Test Drive DR EVO 3. La CINESE RIMARCHIATA. HA SENSO?

Una vettura di importazione cinese con un prezzo di listino più che doppio della sua controparte termica. Per alcuni versi sorprende mentre su alcune cose delude un po’ ma la domanda è: avrà senso? Chiediamolo a chi l’ha comprata!

Chi è Evo? Un sottobrand di DR, il  marchio italiano che ha debuttato intorno al 2006 importando la DR5, un piccolo SUV di origine cinese ed anche questa Evo infatti è un importazione cinese.

Partiamo questa volta al contrario, dal prezzo di questa versione elettrica che è di 36.600 euro mentre quello della stessa vettura ma con motorizzazione termica è di 14.000 euro. Solo questo dovrebbe già darvi l’idea del valore della vettura e di quanto incida sul prezzo la parte elettrica.

Design ed Interni

Partiamo come al solito dal design e troviamo un frontale che personalmente non trovo troppo accattivante ma che nasconde la presa per la ricarica, che avviene in corrente alternata AC a 11kW e sotto corrente continua DC a 50kW con un tempo dichiarato dal 15 all’80% in 30 minuti. La batteria è una 40kWh.

Indicatori di direzione, fari ed antinebbia sono tutti alogeni, solo le luci diurne sono a LED.

La lunghezza è di 413 centimetri e gli pneumatici sono 205/50 montati su cerchi da 17″ ma quelli di serie sono parecchio economici e sul bagnato la tenuta lascia a desiderare.

Il design posteriore mi piace già un po’ di più dell’anteriore e troviamo un baule con 250 litri di capacità capiente e ben organizzato. I sedili si possono abbattere e sono divisi in proporzione 60/40.

Una volta dentro abbiamo notato buoni materiali e finiture, sia per quanto riguarda i sedili, manuali ma in simil-pelle con cuciture a contrasto, e sulle portiere. Sul volante ci sono i comandi fisici per il cruise (non adattivo) e per l’infotainment.

L’infotainment è particolare, con una grafica abbastanza vecchio stile, ma alla fine funziona bene ed ha un bel display, c’è il mirroring dagli smartphone Android ma non funziona con le ultime versioni di iOS.

Lo spazio a bordo, soprattutto quello dietro, non è tantissimo, se gli occupanti anteriori sono alti lo spazio che rimane è davvero poco e anche per la testa, chi è di altezza media non ha problemi ma se arrivate ai 190 centimetri stando dritti toccherete un po’.

Test Drive

Il motore elettrico ha 85kW di potenza e 270Nm, dati che uniti allo spunto e alla coppia istantanea tipica dell’elettrico la fanno andare senza problemi anche in salita.

Quello che non convince fino in fondo è lo sterzo, non tanto per la precisione finale perché una volta che ci si prende la mano ha anche un buon inserimento, ma più per il comportamento e la progressività che ha che non sono lineari ed intuitivi.

L’assetto e le sospensioni si comportano bene, assorbono le buche il giusto, nonostante i cerchi da 17″, e allo stesso tempo non la fanno coricare troppo in curva. Anche in frenata rimane abbastanza composta e con un buon assetto, l’unico problema è quando prendiamo asperità o buche a velocità perché in quel caso il posteriore sembra essere un po’ “ballerino” e non piantato a terra.

Alla fine della nostra prova abbiamo parlato con Andrea, il proprietario, che ci ha confermato le nostre impressioni sull’assetto e le doti dinamiche. L’autonomia è di 180/200km in autostrada o 250/280 fra città e statale e sì il prezzo di 36.600euro è esagerato perché allo stesso prezzo si trovano alternative come la ID.3 che fanno meglio. Andrea però ad esempio è riuscito a prenderla a 22.000 dato che era una demo-car e quello, unito alla sua esigenza di avere una vettura alta da terra, le ha dato un grande senso. Bene gli 8 anni di garanzia sulla batteria.

Conclusioni

La conclusione quindi è che, come diciamo spesso, l’auto perfetta non esiste. Bisogna sempre valutare le caratteristiche di ogni possibile scelta ed incastrarle con le proprie esigenze! Il mio parere comunque è che queste auto elettriche cinesi, un po’ come successo per gli smartphone, prenderanno sempre più piede, e che i produttori europei dovranno stare attenti.