t-burger

T-burger Milano. Hamburger OK ma qualche particolare da rivedere.

T-burger è una catena presente a Roma da qualche anno e che da poco ha aperto i battenti anche a Barcellona e a Milano. Piazza difficile per un hamburgeria quella di Milano. Qui, ormai, quasi tutti fanno hamburger…ma mica da oggi….io mi ricordo ancora quando le chiamavo “svizzere…”.

 

Il locale è carino, cucina a vista che è sempre una garanzia, arredi forse privi di una vera e propria identità ma, nel complesso, non è male. Preparano tutto espresso, ed è un vanto della catena. Purtroppo, nella sala inferiore, non si è minimamente tenuto in considerazione il fattore rumore (ed è un errore che fanno molti colleghi architetti quando pensano un ristorante). Nella sala è completamente assente il benchè minimo materiale fonoassorbente. Il risultato è che se anche ci sono solo due tavoli occupati, il rimbombi diventa fastidioso. ma sono finezze, l’importante è come si mangia!

Partiamo dal menù, corto, ma vario. Ci sono anche proposte per chi non vuole il panino e per chi lo vuole vegan. Questo denota l’attenzione del locale alle nuove tendenze. Sono sei le varianti degli hamburger. Il prezzo è medio per la piazza di Milano (e qui siamo in centro). Ma sono presenti anche stuzzichini che decidiamo di assaggiare.

IMG_20160603_131513

Apprezzabile la scelta di salse ed olio. Tra i prodotti industriali i marchi top. Bella anche la presentazione, in una cassetta in ferro, e bellino il portatovaglioli rivertito in parte di carta da giornale (alimentare ovviamente). Sarà un fil rouge delle portate.

IMG_20160603_132634

Arrivano le patatine e mio figlio fa i salti di gioia. Non tanto per la qualità e il sapore quanto per la presentazione. Bellissima la macchina in cartone, molto americana. Bella anche la carta sopramenzionata. per quanto riguarda la qualità…mmm…buone non buonissime. Mi piace molto il fatto che ci sia la buccia, danno idea di hand made, ma, per assurdo, le ho trovate troppo crispy. Una croccantezza innaturale. Sapore comunque buono.

Assieme le patatine arrivano anche gli stuzzichini. E che stuzzichini. Ottimo il pollo impanato con cereali e fritto (frittura leggera) così come gli onions ring. Le patate a spicchio, buone, ma “tante”. Ottime le salsine, sopratutto quella  a base di senape.

Ma l’hamburger? Ordiniamo tutto il bacon cheese burger 180gr visti gli stuzzicONI.

La cameriera ci chiede il grado di cottura della carne, apprezzabile. Io vado sul poco cotto (l’hamburger di macinata non può comunque mai essere troppo al sangue). Bè, devo dire che la qualità di pane, molto giallo (nell’impasto è presente un filo di zafferano ed uovo) carne (ottimo mix, ottimo sapore e cotto come lo avevo chiesto) e formaggio è alta. Per un panino che alla fine giudico molto buono. E anche abbondante (non oso immaginare il 280gr)

IMG_20160603_133508

IMG_20160603_133503

 

Ma decidiamo di assaggiare anche due piatti della proposta NON burger. Sia la quinoa, sia l’insalata di ceci, songino e avocado sono molto buone, equilibrate e saporite. Ma quello che assolutamente non mi piace è il servizio con posate in plastica. Ok, sono cromate, ma pur sempre in plastica. E qui, il vassoio con la carta di giornale sotto al piatto, proprio non c’entra nulla.

IMG_20160603_141737

E da buoni golosi decidiamo di finire il pasto con tre dolci. Uno a testa, da scambiarci. Ottima la Oreo Cake anche se, più che una torta, è un contenitore in plastica (molto brutto) con dentro una crema al formaggio e pezzi di oreo sbriciolati (ottimo il mix). Anche la cheese cake è ben fatta così come la torta al cioccolato glutin free. Non hanno l’aria di essere dolci industriali ma, anche qui, la presentazione è parecchio sotto standard. Anche qui non capisco cosa c’entri il foglio di giornale sul vassoio così come i cucchiaini in plastica li trovo fastidiosi. Per non parlare delle vaschette in cui sono serviti i dolci che, ribadisco, erano buoni (e questo, su tutto, conta di più).

Forse il motivo è che il T-burger fa anche delivery (ovvero vi portano a casa il cibo) e le vaschette sono più pratiche, ma ci vorrebbe una differenziazione tra chi mangia al ristorante e chi ordina da casa.

Conto nella media, ampia scelta di birre (ma va chiesto, sul menù non sono riportate) e niente caffè. Per una hmburgeria che mi ha ampiamente convinto! Ci tornerò. Portandomi le posate da casa!

T-Burger – via Cusani 10 Milano

Fotografie scattate con LG Stylus 2