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Ristorante LA BRISA. Un angolo di relax in centro a Milano

Di fronte ad uno dei pochi siti archeologoci milanesi di epoca romana si trova questo ristorante che, dall`esterno cela benissimo la sua anima e il suo intimo giardino….una costante di Milano. I giardini piu belli sono sempre nascosti!

E` sostanzialmente un ristorante per habitue e l`ingresso testimonia questa anima: si entra e ci si sente un po’ abbandonati. Bisogna percorrere un lungo corridoio per arrivare al cuore del ristorante dove, finalmente, si viene accolti. Chi lo conosce lo sa. Chi non lo conosce rimane un po` disorientato ma, intendiamoci, nulla di grave.

Il menù è corto, chiaro, ben strutturato. Peccato manchi un po’ di luce…il che costringe a ricorrere ad illuminazioni alternative. Ma noi tagliamo la testa al toro e optiamo per il menù degustazione. L’apparecchiatura classica.

Nel frattempo arriva un benvenuto dello chef “ruspante” tra grissini, ottimo salame e madlenette di verdure.

L’antipasto è a dir poco ottimo. Sarde affumicate, cicoria rossa, formaggio di capra e biscotto salato. Peccato sia poco (in realtà bene così nel bilancio della cena) e il poco e da intendersi..ne avrei mangiati alSarde affumicate, cicoria rossa, formaggio di capra e biscotto salatotri 5 da quanto era buono! Ed anche la presentazione è degna di nota.

Caduta di stile sul primo piatto. Tra un antipasto da urlo e un secondo che vedremo dopo sarà altrettanto…..le orecchiette “mari e monti” anche no! In realtà il piatto si chiama pomposamente: Orecchiette con vongole, zucchine trombetta alle erbe aromatiche e pomodori con fit. E’ chiaramente anni ’80, ok, ben eseguito, ma banalotto e scontato. Passiamo oltre.

Fortunatamente il Polpo e calamari scottati, ristretto di datterini, lattughino romano e peperoncino è buonissimo. Ma non solo per la qualità del pesce….sopratutto per la cottura. O meglio la scottatura. Perfetta è dire poco. Saporito, morbido, non gommoso, il pesce è di livello e il condimento anche. Anche di questo 10 piatti grazie!

Da goloso non posso che condividere il pensiero di Chiara sul dolce. Visto il titolo facile immaginare che la mandorla la faccia da padrona. Ed è forse la portata che più ci ha convinto. Un grande equilibrio tra croccante e morbido, freddo e caldo, consistenze ma con un filo conduttore…il gusto. Profumato da una fogliolina di menta fresca. Ottimo! Forse la portata che più mi è piaciuta.

La cena si conclude (bene) con una mousse che non lascia un segno particolare. Ok, è di pesca, fresca ed estiva, ma sembra un po’ buttata li giusto per far numero (di portate).

Ok, sono un rompiballe, e a caval donato non si guarda in bocca, ma sono piccole sbavature in una cena complessivamente da promuovere. Ci tornerò sicuramente, abbiamo speso circa 65 euro a testa compresa una buona birra artigianale, un prezzo in linea (con quello che si spende a Milano) e in linea con qualità, servizio (attento anche se si sono dimenticati di portarci una seconda bottiglia d’acqua che è stata chiesta due volte) e cucina. E poi è davvero un angolo di paradiso in centro a Milano. Peccato non essere riuscito a fare qualche foto alla location per questioni di privacy.

RISTORANTE LA BRISA | Via Brisa 15 | Milano