FIIDO L3 è una bici pieghevole con una batteria esagerata, che spinge prestazioni ed autonomia parecchio in alto, peccato però che la renda anche illegale, almeno in Italia. Per questo motivo, e per uno scarso equilibrio fra prestazioni e ciclistica è un #maAncheNo però l’ho voluta comunque provare per potervela raccontare.
La prima cosa illegale è l’acceleratore, la seconda il motore da 350W quando il limite in Italia è 250. La batteria è da ben 1,1kWh e garantisce sì una ottima autonomia ma porta il peso della bicicletta a 24kg. Difficile quindi trasportarla in barca o camper pur essendo una pieghevole.
Le ruote sono da 14″ e il cambio è ad un unico rapporto, questo si traduce nell’essere costretti a pedalare velocissimo sopra i 15km/h e ad avere uno scatto da fermo quasi pericoloso, che porta all’impennata.
La ciclistica purtroppo non è all’altezza delle prestazioni, ha un manubrio troppo verticale sulla ruota e non ci sono sospensioni di nessun tipo. Questo, unito alle ruote piccole, la rende instabile e costringe a porre molta attenzione sul manubrio, che diventa pericoloso se tenuto con una mano sola. La sella invece è ammortizzata e bene imbottita quindi molto comoda.
L‘impianto frenante, con i freni a disco è ottimo e ben dimensionato in rapporto alle prestazioni.
Il caricabatterie è da 165W e la ricarica completamente in 6-7ore, peccato per la ventola che ha dentro, parecchia rumorosa.
Il manubrio può essere alzato da 85 a 95cm e abbattuto per poterla piegare e non ingombrare molto: 0.17cm³ è il volume occupato una volta ripiegata.
Il display sul manubrio si vede bene, ha una buona illuminazione e mostra la velocità, il livello di batteria, e quello dell’assistenza alla pedalata, settabile su tre livelli.
Il prezzo è di 900€, in questo periodo scontato a 820 e come da titolo è un #MaAncheNo, decisamente poco equilibrata oltre che in contrasto con la normativa italiana.
