOMI che non ho più ma che dicono aver fixato nel problema del Gimbal storto!!