Un altro smartphone è andato! Quale? Per fortuna il Fairphone, l’unico al quale la batteria gonfia si può cambiare senza doverlo aprire. Detto questo la gestione degli aggiornamenti software è diventata un pilastro fondamentale nella valutazione di uno smartphone. Per monitorare con precisione chi mantiene le promesse, la “cantinetta” ha ormai cambiato metodologia: d’ora in poi, di ogni modello in cantinetta conserverò la versione più vecchia ancora supportata e l’ultima.
L’obiettivo è verificare sul lungo termine la coerenza dei produttori. Un dispositivo “vecchio” rimarrà finché non smetterà di ricevere aggiornamenti per almeno sei mesi. L’analisi, che diventa quadrimestrale, permette di avere un quadro più chiaro e di separare i brand virtuosi da quelli meno attenti, valutando insieme anche il senso di acquisto in base al prezzo attuale. Ecco la situazione attuale, dispositivo per dispositivo.
Fairphone
Il progetto etico di Fairphone mostra due facce. Il Fairphone 4, un modello di circa tre anni fa, si comporta bene a livello software: ha raggiunto Android 15 con le patch di ottobre. Presenta però un problema hardware, con la batteria che si è gonfiata, anche se fortunatamente la cover rimovibile ne permette una facile sostituzione. Destino diverso per il Fairphone 6, un modello apprezzabile esteticamente ma che purtroppo si è “perso” negli aggiornamenti, risultando bloccato e richiedendo un intervento manuale (flash) per essere sistemato.
Samsung
Samsung si conferma la regina indiscussa degli aggiornamenti, con una coerenza che va dai top di gamma ai modelli più datati. I nuovi S25 arrivano già con Android 16 e One UI 8, e un prezzo di circa 900 €. Restano i miglior Android per aggiornamenti e fra i migliori per tutto il resto, anche se la ricarica non velocissima è un punto su cui lavorare. Il vero plauso va però alla gestione dei vecchi modelli: l’S22 Ultra è perfettamente allineato ai nuovi, avendo ricevuto la stessa identica versione software (Android 16 e One UI 8). Stessa situazione per i pieghevoli: lo Z Fold 7 gira con Android 16 e One UI 8 e il suo prezzo è crollato, trovandosi a 1.300 € su Amazon (un affare, anche se forse non venduto direttamente da Amazon o non europeo). Al confronto, il Fold 6 sembra un “mattone”, entrambi però sono super sbilanciati quando lo si appoggia e con una cerniera dura. Chiudiamo con due menzioni d’onore: l’S20 FE (del 2020), fermo ad Android 13 ma con le patch di ottobre, e l’A52s 5G, che ha ricevuto Android 14 (patch di settembre) quando in teoria doveva essere a fine supporto.
Honor
Honor è migliorata nettamente negli aggiornamenti, anche se con qualche stranezza. Il Magic V5 si trova a 1.400 € con Android 15 e patch di settembre, la stessa release software del “vecchio” Magic V3 che a 1.300 € non ha più senso. Nel confronto diretto col Fold 7, Honor vince sulla qualità e fluidità della cerniera, ma Samsung è oggettivamente superiore su software e intelligenza artificiale. Sui top di gamma, il Magic 7 Pro (Android 15, patch agosto) a 750 € ha il suo senso, mentre il Magic 6 Pro è curiosamente più aggiornato (patch di ottobre). Bene i medi: l’Honor 400 a 359 € (Android 15, patch ottobre) ha anche lui tanto senso, mentre l’Honor 90 è fermo alle patch di maggio (pur con Android 15).
Google Pixel
Come prevedibile, Google è sempre sul pezzo con gli aggiornamenti, ma non tutti i modelli hanno lo stesso rapporto qualità/prezzo d’acquisto. Il nuovo Pixel 10 Pro XL arriva con Android 16 e patch di ottobre a 1.199 €. È bello, ma la batteria non convince e nel complesso non so se lo sceglierei nella sua fascia anche per quanto vanno bene i Pixel più economici.. Il “vecchio” Pixel 8 Pro segue a ruota con Android 16 e patch di settembre. Il vero affare, però, è il Pixel 9A: a 399 € (prezzo quasi invariato dal lancio) offre Android 16 (patch ottobre) e prestazioni fotografiche che, grazie all’AI, si avvicinano ai Pro. Anche il Pixel 6a (Android 16, patch settembre) dimostra l’ottimo supporto.
Motorola
Motorola presenta una situazione mista. I nuovi pieghevoli, il Razr 60 Ultra e il Razr 60, sono entrambi fermi ad Android 15 (patch di settembre). Il 60 Ultra è sceso a 779 €, in concorrenza col Flip 7: il suo design (specie in legno) è da numero uno, ma il software Samsung è superiore e la batteria dura un po’ pochino. Paradossalmente, il “vecchio” Moto Edge 50 Pro (320 €) è già stato aggiornato ad Android 16 (patch agosto), mentre l’Edge 60 Pro costa 380 €. “Malino” l’E50 Fusion, ancora fermo ad Android 14 (patch agosto), e curioso il caso del Moto G52 (del 2022) che, pur fuori supporto, ha ricevuto un aggiornamento (sempre Android 14).
Oppo
Oppo dimostra coerenza nel supportare anche i modelli precedenti. Mentre il Find X9 Pro è appena arrivato, il “vecchio” Find X5 Pro continua ad essere supportato e gira con Android 15 e patch di settembre. Stessa situazione per la gamma media: sia il nuovo Oppo Reno 14 (“ni” a 560 €) sia il “vecchio” Oppo Reno 12 condividono Android 15 con le patch di ottobre.
Huawei
In casa Huawei, il P60 Pro in cantinetta gira con Emotion UI 14 e ha ricevuto le patch di ottobre, mentre il nuovo Pura 80 Ultra è appena arrivato e si prepara alle “camera battle”. È invece tempo di uscire dalla cantinetta per il Huawei Nova 9 (del 2021), che non riceve aggiornamenti da oltre sei mesi.
Xiaomi, Redmi e Poco
Il gruppo Xiaomi mostra un buon allineamento tra generazioni, ma sembra in ritardo sulle nuove major release. Sia il nuovo Xiaomi 15 Ultra (non proprio nuovo visto che in Cina è già uscito il 16) che il “vecchio” Xiaomi 13 Ultra girano con Android 15 e HyperOS 2 (patch di settembre); “male” che non sia ancora arrivato HyperOS 3. Stessa identica politica per i sub-brand: Poco F7 Ultra e il “vecchio” Poco F6 Pro hanno entrambi Android 15 con patch di settembre. Il Redmi Note 14 e il Poco X7 Pro hanno entrambi Android 15 e patch di ottobre. Infine, il Poco X4 (del 2022) è fermo ad Android 14 con patch di marzo, coerentemente con le promesse dell’epoca.
OnePlus
Anche OnePlus, come Xiaomi, è attesa al varco per le nuove versioni di Android. Sia il OnePlus 13 che il “vecchio” OnePlus 12 (che resta in cantinetta) hanno Android 15 con patch di ottobre; la domanda è “Android 16 quando cavolo arriva?”. Nella fascia media, il OnePlus Nord 5 a 459 € è un “medio di gamma sensato” (Android 15, patch settembre), mentre il “vecchio” Nord 2 (del 2021) mostra un supporto a metà: bene per le patch di ottobre, male per la versione, ferma ad Android 13.
Realme
Situazione strana in casa Realme, dove il GT7 Pro (Android 15, patch agosto) risulta meno aggiornato del vecchio GT6 (patch di settembre). Per quanto riguarda i prezzi, i Realme “convengono sempre al lancio” grazie alle promozioni.
Nothing e CMF
Nothing si dimostra estremamente coerente su tutta la linea e i suoi telefoni mantengono bene il valore. Il Nothing Phone (3) costa 850 € e condivide la stessa versione software (Android 15, patch di settembre) del “vecchio” Nothing Phone (2). Stessa identica situazione per la fascia media: Nothing Phone (3a) (349 €, “tanto senso”) e il “vecchio” Nothing Phone (2a) hanno Android 15 e patch di settembre. Anche il sub-brand CMF segue la linea: il CMF Pro 2 (250 €, “Best Buy”) e il “vecchio” CMF 1 hanno entrambi Android 15 con patch di settembre.
Asus
L’Asus Zenfone 10, ultimo rappresentante dei “piccoli” Android potenti, rimane in cantinetta con Android 15 e patch di settembre. Il suo prezzo attuale è folle: 2.000 €, cifra dovuta probabilmente al fatto che è vecchio, fuori produzione e con pochi pezzi in magazzino.
Vivo
Vivo aggiorna, ma mostra una certa lentezza sulle patch di sicurezza. Mentre il nuovo X300 Pro è appena arrivato, il “vecchio” Vivo X80 Pro è stato (finalmente) aggiornato ad Android 15, ma le patch sono ferme a maggio (“bene non benissimo”). Molto meglio l’allineamento sulla gamma media: Vivo V50 e il “vecchio” Vivo V40 hanno entrambi Android 15 e patch di settembre.
Sony
Il Sony Xperia 1 MK7 è “vivo” e aggiornato: ha ricevuto Android 15 con le patch di settembre,.
Apple
Infine, Apple. Il software è attualmente in fase di test (beta pubblica iOS 26.1 beta 4). In cantinetta è presente l’iPhone 13 mini, “bellino da tenere in mano”, che ovviamente segue gli aggiornamenti dei fratelli maggiori. È stato poi segnalato, tramite offerte.club, l’iPhone 16e in offerta a 460 €, un modello definito “veramente per tutti”. Presente anche l’iPhone Air, un dispositivo “fighissimo” e super sottile. La considerazione, però, è che entrambi questi modelli (16e e Air) sarebbero più interessanti se solo avessero una fotocamera grandangolare.